Dall’organizzazione alla logistica. Il dietro le quinte del team Althea Racing nel Mondiale Superbike
25 Luglio 2014 - 11:21
|

1618550_10151878597191782_1734221684_nIl trasporto, l’organizzazione e la logistica sono parte integrante di un fine settimana di successo per qualsiasi manifestazione sportiva. Un aspetto nascosto che si svolge molto prima dell’accensione delle moto in corsia box ma vitale per il corretto svolgimento di una gara di qualsiasi livello e categoria.

Andremo a scoprire alcune procedure legate a questo argomento grazie ad alcuni dati forniti dal team Althea Racing. La squadra di Genesio Bevilacqua sta prendendo parte al Campionato Mondiale Superbike 2014 con una Ducati 1199 Panigale R “EVO” affidata al genovese Niccolò Canepa. In questa stagione la formazione laziale è tornata a collaborare in stretto contatto con Ducati dopo un solo anno passato con Aprilia. L’unione tra Althea e Borgo Panigale è iniziata nel 2010 ed ha dato vita alla splendida vittoria del Mondiale Superbike 2011 con Carlos Checa e, nello stesso anno, alla conquista del titolo della Superstock1000 con Davide Giugliano.

Immagine4La collaudata struttura del team di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, può contare su una sede di 2500 metri quadri dove sono impiegate stabilmente 13 persone; una forza lavoro che fino a due anni fa poteva contare su un quantitativo di unità superiore in quanto il team gestiva due moto nel Mondiale Superbike. Come ci ha spiegato il patron Genesio Bevilacqua, il concentrarsi su un unico pilota “Ha comportato una diminuzione di 6 addetti, compreso un ingegnere, inoltre non riceviamo alcun sostegno da parte di personale tecnico Ducati Corse nello sviluppo della “EVO”. Facciamo tutto da soli”.

La stagione 2014 del Superbike FIM World Championship si è aperta a febbraio a Phillip Island, in Australia, una trasferta particolarmente impegnativa dal punto di vista logistico. La trasferta extra-europea ha reso necessario che tutte le attrezzature del team dovessero essere imballate in capienti ma robusti flight cases, in modo da inviare tutto il materiale a destinazione. L’organizzazione delle spedizioni di queste casse è facilitato dalla collaborazione con alcuni partner ufficiali del Campionato, “Esiste un’organizzazione di raccolta del materiale che fa un servizio “door to door”, cioè ritira il materiale in sede e lo consegna al box del circuito assegnato al team e compie il percorso inverso alla fine della gara. In base ai risultati ottenuti nell’anno precedente ci sono anche dei bonus sulle trasferte da parte dell’organizzatore del Campionato”, ha spiegato il manager laziale.

Immagine7Tutte le squadre caricano moto, cerchi, strutture box, ricambi, attrezzature dei piloti e tutto ciò che è necessario in appositi flight cases. Ogni cassa è adatta alle esigenze specifiche ed in base al contenuto sarà adeguata in dimensioni e sicurezza. Generalizzando si può dire che più grande è il team, maggiore è il quantitativo di materiale in volo. Nello specifico il team Althea Racing utilizza 10/12 casse per un totale di circa 2500 kg di peso e, non trasferendo l’hospitality, la squadra “lascia a casa” almeno 5 persone. Queste sono: il cuoco, il personale relativo alla struttura per gli ospiti e 2 autisti. Un risparmio anche sui costi di pernotto e di viaggio: “Le voci più pesanti nel bilancio di un team sono gli stipendi e gli spostamenti logistici. In media si cerca sempre di prenotare i voli ad inizio stagione, per ovvi motivi di economici, ma è quasi impossibile”, ci ha spiegato Genesio Bevilacqua, “Per questo motivo alcuni biglietti aerei ed alberghi vengono prenotati anche last minute. Capita ad esempio quando qualche tecnico deve controllare fino all’ultimo il ripristino di un motore rotto in precedenza o semplicemente succede quando bisogna fare dei controlli ad alcuni articoli di qualche fornitore che arrivano all’ultimo momento. Sono casi non prevedibili”.

Immagine8Per quello che riguarda gli appuntamenti europei i team del Mondiale Superbike, Supersport e Superstock utilizzano i propri camion per il trasporto delle moto e delle attrezzature. Nella sede di Civita Castellana Althea Racing dispone di 2 bilici, 2 vetture e 2 furgoni da utilizzare in base alle necessità. Generalmente la squadra utilizza 3 mezzi per le trasferte agonistiche nel Vecchio Continente ed il prezioso carico contiene la moto di Niccolò Canepa, i ricambi, la struttura dei box, l’hospitality ed i servizi per poter accogliere tutta la squadra ed ogni ben di Dio per gli ospiti.

Nel suo complesso il circus del Mondiale Superbike è costituito da circa 150 veicoli, che se venissero posti in fila indiana avrebbero una lunghezza di quasi 3 km . Un numero di mezzi notevole, specie se si considera che sono diretti tutti verso lo stesso circuito. Lo studio del loro posizionamento nel paddock inizia due mesi prima dell’arrivo dei camion, che giungeranno a destinazione circa una settimana prima dell’avvio della gara. La preparazione e l’allestimento del paddock inizia il martedì mattina, quando all’unità hospitality e ai camion che è contengono il materiale è concesso l’ingresso in autodromo. Il mercoledì sera le strutture dei box, l’hospitality e tutti i camion sono parcheggiati nel paddock.

Immagine2Una volta che le strutture per gli ospiti sono state allestite, i box montati ed i bilici tutti allineati, allora il paddock è uno spettacolo affascinante da vedere: si tratta di una superficie di circa 40.000 metri quadri abitata da quasi 2000 persone tra piloti, membri dei team, giornalisti e personale dell’autodromo, ed è capace di consumare, durante un weekend di gara, più energia elettrica di un intero paese.

Si ringrazia il team Althea Racing per i dati forniti

Foto:crash.net