Buoni riscontri per la nuova DW12 ai test di Sebring. Hunter-Reay: “La macchina è più viva”
13 Gennaio 2018 - 18:35
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Le prime prove in pista del 2018 confermano la bontà del lavoro svolto dalla Dallara sullo universal bodywork

Sarà anche solo Gennaio, ma la IndyCar ha già cominciato a tutta velocità la marcia di avvicinamento al campionato 2018. La serie americana ha ufficialmente riaperto la possibilità di svolgere dei test privati, e nel corso di questa settimana il circuito di Sebring ha ospitato il primo shakedown stagionale di alcuni team.

L’Andretti Autosport ha presentato la sua squadra al completo, facendo svolgere molto lavoro a tutti e quattro i piloti full time, mentre il part timer Munoz ha seguito i test dal muretto. Anche il Chip Ganassi Racing non si è lasciato sfuggire l’occasione di Sebring, e ha fatto girare con continuità Scott Dixon e soprattutto Ed Jones, giovane di ottime prospettive sulla cui crescita il team punta con decisione. Ha accumulato dei km anche il Dale Coyne Racing, anche se ha perso una giornata di lavoro a causa della mancata concessione dell’idoneità medica a Claman De Melo. Il pilota canadese aveva svolto lunedì i test medici propedeutici al rilascio della certificazione obbligatoria per poter correre. I risultati degli esami non sono arrivati in tempo, e così Claman De Melo non ha ottenuto il permesso di scendere in pista.

 

 

Quasi tutti i piloti che hanno girato martedì e mercoledì hanno promosso a pieni voti la nuova DW12. “E’ sicuramente più viva – ha detto un entusiasta Hunter-Reay – è sicuramente una macchina molto più difficile da guidare. C’è tanto lavoro da fare, ma siamo solo all’inizio. Il look è fantastico e la gente lo apprezzerà: è un piacere per gli occhi guardare questa monoposto”.

“Ha sempre quattro ruote, ma è una vettura molto diversa da quella di prima – è la sintesi di Marco Andretti – Ci sono alcune cose che funzionano in modo diverso rispetto a prima. Non so se possiamo cambiare queste procedure, o se semplicemente dovremo farci l’abitudine”.

“Tutti adorano avere nuove sfide, e nel 2018 saremo tutti sulla stessa barca – ha affermato Jones – Qualcuno ha già fatto più test rispetto agli altri, ma alla fine tutto volgerà per il meglio. E’ un bene per la serie cambiare un po’ le carte in tavola. Le macchine saranno più probanti e difficile da condurre, e in generale con questo kit aerodinamico dovrebbe esserci un livellamento delle prestazioni fra le varie squadre. I valori di forza saranno molto bilanciati”.