Uno dei momenti più emozionanti del Gran Premio del Messico è stato senza dubbio il confronto ravvicinato tra Fernando Alonso e Lewis Hamilton nella parte finale della gara. L’inglese della Mercedes era in rimonta nel tentativo di conquistare la nona posizione, mentre lo spagnolo era in battaglia con la Haas di Kevin Magnussen.

Nonostante la netta inferiorità della sua MCL32, Alonso ha tenuto testa all’ormai quattro volte campione del mondo per qualche giro, salvo dover poi desistere nonostante aver cercato di mantenere la posizione in tutti i modi pur senza l’ausilio del DRS.

“Quando abbiamo iniziato a battagliare, sapevo bene che ci mancava un po’ di velocità di punta e che sarebbe stato difficile mantenere la posizione, ma non mi sono certo tirato indietro – ha detto Alonso nel post-gara – L’unica cosa che potevo fare era frenare ogni volta un po’ più tardi proteggendo l’interno per cercare di tenere la posizione. Purtroppo, però, alla fine lui ha avuto la meglio, anche perché ho perso anche il DRS perché Magnussen ne ha approfittato per aprire un piccolo gap”.

“Il duello è servito a ricordare a Lewis della mia presenza in griglia? Penso che lui lo sappia perfettamente che ci sono anche io e la speranza è quella di battagliare alla pari il prossimo anno – ha aggiunto il due volte campione del mondo – Nel 2018 potremmo tornare forti grazie anche al cambio di motorizzazione. La Mclaren è una vettura molto forte nelle curve e credo che si sia visto anche oggi, per cui mi auguro davvero di essere in grado di rendergli le cose un po’ più difficili nella prossima stagione, dato che oggi lui ha vinto praticamente senza rivali”. Chiusura ancora con stoccata alla Ferrari, che secondo l’asturiano non è stata sufficientemente in grado di complicare la rincorsa all’iride dell’inglese e della Mercedes.