A.A.A. Cercasi una Williams competitiva. Che fine hanno fatto le prestazioni dello scorso anno?
02 Aprile 2013 - 10:07
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L’inizio di questa stagione 2013 ha dato in pista diversi riscontri, riscontri che sono risultati sia positivi che negativi. Nella maggior parte dei casi i team hanno confermato i valori lo scorso anno, anche se con qualche eccezione. Se per Ferrari e Force India la stagione 2013 è partita col sorriso, di certo non si può dire la stessa cosa per la Williams. Il team capitanato da Frank Williams ha affrontato l’intera preparazione invernale con un moderato ottimismo, un ottimismo che purtroppo non è stato confermato nei primi due gp stagionali. La FW35 è infatti risultata una vettura difficile, ricca di novità ma dalla complessa messa a punto. Il team inglese ha deciso di non puntare su una semplice evoluzione della vettura 2012, ma bensì di portare avanti un progetto nuovo, un progetto ricco di novità che puntava sul fatto che alla lunga la nuova FW35 riuscisse ad avere un maggior margine di sviluppo rispetto alle dirette concorrenti. Sicuramente l’abolizione della versione dei primi scarichi durante i primi test ha dato una batosta importante al team: la scuderia infatti si è ritrovata a riprogettare l’intero fondo con annessa tutta la zone terminale degli scarichi. Ovviamente non è stato semplice adattare le nuove specifiche al pacchetto vettura e ancora oggi la FW35 paga questa modifica obbligata.

Al momento però la situazione è tutt’altro che semplice: Bottas e Maldonado si trovano tra le mani una vettura difficile, nervosa, che manca in certi punti fondamentali come la trazione e la velocità di punta. E’ stato anche un avvio di stagione a due facce per i piloti del team: Bottas infatti, nonostante una FW35 non proprio perfetta, ha completato due gare su due e non ha mai tirato fuori prestazioni eccessivamente negative per essere un rookie. La stessa cosa non possiamo certo dire per Maldonado dato che il venezuelano ha combinato tanti macelli (ritiro in Australia e ritiro in Malesia con la casella punti che segna 0) e in qualifica non è mai risultato decisivo (giro secco uno dei punti forti del pilota sponsorizzato dalla PDVSA). Dal canto suo però Pastor ha definito la nuova vettura “davvero inguidabile”. Che sia questa la causa delle brutte prestazioni del venezuelano? Difficile a dirlo, in ogni caso tra Bottas e Maldonado certamente il finlandese è riuscito ad adattarsi meglio alla situazione attuale.

In Cina sono attese modifiche importanti, modifiche che puntano a migliorare le prestazioni di una vettura nata decisamente male. Dopo le ottime prestazioni dello scorso anno, adesso al team inglese tocca inseguire. Non ci resta che aspettare e vedere cosa combineranno Bottas e Maldonado. Il tempo delle belle parole invernali è finito.