Anteprima GP Repubblica Ceca 2019 | Info, orari, TV e statistiche
31 Luglio 2019 - 15:40
|
GP Repubblica Ceca
A Brno - dopo la pausa estiva - Marquez per diventare irraggiungibile, Ducati per la disperata rimonta, Rins, Vinales e Quartararo per il ruolo di outsider di lusso, Rossi per l'ultima chance

Dov’eravamo rimasti? Ah sì, alla indiscutibile e insindacabile vittoria di Marc Marquez al Sachsenring, non di certo la prima in carriera; all’ennesimo podio di Maverick Vinales, ormai in rampa di lancio; al “podio convalescentedi Cal Crutchlow; alle schermaglie in casa Ducati; all’ennesima caduta di Alex Rins; ad uno dei punti più bassi della carriera di Valentino Rossi; alla fuga Mondiale di Alex Marquez e alla vittoria tanto inseguita di Lorenzo Dalla Porta. Questi i punti chiave che dovranno essere sviscerati, e dai quali dovremo ripartire per il prossimo Gran Premio, quello di BrnoDelineiamo il quadro della situazione.

MOTOGP – Il weekend tedesco, distante ormai quasi un mese, ha confermato (come se ce ne fosse ancora bisogno) che Marc Marquez è il dominatore indiscusso del campionato: contemporaneamente, l’uomo che può decidere di vincerlo, di perderlo o di accontentarsi. Questo dono dell’ubiquità mette in seria difficoltà gli avversari, che se casualmente ricevono in dono una giornata di grazia, vedono il Cabroncito raccogliere il massimo numero di punti per la circostanza. Insomma, una guerra contro i mulini al vento. Quel che si augurano i piloti avversari, così come gli spettatori, è che non vada in scena un remake di quanto visto al Sachsenring. Brno, alla carta, dovrebbe offrire uno spettacolo più rimpinzato. Ma si sa, con Marquez nulla è scontato.

L’obiettivo è provarci sempre, anche rischiando, osando. Dovrà essere questo il leitmotiv di Ducati. Troppi errori, troppe lamentele, e un ritardo in classifica che va aumentando sempre più. Al Sachsenring la casa di Borgo Panigale si è interfacciata con un vero e proprio blackout, frutto di un risultato ancora al di sotto delle aspettative e di dichiarazioni bollenti, in particolare di Dovizioso. Sarà proprio compito dei piloti spremere al massimo quella GP19 che, apparentemente da 4 anni, “non gira“, in una pista che l’anno scorso regalò una doppietta ottenuta al cardiopalma. Per battere il migliore, l’unione e la serenità sono i migliori medicinali.

Il party ceco vedrà invitati, però, anche altri ospiti, di lusso per giunta. Alex Rins, Fabio Quartararo e Maverick Vinales non si faranno troppi scrupoli a recitare la parte degli outsider. Il primo dovrà però tornare a vedere la bandiera a scacchi, dato il trend piuttosto negativo degli ultimi appuntamenti, e recuperare lo smalto e la concentrazione di inizio stagione; il secondo, con la sua velocità, potrà scompigliare le carte in men che non si dica; al terzo basterà proseguire sulla scia dell’entusiasmo delle ultime due gare, e azzeccare nuovamente le partenze.

C’è poi chi si giocherà una specie di ultima carta. Valentino Rossi, infatti, dovrà necessariamente dare una sterzata alla propria stagione, dopo un filotto di gare terrificanti. All’ombra delle voci del ritiro, Brno decreterà se il reset – mentale, tecnico, competitivo – sarà stato effettuato o meno. Per dare una degna chiusura a questa stagione, per rilanciarsi da protagonista nel 2020.

MOTO2 – Nella classe di mezzo, Alex Marquez è tornato a recitare la parte del leone. Dopo un breve minimo relativo ad Assen, il minore dei fratelli a due ruote ha ripreso con forza la leadership, avviandosi in maniera sempre più decisa verso la conquista dell’iride. Che sta scivolando sempre più dalle mani di Lorenzo Baldassarri. Dopo un’inizio di stagione brillante, l’italiano è ora 4° al pari di Jorge Navarro e Marcel Schrotter. Saggia la decisione di rimanere un altro anno in Moto2, per salire poi in classe regina, chissà, magari da Campione. Occhio ai veterani Tom Luthi e Schrotter, oltre alla sorpresa Augusto Fernandez e ad un crescente Fabio Di Giannantonio, 4° in Germania.

