L’edizione 2015 del Rally Raid più famoso del mondo, il Rally Dakar, è arrivato al giro di boa. Oggi si è infatti disputata la sesta tappa delle 13 previste per quest’anno. I concorrenti hanno dovuto affrontare il percorso che separa le due città cilene di Antofagasta e Iquique. I piloti di moto e quads hanno guidato per ben 688 chilometri di cui 319 di prova speciale. I compagni di auto e camion, invece, sono stati sottoposti a 255 chilometri cronometrati con i primi che però hanno percorso altri 392 km di viaggio contro i 370 dei secondi.
AUTO: Quello di Nasser Al-Attiyah non è stato un dominio netto dal primo all’ultimo chilometro ma il suo tempo gli ha comunque permesso di portare a casa la terza vittoria di tappa di questa edizione. Il qatariota della Mini ha preceduto 37 secondi il sudafricano de Villiers, rivale numero uno per la lotta alla vittoria nella classifica generale. Terzo tempo per Nani Roma che per la seconda volta chiude la sua gara tra i primi tre, quest’oggi con 84 secondi di svantaggio dal vincitore.
Quarto posto per Robby Gordon seguito da Orlando Terranova che ritorna nelle zone alte della classifica dopo i problemi affrontati negli ultimi due giorni di gara.
Pessima giornata per l’unica Peugeot superstite, quella di Stephane Peterhansel. Il francese, dopo aver ottenuto buoni tempi nei primi due settori, ha sofferto altri problemi di affidabilità sulla sua 2008 Dakar, la quale non gli ha permesso di poter vincere la tappa. Il suo risultato è un ventesimo posto con 30 minuti di gap da Al-Attiyah.
MOTO: Il quinto pilota a vincere una tappa nelle sei finora disputate è il portoghese Helder Rodrigues. Il pilota della Honda torna alla vittoria dopo 3 anni (l’ultima nel 2012, ndr) lasciandosi alle spalle, con un minuto e dieci secondi di vantaggio, l’esordiente Toby Price che oggi ha ottenuto il suo miglior piazzamento in una prova Dakar. Terzo tempo per un altro portoghese, Goncalves che mangia diversi minuti ai suoi avversari principali nella classifica generale. Avversari che oggi hanno concluso con circa 7 minuti di svantaggio dal portoghese. Il miglior piazzato è il leader Barreda Bort, in sesta posizione, quindi Coma all’8° posto.
Prova magistrale per Alessandro Botturi che sfiora la top ten. Il pilota italiano ha completato la sua prova con il 12esimo tempo a 15 minuti dal vincitore di oggi. Decima posizione distante solamente 124 secondi. Ora il pilota bresciano è ora in 13esima posizione nella classifica generale. Buona prova anche per Paolo Ceci, 25° al traguardo, il quale è riuscito a chiudere sotto i 30 minuti di gap dal primo.
QUADS: Ieri parlavamo di prova di forza da parte di Rafal Sonik; oggi invece a mostrare gli artigli c’è Ignacio Casale. Il pilota di casa ha chiuso la sua prova staccando di otto minuti e un quarto il polacco trionfatore nella tappa di ieri. Terzo posto per l’uruguaiano Lafuente a 23 minuti dal cileno.
Nonostante il trionfo di oggi, Casale rimane in seconda posizione nella classifica generale con un ritardo di 16 minuti dal pilota polacco della Yamaha.
CAMION: La macchina da guerra inarrestabile di questa Dakar si chiama Eduard Nikolaev. Il pilota russo ha infilato la terza vittoria consecutiva, quarta nel 2015, precedendo di 5:37 il connazionale Mardeev. A completare un podio completamente russo, sia per lo schieramento dei piloti sia per quello dei trucks (Kamaz, ndr), c’è Karginov che paga quasi 11 minuti di ritardo dal connazionale trionfatore.
Quarta posizione di consolazione per De Rooy che, dopo i problemi di ieri che lo hanno messo fuori dalla lotta per la vittoria finale, è il primo dei piloti Iveco. L’altro camion italiano ed unico rimasto ancora in gara per la vittoria, quello di Hans Stacey, ha raggiunto solo l’ottavo posto accumulando un altra mezz’ora di ritardo dai leader della classifica.
Appuntamento a domani con la settima tappa di questa Dakar. Nella prossima giornata di gara vedremo in azione solamente le auto ed i camion, entrambi partenti da Iquique, con le prime che chiuderanno a Uyuni (Bolivia), mentre i trucks finiranno la loro giornata ad Atacama, rimanendo in territorio cileno.