Dale Coyne è rapidamente tornato alle vecchie abitudini. Dopo un 2017 all’insegna di certezze e solidi valori, con un potenziale tecnico importante grazie all’esperienza di Sebastien Bourdais e al talento dell’esordiente Ed Jones, quest’anno la squadra non ha ancora annunciato il pilota che andrà a occupare il sedile della seconda monoposto. Quella dell’incertezza sul secondo pilota è stata una costante per il team di Dale Coyne nel corso degli ultimi campionati, e si sperava che il buon 2017 potesse aver messo da parte questa situazione, visto che l’annuncio con mesi di anticipo di Bourdais e Jones aveva consentito alla squadra di essere competitiva fin dalla gara di St.Petersburg.

Niente da fare; anche nel 2018 il Dale Coyne Racing ha ancora un sedile vacante, e ad aggiudicarselo sarà colui che offrirà più soldi a un team che ha bisogno di un sostegno per poter completare il budget per la prossima stagione. Al momento nessuno dei candidati ha la possibilità di finanziare un impegno per tutto il campionato IndyCar, e per questo motivo Dale Coyne ha ammesso di pensare di non siglare contratti full time con nessuno, e di mettere sulla seconda macchina due o più piloti nel corso del 2018. “Penso che dovremmo mettere in macchina due, o forse anche più piloti – ha affermato il team owner – Finora non si è presentato da noi nessun pilota con una dote che gli permetta di correre tutto il campionato. Io ho bisogno di chiudere gli accordi entro la prossima settimana, perché dobbiamo svolgere dei test importanti a Sonoma”.

I piloti che stanno lottando per siglare un contratto con Dale Coyne sono sostanzialmente tre: Claman De Melo, Fittipaldi e Gutierrez. I primi due sono molto giovani, e hanno lavorato a stretto contatto con la squadra nei test privati di Sebring, scendendo anche in pista. Gutierrez è un volto ben noto al team, avendo sostituito l’infortunato Bourdais per diverse gare nel 2017. “Non so chi girerà nei prossimi test – ha candidamente ammesso Dale Coyne – Potrebbe essere Claman De Melo, Fittipaldi o un terzo pilota. Non so ancora nulla”. Quel che è certo è che è tramontata la possibile candidatura di Jack Hawksworth, pilota che tra il 2014 e il 2016 ha corso in IndyCar col Bryan Herta Autosport e l’AJ Foyt Racing. Il motivo? I soldi.  A dimostrazione che senza supporti finanziari, in IndyCar non c’è posto per un pilota professionista in un team di seconda fascia.