MOTO3 – Cambio al vertice nella classe cadetta. Lorenzo Dalla Porta ha infatti strappato la testa del Mondiale ad Aron Canet, vincendo in volata sul compagno di squadra Marcos Ramirez. Una vera e propria redenzione per l’italiano, giunto troppe volte secondo al traguardo. Oltre ai due di testa, saranno sicuramente della partita Nicco Antonelli, sfortunato al Sachsenring, Marcos Ramirez, Tony Arbolino, solo 15° dopo l’ottima prova ad Assen, e Romano Fenati, finalmente concreto e veloce sul tracciato tedesco.

ONBOARD LAP – Un giro di pista, valido per la pole position, in sella con Marc Marquez, nel 2016.

IL CIRCUITO – Il circuito di Brno è la sede storica del Gran Premio della Repubblica Ceca ed è situato a 14 chilometri a nord-ovest della località omonima. Negli Anni ’20, seguendo gli esempi di altri circuiti europei particolarmente lunghi, fu realizzato il primo percorso su strade solitamente aperte al traffico, dalla lunghezza di 29,142 chilometri, noto come circuito Masaryk. Le prime edizioni della corsa, nell’allora Cecoslovacchia, vennero disputate tra auto da corsa, mentre dal 1950 iniziarono anche le competizioni motociclistiche, pur non facendo ancora parte delle gare del Motomondiale, che giunse per la prima volta su questo tracciato solo nel 1965, dopo una ulteriore modifica del percorso, accorciato un’altra volta a 13,9 km mediante l’esclusione della sezione di Žebětín.

La prima edizione del Gran Premio vide, nella classe 500cc, una doppietta della casa italiana MV Agusta con alla guida Mike Hailwood e Giacomo Agostini, mentre nella Classe 250cc si impose Phil Read con la Yamaha e nella classe 125 una Suzuki. Una ulteriore ristrutturazione accorciò ancora il circuito a 10,9 km nel 1975 ma, a causa delle sempre più rigorose norme di sicurezza imposte ai circuiti, l’ultima gara del Motomondiale vi si svolse nel 1982, mentre tra il 1983 e il 1986 vi corse il Campionato Europeo, nel 1984 il Mondiale TT F2 e ospitò prove dei campionati minori di motociclismo fino al 1986, soppiantato a partire dal 1987 dall’autodromo permanente appena completato, dopo che negli anni settanta erano già state avanzate proposte in tal senso. Il primo decennio degli anni 2000 ha visto aumentare il numero di gare internazionali corse in questa pista, anche se negli anni successivi il circuito è stato vittima di una grave crisi economica che ha portato alla cancellazione di molti eventi sportivi. Dal 2013 la gara del Motomondiale è l’unica competizione di livello mondiale che si tiene in questo impianto.

Da un punto di vista tecnico, il circuito di Brno è caratterizzato dalla presenza di un primo tornante (intitolato a František Šťastný) a destra, poi immediatamente dopo si ha una curva a sinistra che è seguita da un rettilineo di 500 m circa che comincia in leggera ascesa per poi finire in leggera discesa (formando così una gobbetta), poi si ha una chicane sinistra-destra, un rettilineo in discesa, una zona guidata caratterizzata da 5 curve (detta Stadion) di cui tre a destra e due a sinistra, poi si ha un rettilineo in discesa a cui segue un tornante a destra (intitolato a Kevin Schwantz), qui il circuito comincia a salire per arrivare alla seconda chicane sinistra-destra, a cui segue un rettilineo in salita che termina con la curva a S finale (anch’essa sinistra-destra). Nel 2008 è stato completamente riasfaltato.

LA PAROLA A MICHELIN – Bello avere una pausa, ma ancora meglio tornare a competere. Brno sarà un test importante per le gomme. Si tratta di un tracciato abbastanza complesso, con importanti cambi di elevazione. Ci sono settori molto impegnativi, che chiedono alle gomme di lavorare in modi diversi. Parliamo di brusche frenate, accelerazioni e molte curve diverse. Le gomme lavoreranno bene, la nuova struttura introdotta quest’anno si adatta a questa pista. Ci aspettiamo una bella gara in qualunque condizione“.

ORARI TV – Il Gran Premio sarà disponibile in diretta ed in esclusiva sulla piattaforma satellitare e digitale Sky, ai canali Sky Sport MotoGP HD e Sky Sport Uno HDin chiaro, in differita, sul canale TV8.

© motorsportitalia.net

Immagine in evidenza: © motorsportitalia.net