A Tutto Gas – Quando un capitano abbandona la propria nave che affonda
07 Aprile 2014 - 14:08
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Montezemolo2La corsa in Bahrain di ieri, probabilmente, è stata una delle gare più belle degli ultimi cinque anni, con i piloti che hanno avuto l’opportunità di duellare per tutti i giri previsti per questo terzo appuntamento del mondiale F1 2014. La notte del Bahrain, però, ha messo in evidenza una Ferrari davvero pietosa, assente ingiustificata alla grande festa bahreinita. La situazione a Maranello è delicata, molto delicata, visto che parliamo di uno dei peggiori avvii di stagione dell’intera storia del Cavallino Rampante. Nonostante i numerosi proclami lanciati durante l’ultimo inverno, la F14 T si sta rivelando una vettura piena zeppa di problemi, soprattutto dal punto di vista motoristico. Il tracciato del Sakhir, infatti, ha messo in evidenza tutti i punti deboli della nuova unità 059/3 firmata dall’Ing Marmorini. La questione principale non è tanto il gap prestazionale con i team Mercedes, perchè fin dai test invernali era chiaro che i motorizzati della Casa di Stoccarda potevano contare su una power unit efficiente al 100%, ma le enormi difficoltà messe in mostra dai due alfieri della Ferrari nei confronti dei team Renault.

10168129_635446363169856_1126249272_nMa come? I motorizzati Renault, così tanto presi in giro nei mesi scorsi, riescono addirittura a ridicolizzare i team Ferrari? Ebbene si, a Maranello sono riusciti a mettere insieme una power unit ancora meno efficiente di quella Renault. La corsa di ieri ha messo in evidenza una Ferrari in netta difficoltà, non solo sul piano tecnico ma anche mentale, visto che non capita tutti i giorni di vedere un pilota esultare per un nono posto. Il tifoso Ferrari, che magari ha potuto assaporare gli anni gloriosi del trio Schumacher-Todt-Brawn, che reazione può avere avuto quando Alonso, passando sotto la bandiera a scacchi, ha alzato quel pugno in segno di gioia? Gioia per cosa? Per un nono posto? No, così non ci siamo proprio. La situazione Ferrari ha dell’incredibile, soprattutto se andiamo a considerare il grande lavoro esternato dagli uomini in rosso negli ultimi due anni.

Stefano+Domenicali+Luca+Cordero+Di+Montezemolo+jdkBnaVaN95lLa Ferrari, proprio per arrivare pronta e competitiva alla prima gara di questa stagione 2014, ha diviso il reparto sviluppo in due sottogruppi, uno completamente dedicato all’ex progetto F138 e l’altro allo sviluppo dell’attuale F14T. Considerando gli attuali risultati in pista, è lecito chiedersi che tipo di lavoro è stato eseguito negli ultimi due anni, soprattutto dove sono i frutti di questo “grande” impegno messo in atto dal Reparto Corse Ferrari. In ogni caso, risultati o non risultati, se il presidente Montezemolo abbandona il proprio team proprio nel momento più difficile, è lecito chiedersi che solidità può avere questa Ferrari. Il comportamento del Presidente, passatemi il termine, è stato un tantino vergognoso, per non dire altro. In fin dei conti, questo gruppo di lavoro da chi è stato scelto? Dai tifosi non di sicuro, visto che il 90% degli appassionati non condivide la gestione attuata da Stefano Domenicali & Company. Sia chiaro, la colpa non è totalmente del Dom, lui non progetta, non ha un ruolo attivo nel reparto sviluppo a Maranello. Il problema è molto più ampio e tocca diversi punti dell’organizzazione Ferrari.

AlonsoQuando in una squadra sono presenti due Direttori Tecnici (James Allison e Pat Fry) e due responsabili del reparto aerodinamica (Dirk De Beer e Nicolas Tombazis), è chiaro che non c’è una linea guida ben precisa. Una bella pestata di piedi generale che produce effetti catastrofici. Tralasciando il fatto che Pat Fry e Nicolas Tombazis hanno incassato più critiche che altro, visto gli innumerevoli progetti scadenti messi in piedi negli ultimi anni. E’ inutile prendersi in giro, questa Ferrari cade a pezzi, non riesce più a tirare fuori un progetto vincente o quantomeno competitivo. L’aerodinamica non è mai stata il punto forte della Ferrari, ma almeno negli anni passsati i motori risultavano dei veri e propri capolavori. Adesso a Maranello non riescono neanche più a progettare dei motori degni del loro nome. A che serve avere due top driver come Fernando Alonso e Kimi Raikkonen se poi non vengono messi nelle condizioni di vincere? Tanto, troppo talento sprecato. Aspettiamo la Cina, magari verremo tutti quanti smentiti da una prestazione monstre, ma resta il fatto che questo non è l’inizio di stagione che tutti i tifosi del Cavallino si aspettavano.