Valtteri Bottas non vede l’ora di dimenticare l’ultimo mondiale per ripresentarsi in pista. Il pilota finlandese non ha avuto un’annata da ricordare, tanto che nel 2018 non è riuscito a vincere nemmeno una gara ed è diventato il primo pilota Mercedes a non centrare questo obiettivo dall’inizio dell’era power unit.

Nella prima parte del campionato Bottas è più volte andato vicino al successo, non salendo sul gradino del podio principalmente a causa di fattori esterni. In particolare, nel GP d’Azerbaijan il pilota della Mercedes era in testa alla corsa a tre giri dalla fine, ma l’improvvisa foratura della gomma posteriore destra lo ha costretto a ritirarsi e a cedere il passo al compagno di squadra Lewis Hamilton.

L’epilogo della gara di Baku è stato difficile da digerire per Bottas, che ha ammesso di avere pianto a dirotto al termine del quarto gran premio stagionale.“Pensavo di aver fatto una delle migliori gare della mia carriera – ha spiegato Bottas – Non ero stato al comando per molti giri, ma mi ero messo nelle condizioni di lottare perla vittoria. Mi ricordo che prima del fattaccio mi sentivo molto sicuro, e che avevo tutto sotto controllo. Sapevo che mi serviva solo un po’ di fortuna, ma all’improvviso ho colpito un detrito sul rettilineo del traguardo. Non mi ero accorto che ci fossero dei detriti in pista: lì ho forato e la mia gara è finita lì. Un paio di gare prima ero andato vicinissimo alla vittoria, mi ero piazzato due volte secondo, e non vedevo l’ora di trionfare per la prima volta nel 2018, ma non è mai accaduto. Dopo l’incidente ho potuto constatare il disappunto di tutti nel box, e ho ricevuto molto supporto. Quando sono arrivato in hotel sono letteralmente crollato. Mi sono inginocchiato e mi sono messo a piangere come un bimbo. Poi mi sono rimesso in sesto e mi sono detto che non mi sarei fatto abbattere da un problema”.