Dakar 2018 – Stage 13: Un altro incidente per Peterhansel. Villagra out, consegna la vittoria a Nikolaev
19 Gennaio 2018 - 23:30
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Il francese incappa in un altro errore che gli fa perdere piazza d'onore, ma anche il podio. Nei camion il russo ha ora quattro ore di vantaggio sugli inseguitori

E’ stata riservata al penultimo giorno la tappa più lunga della Dakar targata 2018. 927 sono stati i km totali da percorrere da San Juan a Cordoba per i piloti rimasti ancora in gara, i quali hanno dovuto spremere al massimo le loro ultime forze per 368 di questi (per camion e auto, mentre 375 per moto e quad, ndr) tenuti sotto controllo dal temutissimo cronometro. Continuano ancora le difficoltà per i big che quest’oggi hanno cambiato le carte in tavola, con due dei leader che si ritrovano ora ad avere vantaggi “monstre” in classifica generale.

AUTO
Podio tutto Toyota quello di oggi con Nasser Al Attiyah che ha infilato la seconda vittoria consecutiva e la sua quarta in questa stagione. Il pilota mediorientale ha condotto nell’ultima parte dopo il ritiro per problemi meccanici del suo team mate Bernhard Ten Brinke. Il portacolori di Toyota ha preceduto l’argentino Lucio Alvarez di 11’16” e la seconda Toyota ufficiale, quella di Giniel de Villers, staccato con 13 minuti di gap.

Giornata non brillante per Peugeot con Carlos Sainz che ha tagliato il traguardo con un tempo 20 minuti superiore rispetto al suo nuovo rivale in classifica, ora staccato di 46 minuti. Nuovo rivale perché Stephane Peterhansel è stato oggi protagonista di un’incidente che lo ha tagliato fuori anche dalla lotta per il podio, lasciando la porta aperta alla Toyota del sudafricano che si è portato al terzo posto. L’incidente avvenuto in mattinata, il quale ha causato la rottura dello sterzo, poco dopo il primo waypoint, ha portato il francese a seguire la carovana con un ritardo sempre intorno ai 50/60 minuti dalla testa della classifica dei tempi.

MOTO
Dopo la giornata di stop causa maltempo, oggi le due ruote sono tornate sul campo di gara con una tappa ridotta di 55 km per le medesime motivazioni. Così come avvenuto mercoledì, anche oggi a trionfare è Toby Price. L’australiano campione 2016 ha preceduto il suo rivale per il secondo posto, Kevin Benavides, di 2m03 secondi. Terzo posto, conquistato da Antoine Meo che ha così conquistato la quarta posizione in classifica generale. Dietro al francese, a 11m32s di ritardo dal battistrada c’è il leader Matthias Walkner che oggi ha amministrato il proprio vantaggio che ora, però, si attesta sui 22 minuti e mezzo rispetto all’argentino, il quale è seguito a ruota a 5 minuti dal vincitore di oggi.

QUAD
Così come le moto, anche i quad tornano ad accendere i motori dopo una giornata di pausa. Al termine della prova odierna a vincere è nuovamente un argentino, ma questa volta è stato il turno di Jeremias Ferioli, il quale torna al successo dopo quello ottenuto nella sesta tappa. Il pilota di casa ha preceduto il paraguaiano Galeano di 3m18s. Dietro a questi si è piazzato Ignacio Casale che ha condotto gran parte della speciale, salvo poi terminare a quattro minuti dalla vetta, in completa amministrazione del proprio vantaggio. Il cileno ha ormai più di un’ora e mezza di vantaggio su Cavigliasso, oggi quarto al traguardo con 7 minuti di ritardo dal connazionale.

CAMION
Per quanto riguarda i mezzi pesanti la sfida di oggi è stata tutta in casa Kamaz con un continuo botta e risposta tra Airat Mardeev ed Eduard Nikolaev. Ad avere la meglio sotto il traguardo è stato il leader della classifica generale, il quale è stato più veloce del team mate, nonché connazionale, di soli 50 secondi. Quel che più conta per il russo, però, è che un problema meccanico ha fermato l’Iveco di Federico Villagra, consegnandoli di fatto in mano la Dakar 2018. Nikolaev ha ora quasi quattro ore di vantaggio sul primo degli inseguitori, Siarhei Viazovich, il quale oggi ha perso altri 28 minuti dalla vetta, anche se è giunto con il quarto miglior tempo di giornata.

A salire sul podio di tappa, insieme ai due russi, è stato Martin Kolomy con il Tatra. Il ceco ha registrato un tempo di appena 6 minuti più lento della coppia russa. Ad acchiappare, invece, il posto sul podio in classifica generale, lasciato libero da “El Coyote” è proprio Mardeev, il quale segue il bielorusso del Maz e ha un ritardo di 5h21 dal proprio compagno di squadra.