1000km del Nurburgring: dominio Mercedes. Buhk campione
22 Settembre 2013 - 17:24
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imageLa Blancpain Endurance Series chiude il Campionato con l’ultima tappa sul circuito del Nurburgring. La classica 1000km (o 6 ore di gara) decide il vincitore del Campionato nella classe Pro Cup e in Pro-Am. La gara è stata pressoché dominata dalla Mercedes SLS AMG dell’HTP, salvo per uno stop in corsia box più lungo del previsto per la sostituzione dei freni. Il team tedesco ha conquistato con Max Buhk il titolo nella Pro Cup, dominando la maratona del Nurburgring sin dalle prove, con la conquista della pole. Molto positiva la prova della BMW del team belga Marc VDS (Campioni tra i team) che con Martin ha cercato in tutti i modi di rompere il dominio della Mercedes. In classe Pro-Am vittoria per la Ferrari del team russo SPM condotta da Ladygin/Shaitar/Ladygin che ha preceduto la vettura del Roal Motorsport di Stefano Comandini in coppia con Michela Cerruti. Il titolo di classe Pro-Am è andato a Lucas Orodonez sulla Nissan GTR del GT Academy Team RJN.

imageLa giornata è plumbea e al momento dello start non piove. Al via della gara è Gotz a prendere la testa della corsa con la HTP Mercedes davanti alla Esta Ferrari di Pier Guidi, terza la McLaren #11 dell’ART. La BMW #3 del Marc VDS precipita in 18esima posizione mentre alle loro spalle c’è subito un contatto tra la Ferrari #73 SMP e la analoga vettura #10 del SOFREV. Per entrambe le vetture la gara si chiude qui. La pioggia dapprima molto leggera si intensifica e i piloti sono costretti ad accendere i fari per via dell’oscurità. Da segnalare che la Ferrari #44 del Kessel Racing è 14esima ed è in battaglia con l’Audi #16 del team Phoenix ma poco dopo la mezz’ora, Daniel Zampieri, alla guida della 458, manda in testacoda Alvaro Parente, rimediando un Drive Throught. Allo scadere della prima ora è sempre la Mercedes HTP guidata da Gotz in testa, a 13 secondi insegue Pier Guidi sulla Ferrari dell’Esta Motorsport. L’esperto Bernd Schneider rileva Gotz al pit stop, presto imitati dai diretti rivali, Pier Guidi e Leclerc. Dopo un’ora e mezza di gara Fabio Babini esce di pista e urta le protezioni. La Safety Car è costretta all’ingresso in pista a causa dell’incidente avvenuto in seguito ad un contatto tra la Ferrari e la Nissan di Kane. imageTerminano così le chance di vittoria del Campionato per Hommerson e Machiels. Al restart la classifica vede in testa la Merdcedes dell’HTP poi la Ferrari dell’Esta quindi la #11 ART, #13 WRT, #3 VDS, #4 VDS, #16 Phoenix. C’è grande battaglia per il secondo posto tra Alexander Skryabin sulla Ferrari, Mike Parisy sulla McLaren e Rene Rast sull’Audi. Quest’ultimo è il più rapido dei tre e si porta alle spalle del leader. La vettura del Cavallino, pochi minuti più tardi, perde anche il terzo posto in favore di Parisy mentre al quinto posto risale Bas Leinders sulla BMW. Il belga attacca Skryabin ma va in testacoda perdendo una posizione in favore della BMW #4. Dopo due ore e mezza di gara, disastro alla curva 11 per la BMW #25 del TDS Racing. Badey urta le barriere e danneggia il radiatore, facendo svanire le speranze per il titolo. Dopo i cambi pilota in testa è sempre la HTP Mercedes guidata da Max Buhk con 40 secondi di vantaggio su Frank Stippler al volante dell’Audi #13 seguito da Palttala (VDS #4). In Pro Am, Buncombe (RJN #32) precede Ladygin (SMP #71) e Hummel (Back Falcon #18). Quando mancano poco più di due ore al termine l’attenzione si rivolge alla battaglia per il quarto posto con Maxime Martin (Marc VDS Racing Team) che tenta più volte il sorpasso alla ART #11 di Andy Soucek mentre la Ferrari #44 compie un’escursione fuori pista. Davvero una gara stregata per l’equipaggio del Kessel Racing. Allo scadere della quarta ora ritiro per la Ferrari SOFREV-ASP #20 a causa di un incidente con la Nissan del GT Academy Team RJN #35, con quest’ultima costretta ai box per un lungo stop. L’ultima parte di gara vede balzare in testa la BMW #3 del team Marc VDS, grazie sia ad una ottima strategia, sia ad un arresto prolungato ai box della Mercedes #84di Buhk. Al terzo posto la McLaren MP4-12C di Andy Soucek staccata di 24 secondi. La gioia della compagine belga però dura poco perché è nuovamente la SLS AMG a portarsi al comando, andando a vincere la gara dopo 6 ore. La Mercedes #84 vince davanti alla BMW del Marc VDS e alla McLaren dell’ART. Quarta la prima Ferrari, quella dell’Esta Motorsport, chiude la top five la 458 dell’SMP Racing.