Sguardo al Passato | Quando Senna firmò per la Ferrari
14 Ottobre 2015 - 0:18
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senna mclaren 1990

Ayrton Senna (McLaren Honda), 1990

Quanti appassionati di vecchia data avrebbero voluto vedere il grande Ayrton Senna al volante della Ferrari? Tanti, probabilmente. E quanti sanno che il pilota brasiliano nel 1990 aveva firmato un contratto con la scuderia di Maranello? Ebbene sì: Ayrton Senna nel 1991 avrebbe dovuto correre in Ferrari al posto di Nigel Mansell, per tornare a fare coppia col suo vecchio compagno-rivale Alain Prost. Ma purtroppo Senna non arrivò mai al Cavallino Rampante. Ma ripercorriamo i fatti.

Alla disperata ricerca di un titolo piloti che manca alla Ferrari dal 1979, il direttore sportivo della Rossa Cesare Fiorio vuole portare a Maranello un pilota di indiscusso valore per poter permettere alla squadra di risalire la china e di giocarsi delle chance in chiave iridata. Berger non offre valide garanzie; Mansell non è visto come un fuoriclasse a Maranello. Fiorio decide quindi di sfruttare la tensione in McLaren-Honda e convince Alain Prost, che avrebbe comunque lasciato la scuderia di Ron Dennis, a passare alla Ferrari.

prost ferrari 1990 adelaide

Alain Prost ad Adelaide

Nelle prime cinque gare della stagione 1990 Prost va forte, ma raccoglie poco: una vittoria in Brasile contro le tre complessive di Senna. Il brasiliano sembra avere una marcia in più, e Cesare Fiorio è talmente impressionato dalle qualità del brasiliano da provare a portarlo alla Ferrari. Fiorio contatta Angelo Orsi, fotoreporter di Autosprint e amico del pilota della McLaren. Tramite Orsi, Fiorio riesce a organizzare un incontro con Senna e dà il vero e proprio via alle trattative per mettere sotto contratto l’asso brasiliano. Le negoziazioni proseguono e Senna pone la firma su un pre-contratto pluriennale con la Ferrari.

Ma la storia non s’ha da fare. Prost, dopo un inizio di mondiale in sordina, piazza tre vittorie consecutive e si porta in testa al campionato. Il francese, dopo il trionfo di Silverstone, viene a sapere dal Presidente della Ferrari Fusaro della trattativa in corso tra Fiorio e Senna. Il “Professore” è imbufalito; non vuole assolutamente correre di nuovo con Senna come compagno. Prost si reca a Torino per parlare con Cesare Romiti, direttore generale della FIAT e uomo di fiducia di Gianni Agnelli. Il pilota francese si sfoga, affermando che è inaudito cercare di portare Senna alla Ferrari quando alla guida della Rossa c’è già il francese, che è un pilota più titolato del brasiliano. Non solo: classifica alla mano, Prost sta già riportando il titolo piloti a Maranello. Romiti, spalleggiato dal Presidente della Ferrari Fusaro, dà ragione a Prost. Fusaro e Romiti intimano a Fiorio di interrompere le trattative con Senna e Fiorio è costretto a malincuore a rinunciare a mettere Senna sotto contratto.

Grand Prix of Great Britain

Alain Prost

Due anni fa Cesare Fiorio, tornando su questa vicenda, ha raccontato: “Di questa trattativa Prost fu messo al corrente dall’allora presidente della Ferrari, Piero Fusaro che era probabilmente infastidito dalla mia presenza. Non sapendo come fare per eliminarmi, pensò bene di allearsi con Prost. Quale occasione migliore poteva avere Fusaro per allearsi con Prost se non quella di dire al pilota francese che il proprio team manager stava per portare in casa Ayrton Senna con il quale Alain non aveva grandi rapporti? Venendo a conoscenza di questa situazione, Prost assunse un atteggiamento ostile nei miei confronti, non capendo che si stavano servendo di lui per mettere in difficoltà me”.

 

 

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Ayrton Senna

Le guerre di potere interne alla Ferrari hanno quindi impedito l’approdo di Senna alla Rossa. Il brasiliano resta alla McLaren e vince il titolo 1990 e successivamente anche il campionato ’91, con la Ferrari che oltre a fare a meno di Senna metterà alla porta anche Alain Prost, licenziato dopo il Gran Premio del Giappone per aver paragonato la sua vettura a un camion per guidabilità (qui il racconto della storia, ndr). All’apice del suo successo nella stagione 1991, Senna dirà ironico al giornalista Leo Turrini: I tuoi amici in Ferrari debbono essere matti, hanno uno come me sotto contratto e lo pregano di restare dov’è?”

Senna-Ferrari: un matrimonio che poteva scrivere pagine di storia importanti, ma che fu stoppato sull’altare dagli invitati Prost e Fusaro.