Sguardo al Passato | Binotto, Schumacher, e il motore Ferrari esploso a Suzuka
28 Luglio 2016 - 17:40
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Mattia Binotto è il nuovo responsabile tecnico della Ferrari. L’ex responsabile del reparto motori della scuderia di Maranello succede a James Allison, che ha ottenuto dalla Ferrari la rescissione consensuale del contratto per tornare in Inghilterra dalla sua famiglia.

Binotto è persona molto competente, ma forse non molto conosciuta dagli appassionati di Formula 1, nonostante lavori in Ferrari da moltissimi anni. Il tecnico italiano faceva già parte del reparto motori di Maranello nei primi anni 2000, quando il Cavallino Rampante ha fatto incetta di titoli costruttori e piloti, grazie ai trionfi di Michael Schumacher. Un episodio lega in particolar modo Binotto e Schumacher.

Nel Gran Premio del Giappone 2006 Schumacher, come tutti sanno, ha visto svanire il sogno dell’ottavo titolo mondiale a causa del cedimento del suo motore. Il pilota tedesco, che era in testa alla gara e stava guadagnando quattro punti su Fernando Alonso, ha lasciato il comando allo spagnolo della Renault, finendo a – 9 punti a una sola gara dalla fine.

Binotto, come ha ricordato anche Leo Turrini, è sconvolto per il problema di affidabilità che ha tradito Schumacher nel momento decisivo nel mondiale. Erano cinque anni che non si rompeva un motore, da quando andò in fumo il propulsore di Barrichello nel 2001 a Indianapolis. Una beffa incredibile quella di Suzuka. Binotto, così come altri motoristi del Cavallino Rampante, si sente in dovere di andare a scusarsi con Schumacher per la rottura del V8 italiano. Ma il sette volte campione del mondo, senza il minimo segno di rabbia per un mondiale ormai perso, dice a Binotto e agli altri tecnici che non c’è nulla di cui scusarsi, e che problemi del genere fanno parte delle corse. Schumacher ringrazia Binotto per il lavoro duro svolto anche a Suzuka, e ci tiene a ringraziare ed abbracciare uno per uno tutti i meccanici e tecnici del Cavallino Rampante.

Ci vorranno tredici mesi alla Ferrari per tornare sul trono della Formula 1, e la scuderia di Maranello riesce a vincere anche col contributo di Binotto nel reparto motori.

 

 

Foto: Getty Images