Marko su Kvyat: “Fortunato che non gli abbiamo dato un calcio in culo”
05 Maggio 2016 - 20:15
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Venti giorni fa Danil Kvyat conquistava il secondo podio della sua carriera nel Gp della Cina e portava alla Red Bull il primo podio della stagione 2016 di F1. Oggi il pilota russo, come premio per le polemiche con Vettel nel Gp della Cina e per l’incidente, sempre con la Ferrari di Vettel, alla partenza del Gp della Russia, è stato “premiato” con la retrocessione in Toro Rosso. Il sedile di Kvyat in Red Bull è stato dato a Max Verstappen.

Lo scambio di piloti fra Red Bull e Toro Rosso ha fatto molto discutere, alla luce anche delle poche motivazioni sportive che hanno potuto portare la Red Bull a degradare Kvyat, che nel 2015 era anche riuscito a chiudere il campionato con più punti del più quotato compagno di squadra Ricciardo.

Helmut Marko, talent scout della Red Bull, ha difeso questa decisione della scuderia di Milton Keynes, e a tal proposito ha dichiarato: ” Con questa decisione vogliamo allentare la pressione su Daniil, che quest’anno non si sta esprimendo sui livelli dell’anno scorso, essendo stato dai 3 ai 5 decimi più lento di Ricciardo, mentre nel 2015 i due avevano prestazioni molto simili. Non sono stati solo i due incidenti della Russia a farci propendere per questo provvedimento, ma anche quanto ha raccolto Kvyat poi in gara, dove non è stato efficace. Riportarlo in Toro Rosso è la scelta più corretta per fargli recuperare la necessaria tranquillità. Kvyat è un ragazzo ancora molto giovane e dotato di un buon talento, e sono certo che saprà riscattarsi. Alla fine è stato pure fortunato che non gli abbiamo dato un calcio in culo, perché se non avessimo avuto due team, la sua carriera in F1 sarebbe già finita.”

Marko, a f1i.com, ha poi aggiunto: “Quanto fatto da Kvyat in Russia mi ha riportato alla mente il Grosjean del 2012, che ne aveva combinate di cotte e di crude, ma poi Romain si è ripreso ed è diventato un ottimo pilota.”