Anteprima GP Belgio | Info, orari, TV e statistiche
20 Agosto 2018 - 14:48
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GP Belgio

Finita la pausa estiva di tre settimane, la Formula 1 torna in attività riaprendo le danze a Spa-Francorchamps, con il Gran Premio del Belgio. Sullo storico circuito delle Ardenne Lewis Hamilton arriva forte dei due successi consecutivi conquistati prima in rimonta a Hockenheim e poi da dominatore all’Hungaroring, che gli garantiscono un vantaggio rassicurante di 24 punti sul ferrarista Sebastian Vettel. A Spa il tedesco deve cercare di invertire di nuovo la rotta e iniziare a colmare il gap dall’alfiere della Mercedes, che qui in Belgio si impose con grande intelligenza nella passata edizione del GP.

In questo fine settimana ci si attende molto anche da Kimi Raikkonen, da molti soprannominato “The King of Spa” per il grande feeling dimostrato in passato con questo tracciato grazie alle quattro vittorie conquistate con McLaren e Ferrari. Anche l’altro finlandese, Valtteri Bottas, deve riscattarsi dopo una prima parte di stagione bombardata dalla sfortuna, che gli ha affibbiato l’epiteto di “gregario” del compagno Lewis Hamilton.

Sarà molto probabilmente un weekend di sofferenza per la Red Bull, che dovrà cercare di limitare i danni su un circuito adatto maggiormente alle monoposto con Power Unit più performanti rispetto a quella Renault montata sulle RB14 di Daniel Ricciardo e Max Verstappen.

Riflettori puntati indubbiamente anche su Fernando Alonso, che qualche giorno fa ha annunciato il suo ritiro definito dalla Formula 1 a fine anno, alla ricerca di nuove avventure e nuovi successi in altre categorie come WEC e IndyCar.

CLASSIFICA PILOTI

CLASSIFICA COSTRUTTORI

IL CIRCUITO – Spa-Francorchamps è sicuramente uno dei monumenti più antichi e affascinanti della Formula 1, il circuito per eccellenza sul quale qualunque pilota desidera mettersi alla prova. Quella belga è, insieme a Monza, Silverstone e Monte Carlo, una quelle quattro piste presenti fin dalla prima edizione del campionato del mondo di F1, anche se nel passato si è spesso alternata con Nivelles e Zolder nell’ospitare il Gran Premio del Belgio.

Il circuito nasce negli anni Venti, presentando una configurazione piuttosto diversa da quella attuale. Il tracciato, infatti, si snodava tra le tre strade statali che collegavano le cittadine MalmedyStavelot e Francorchamps e aveva una lunghezza complessiva di circa 14 chilometri.

Agli inizi degli Anni Trenta iniziarono le prime modifiche a questa fantastica pista naturale, una delle più veloci del vecchio continente. Proprio in questo periodo venne introdotta la combinazione di curve destra-sinistra in salita (in 240 metri di pista si affronta un dislivello di 24 metri, ndr), l’Eau Rouge Raidillon.

Alla fine degli anni Settanta, la direzione del circuito belga pensò di realizzare un nuovo circuito semi-permanente, che continuasse comunque a usare alcuni tratti di viabilità ordinaria dalla curva di Blanchimont sino alla fine del rettilineo del Kemmel, uniti dal vecchio tornante de La Source e da una nuova bretella permanente che collegava le altre due estremità rimaste del vecchio tracciato. In quegli anni, nuovi box per la Formula 1 furono costruiti poco prima dell’ultima curva, conseguenza della creazione di una linea di partenza per le monoposto della massima categoria automobilistica i cui regolamenti, nel frattempo, richiedevano ai circuiti che la zona di partenza fosse situata in piano.

Nel 1980, invece, fu introdotta la chicane Bus Stop, così denominata perché si collocava proprio nei pressi di una fermata di autobus di linea. Questa chicane fu rivista nel 2002 e nel 2004, fino ad assumere la configurazione attuale durante l’ultimo rinnovamento del circuito datato 2006.

HISTORIC ON BOARD LAP – Kimi Raikkonen (Ferrari) 2007

ALBO D’ORO

PIRELLI – A prima vista sembrerebbe che quest’anno le mescole nominate per il Gran Premio del Belgio (Medium, Soft e Supersoft) siano uno step più dure rispetto a quelle scelte nel 2017, che furono Soft, Supersoft e Ultrasoft. In realtà la nomination è la stessa, in quanto le mescole 2018 sono più morbide di uno step rispetto alle equivalenti dello scorso anno. Nonostante l’aumento delle performance assicurato dalle monoposto attuali, infatti, le mescole scelte per questa gara promettono di rispondere meglio alle caratteristiche uniche di questo tracciato, sia per prestazioni sia per affidabilità. Quello di Spa-Francorchamps è il circuito più lungo di tutto il calendario, caratterizzato da alcune curve importanti e da compressioni che impongono carichi elevati sugli pneumatici.

