Verstappen: “Ho perso la terza posizione con quell’errore in curva 11”
27 Novembre 2016 - 10:06
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L'olandese era convinto di strappare la terza posizione al compagno di squadra se non avesse fatto quel bloccaggio in curva 11

Uno dei piloti più attesi per le qualifiche del Gran Premio di Abu Dhabi era sicuramente Max Verstappen. Il pilota della Red Bull, dopo l’ultima sorprendente gara sotto la pioggia di Interlagos, aveva dimostrato, durante tutte le sessioni di prove libere e nelle prime due manche di qualifica, di avere più velocità e più ritmo del compagno di squadra Daniel Ricciardo, apparso un po’ in affanno sul circuito di Yas Marina. Eppure, al termine della Q3, l’australiano ha conquistato la terza posizione in griglia, mentre Max si è dovuto accontentare del sesto posto.

Il 19enne olandese ha, infatti, dovuto abortire il suo ultimo giro lanciato a causa di un bloccaggio lunghissimo prima di approcciare la curva 11, subito dopo la seconda zona di DRS. La RB12 si è scomposta tantissimo e Verstappen è arrivato decisamente lungo, al punto che non aveva più senso completare il giro.

“Ho avuto un bloccaggio in curva 11 e questo ha compromesso seriamente il mio ultimo giro di qualifica, altrimenti sarei arrivato sicuramente al terzo posto, dato che avevo due decimi di vantaggio su Daniel prima di commettere l’errore – ha affermato Verstappen al termine delle qualifiche – Purtroppo non ha senso ragione con il senno di poi. Queste cose possono capitare, soprattutto se cerchi costantemente il limite della macchina”.

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“Ora sono concentrato totalmente sulla gara. Sono piuttosto fiducioso per quanto riguarda la scelta delle Super Soft per la prima parte di gara. Bisognerà stare particolarmente attenti in partenza al primo giro, dato che le Ultra Soft degli altri, essendo un po’ più morbide, permettono di avere un po’ più di grip allo start. Ho tanta voglia di fare bene anche qui e di rimontare, anche perché ho una macchina per farlo. Sarà una bella battaglia con le Ferrari, mentre con le Mercedes sarà più dura, dato che sono oggettivamente più competitive di noi, ma mai dire mai” ha concluso l’olandese.