Side by Side | Charlie Whiting, protagonista indiscusso della F1 moderna
10 Luglio 2016 - 17:23
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Il Direttore di Gara Charlie Whiting

Ancora una volta il grande protagonista del Gran Premio di Gran Bretagna non poteva che essere lui, l’unico uomo in grado, con le sue decisioni, di creare spettacolo anche dove le condizioni sembrano davvero non permetterlo. Stiamo parlando della star del momento, il miglior direttore di gara della storia della Formula 1, Charlie Whiting.

Già dalle qualifiche del sabato la Direzione di Gara aveva dato il meglio di sé, dettando legge sul limite della carreggiata da rispettare necessariamente in alcune curve, salvo poi applicare sanzioni in maniera decisamente poco ortodossa e oggettiva (chiedere a Palmer per ulteriori chiarimenti). Per non parlare, poi, dell’assurda investigazione per il comportamento di Nico Rosberg in Q1, reo di essere rientrato troppo lentamente ai box dopo il suo giro cronometrato.

In gara, però, la situazione pare sia sfuggita letteralmente di mano, così come la ricerca ossessiva di una sicurezza estrema che sta togliendo alla Formula 1 la sua vera essenza. La paura che lo scroscio d’acqua ha suscitato nell’animo del buon vecchio Charlie ha tolto agli spettatori anche il brio di vedere una partenza sul bagnato, ormai una vera e propria chimera negli ultimi anni. Se a Monaco la scelta della partenza dietro la Safety Car poteva essere condivisibile per certi aspetti, alla luce della pericolosità già di per sé alta della pista monegasca, a Silverstone si è capito che d’ora in poi non si potrà mai più assistere ad uno start con gomme Intermedie o Wet.

Gli stessi piloti, già nel corso del primo giro, avevano cercato di far capire a Charlie che si poteva tranquillamente ‘rischiare’ una partenza regolare, ma lui, imperterrito e orgoglioso, ha tenuto fuori Bernd Maylander inutilmente per ben 5 giri, quando alcuni tratti della pista (Stowe su tutti, ndr) erano visibilmente percorribili già con Intermedie. Difatti, non appena la Safety Car è rientrata ai box, mezzo schieramento si è tuffato in corsia box per cambiare gomme, prova ulteriore della ridicolezza della scelta di Whiting.

VSC

Virtual Safety Car

Il secondo aspetto che sfiora il ridicolo è la Virtual Safety Car del settimo giro, causata dall’uscita della Manor di Pascal Wehrlein in curva 1. La Feature Race della GP2 a Monaco aveva annunciato al mondo il nonsense di questa nuova misura di sicurezza, introdotta nel 2015 per evitare il ripresentarsi di situazioni simili a quelle di Suzuka 2014, che hanno portato all’incidente di Jules Bianchi. A Monte Carlo, Markelov riuscì a vincere incredibilmente dopo essere partito 17°, sfruttando le diverse VSC esposte a causa di incidenti lungo il tracciato.

Ammesso che la posizione della Manor numero 94 era in un punto tale da creare un pericolo reale per la sicurezza in quel momento, vista la scelta strategica di tantissimi piloti di fermarsi subito per passare dalle Wet alle Intermedie, visto che si era al secondo giro effettivo di gara, vista l’esperienza passata con la VSC, perché Charlie non ha optato per mandare di nuovo in pista la Safety Car? In questo modo, non solo chi ha provato a rischiare una strategia diversa ha visto vanificata la sua scelta, ma ha avvantaggiato incredibilmente quelli che non si sono fermati e che hanno approfittato della situazione per fare il loro stop. I primi tre hanno preso un margine superiore ai 10 secondi sui primi inseguitori, mentre Perez ha mangiato, in un colpo solo, sei posizioni. Con la Safety Car probabilmente non si sarebbe creata una situazione simile e nessuna delle due strategie avrebbe comportato dei vantaggi rispetto all’altra.

Le domande sono tante, le risposte purtroppo molto poche. Si può fare tanto per cercare di attirare appassionati a questo sport meraviglioso, ma basta un nulla per mandare all’aria tutto il lavoro fatto. Riportando quanto detto da Jacques Villeneuve, “l’unica cosa necessaria da fare è abbandonare l’attuale Regolamento Sportivo, che troppe regole assurde e insensate, e riscriverne uno completamente nuovo, con poche regole semplici, chiare e che non lascino spazio ad alcun tipo di interpretazione”.

Ultima nota: pare che Charlie Whiting abbia ancora un anno di lavoro prima della pensione, chissà che le cose non possano andare meglio a breve…