Alonso dopo il primo test a Indy: “Buon inizio, ma al momento la macchina guida me”
03 Maggio 2017 - 20:22
|
GP Indianapolis 2017
Il pilota spagnolo ha girato per la prima volta su una vettura IndyCar in vista del suo esordio alla 500 Miglia di Indianapolis

E finalmente venne il giorno. Fernando Alonso, in una giornata abbastanza fredda e con la pioggia che ha anche fatto capolino più di una volta, ha fatto il suo atteso debutto nel mondo della Verizon IndyCar Series. In vista del suo debutto alla 500 Miglia di Indianapolis, il pilota spagnolo ha girato sull’ovale dell’Indiana per svolgere il Rookie Orientation Program, la necessaria sessione di test che devono effettuare e superare coloro che vogliono correre gare sui tosti ovali americani.

Nella mattinata Alonso, in pista con la DW12-Honda dell’Andretti Autosport gestita dalla McLaren, ha completato cinquantuno giri. La prova è stata suddivisa in tre step, come previsto dal programma per i rookie: serviva percorre dapprima 10 giri tra le 205 e le 210 miglia all’ora, poi 15 tornate tra 210 e 215 miglia all’ora, e altre 15 tra 215 e 220 miglia all’ora. Alonso ha superato tutte le fasi, e ha percorso la tornata più rapida ad una velocità media di 219,654 miglia all’ora (353,50 km/h, ndr). Un tempo tutto sommato discreto, anche se ancora lontano dall’essere iper competitivo. Giusto per fare un paragone; l’anno scorso Hinchcliffe realizzò la pole position percorrendo l’ovale di Indianapolis ad una velocità media di 230,760 miglia all’ora.

Un fattore che sta complicando un po’ i piani del due volte campione del mondo e dell’Andretti Autosport è la pioggia, che al momento non sta permettendo di completare il programma di lavoro durante il pomeriggio.

 

 

Alonso però si ritiene soddisfatto di quanto fatto vedere al suo esordio sull’ovale di Indianapolis, e ha affermato: “E’ stato divertente, un bel modo per iniziare e mettere insieme un po’ di velocità. All’inizio è stato un po’ difficile raggiungere il target di velocità minima da tenere, ma negli altri tentativi il feeling è migliorato. Speriamo di poter fare altri giri e di aumentare ancora di più il feeling con la monoposto, visto che finora è la macchina che ha guidato me, più che il contrario. Ora mi sento meglio, perché dopo 30 o 40 giri si possono conoscere meglio le traiettorie, e quali marce usare nelle curve. Al momento tutto procede per il meglio, ma la parte difficile viene adesso”.