“Per questa gara, i Team hanno optato per scelte diverse di set disponibili, con alcune variabili che potrebbero portare a numerose strategie, grazie anche al fatto che quello di Spa-Francorchamps è un circuito che favorisce i sorpassi – ha affermato Mario Isola, responsabile Car Racing di PirelliQuesta gara è sempre un’incognita, soprattutto per quanto riguarda il meteo, quindi i team saranno chiamati a reagire in modo tempestivo alle diverse circostanze. Dal punto di vista degli pneumatici è un Gran Premio molto impegnativo. Nel 2017 la nomination per questa gara è stata abbastanza aggressiva, e la gara ha confermato la validità di questa scelta. Per questo motivo abbiamo deciso di portare mescole dello stesso livello anche quest’anno, seppur con un nome diverso”.

IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEGLI PNEUMATICI

  • Spa è famosa per il meteo particolarmente variabile: l’area che ospita i 7004 metri del circuito è molto vasta, di conseguenza può piovere in alcuni tratti e in altri no, così come potrebbe esserci il sole.
  • I carichi sui pneumatici provengono da tutte le direzioni: un esempio tipico è il settore dell’Eau Rouge, dove i piloti affrontano prima una discesa e poi una compressione in salita a velocità elevatissime con carichi verticali estremi.
  • Alcuni piloti hanno scelto un numero uguale di set di medium e supersoft, rispettivamente la mescola più dura e quella più morbida disponibili per questa gara.
  • Nel 2017, Lewis Hamilton ha vinto con una strategia a due soste, influenzata dall’ingresso della Safety Car nelle fasi finali della gara che ha dato ai piloti la possibilità di un pit stop ‘libero’.

PRESSIONI MINIME ALLA PARTENZA (SLICK)

  • Anteriore: 24,0 psi
  • Posteriore: 22,0 psi

CAMBER MASSIMO

  • Anteriore: -2,75°
  • Posteriore: -1,50°

SET A DISPOSIZIONE PER L’INTERO WEEKEND

 Medium       Soft      Supersoft
44 Lewis HAMILTON  3 4 6
77 Valtteri BOTTAS  3 4 6
5 Sebastian VETTEL  2 4 7
7 Kimi RAIKKONEN  1 5 7
3 Daniel RICCIARDO  1 4 8
33 Max VERSTAPPEN  1 5 7
11 Sergio PEREZ  2 3 8
31 Esteban OCON  2 3 8
18 Lance STROLL  2 2 9
35 Sergey SIROTKIN  1 3 9
55 Carlos SAINZ  2 3 8
27 Nico HULKENBERG  1 4 8
10 Pierre GASLY  1 4 8
28 Brendon HARTLEY  2 3 8
8 Romain GROSJEAN  2 3 8
20 Kevin MAGNUSSEN  1 4 8
14 Fernando ALONSO  4 5 4
2 Stoffel VANDOORNE  4 5 4
9 Marcus ERICSSON  1 4 8
16 Charles LECLERC  2 3 8

FORMULA 2 – La serie cadetta arriva a Spa-Francorchamps con una classifica piuttosto corta. Il leader della classifica George Russell e il terzo Alexander Albon sono separati da appena 30 punti a otto gare dalla fine, e tra di loro naviga Lando Norris. Il britannico della Carlin e il thailandese della DAMS hanno approfittato dei guai tecnici alla ART di Russell al via della Feature Race ungherese per recuperare terreno importante, con quest’ultimo che si è anche imposto nella Sprint Race domenicale.

Per quanto riguarda, invece, gli italiani, continua la crescita di Antonio Fuoco e di Luca Ghiotto, entrambi a podio all’Hungaroring rispettivamente in Gara 1 e Gara 2, mentre Alessio Lorandi continuerà il suo apprendistato in Trident dopo la promozione avvenuta proprio alla vigilia dello scorso weekend di gara.

GP3 SERIES – Il round magiaro di Budapest ha nuovamente scombussolato la classifica della GP3, con Anthoine Hubert che è tornato in testa grazie al doppio terzo posto e Callum Ilott che è costretto a inseguire con 15 punti di svantaggio.

Anche Leonardo Pulcini è chiaramente della partita, con 30 lunghezze da recuperare sul francese della ART, così come Nikita Mazepin, staccato di un punto dall’italiano dopo la vittoria in Gara 1.

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