Con il podio di Aragon la Suzuki perde le concessioni per il 2019
29 Settembre 2018 - 8:40
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Con il terzo posto di Iannone al MotorLand, il team nipponico raggiunge i sei punti nella classifica speciale per i team di fabbrica

Il Gran Premio di Aragona ha visto il ritorno sul podio della Suzuki, grazie al terzo posto di Andrea Iannone. Per il team di Hamamatsu è il quinto podio stagionale, segno di un lavoro che inizia a dare i propri frutti.

Iannone porta la Suzuki a sei punti nella speciale classifica delle concessioni tecniche, date ai costruttori senza alcun podio in un anno per beneficiare di vantaggi tecnici. Come da regolamento infatti, le squadre che in una stagione non rientrano mai fra i primi tre, hanno diritto ad un numero di test illimitati e possono sviluppare il motore liberamente. Usufruiscono inoltre del vantaggio di poter utilizzare nove motori a dispetto dei sette congelati delle squadre più competitive.

Le concessioni si possono perdere e recuperare, quindi, in base all’andamento stagionale. Per perderle è necessario raggiungere 6 punti in una classifica tecnica speciale: si ottiene un punto per ogni terzo posto, mentre si guadagnano due punti per il secondo e tre per il primo.

La Suzuki ha conquistato cinque podi nel 2018, due con Alex Rins e tre con The Maniac. Il costruttore giapponese ha ottenuto quattro terzi posti ed un secondo. Con l’ultimo podio dell’italiano ottenuto domenica ad Aragon, una terza posizione, Suzuki ha raggiunto la soglia minima dei 6 punti, cifra che fa perdere le concessioni per il 2019. La fine dei test illimitati, invece, entra da subito in vigore mentre il numero massimo di motori (sette e non modificabili) dall’anno prossimo.

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Mentre KTM e Aprilia continueranno a beneficiare di uno sviluppo tecnico con limiti solo nello stesso regolamento, a partire dalla prossima stagione Suzuki dovrà seguire la stessa strada di top team quali Ducati, Honda e Yamaha. Non è però la prima volta che la Casa di Hamamatsu perde le concessioni: grazie ai quattro podi conquistati nel 2016, nel 2017 aveva ottenuto i punti sufficienti per rientrare tra le prima squadre.

Nel 2017, però, Suzuki non aveva comunque il vincolo dei cinque giorni di test privati, poteva lavorare sullo sviluppo del motore e aveva l’opportunità di portare in pista ben sei wild card, il doppio dei team che non godevano delle concessioni. Il digiuno di podi nella scorsa stagione ha permesso al team Suzuki Ecstar di tornare a beneficiare delle concessioni per il 2018, continuando il lavoro di sviluppo che quest’anno vede raccogliere.

 

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