Alonso si disinteressa della IndyCar: “Non ho mai preso in considerazione di correre tutta la stagione”
20 Ottobre 2018 - 16:58
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Il pilota della McLaren afferma: "Correre l'intero campionato richiede troppo impegno e determinazione"

Il futuro di Fernando Alonso nel 2019 sarà sicuramente lontano dalla Formula 1. E da ieri si è scoperto che, a differenza delle voci circolate negli ultimi mesi, il due volte campione del mondo non andrà a correre in IndyCar. La McLaren ha infatti annunciato nella giornata di ieri che non sarà presente come team a tempo pieno in IndyCar nel 2019, sebbene stia ancora lavorando all’eventualità di presenziare alla 500 Miglia di Indianapolis.

Svanita la possibilità di correre in pianta stabile in IndyCar, Alonso ci ha tenuto a precisare che l’opzione non è mai stata da lui presa in considerazione, e che il test svolto al Barber Motorsports Park nel mese di settembre sia stata solo una giornata di divertimento nella quale voleva semplicemente guidare per la prima volta una DW12 su un circuito tradizionale.

 

 

“Alla fine avete saputo che la McLaren non sarà in IndyCar, ma io ero al corrente di questo già da agosto – ha dichiarato il pilota spagnolo – Ciò che è stato detto da Brown non influenzerà il mio futuro. Sapevo già tutto da un paio di mesi. Sono andato a fare un test a settembre solamente per sapere com’era guidare una macchina di IndyCar in certe condizioni, ma non c’erano agende nascoste o piani per il futuro. Non ho mai preso in considerazione l’idea di correre a tempo pieno in IndyCar, perciò l’annuncio della McLaren per me non cambia nulla. Il mio programma per l’anno prossimo mi è chiaro: dobbiamo solo mettere assieme delle cose, controllare i calendari di alcune serie, e quando tutto sarà finito potremo fare degli annunci ufficiali. Ma correre in IndyCar non è mai stato nei miei piani”.

Alonso ha poi aggiunto: “Mi piacerebbe fare un po’ di IndyCar in futuro, ma di sicuro non l’anno prossimo. Correre in IndyCar significherebbe fare diciassette gare in un anno, tutte in America. Vorrebbe dire imparare una nuova categoria da zero, e dover apprendere tracciati a me sconosciuti. Richiederebbe troppo impegno e determinazione. La 500 Miglia di Indianapolis invece è un capitolo a parte. E’ una gara singola, perciò si può anche imbastire un programma specifico. E’ un qualcosa su cui stiamo lavorando”.