Charlie Whiting: “Caso Red Bull? Il regolamento risulta abbastanza chiaro”
28 Marzo 2014 - 17:05
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1396012273Continua il caso “flowgate” in casa Red Bull: nonostante le numerose polemiche dei giorni scorsi, la scuderia austriaca, durante le libere di stamattina, ha riaccusato alcune imprecisioni sulla rilevazione del flusso di carburante, particolare che in Australia ha causato la squalifica di Daniel Ricciardo. Queste imprecisioni non hanno fatto altro che aumentare le polemiche attorno alla precisione del rilevatore di flussi omologato FIA. Charlie Whiting, nel post libere, ha però chiarito che il regolamento sportivo in tal senso risulta molto chiaro, visto che l’unico flussometro a cui la FIA fa totale affidamento è quello omologato della Gill Sensors. Whiting ha comunque chiarito che ogni decisione sulla vicenda Red Bull verrà presa il prossimo 13 aprile, anche se ha fatto capire che difficilmente la Scuderia campione del mondo riotterrà il secondo posto di Daniel Ricciardo a Melbourne.

Red Bull - RicciardoEcco le dichiarazioni di Charlie Whiting: “L’articolo 5.10 risulta abbastanza chiaro e il flussometro omologato della Gill Sensors è l’unico da prendere come riferimento. Il Regolamento, in tal senso, risulta abbastanza chiaro e il flusso di carburante va misurato in base ai dati che vengono rilevat dal sistema da noi omologato. Come sapete, il flussometro della Gill Sensors risulta l’unico dispositivo omologato e approvato dalla Federazioni, quindi per me la questione risulta perfettamente chiara. I sensori misurano la pressione, la temperatura e il flusso della benzina, fattori molto importanti nella Formula Uno di oggi. Questi dati, rilevati dal flussometro omologato, devono essere inviati al data logger FIA. Risulta quindi fondamentale avere una base di riferimento uguale per tutti. All’inizio sono stati rilevati dei piccoli problemi ma era qualcosa che derivava soprattutto dalla mancanza di verifiche specifiche sul dispositivo. Noi accettiamo lo 0.50% di imprecisione, e puntiamo a scendere allo 0,25%, ma da quanto ci hanno riferito i team il dispositivo funziona correttamente. Almeno, fino ad oggi nessuno si è lamentato. È il sensore che deve tarare il modello, non viceversa. In ogni caso se ci vengono forniti dati onesti, li possiamo correggere“.