Day 1: Elfyn Evans è leader della gara
29 Aprile 2017 - 1:49
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Rally Argentina 2017
Il giovanotto Inglese ha mantenuto per tutta la giornata un ritmo superlativo ed i nervi saldi, 2° Mads Ostberg mentre 3° Thierry Neuville. Out per Meeke, Breen e Sordo

Una grande giornata di gara si è chiusa oggi in Argentina, ed incredibilmente il primo a prendere la leadership del rally è un impressionante Elfyn Evans. Già, perché quanto compiuto dall’inglese fino ad ora ha realmente dell’incredibile, con un auto si M-Sport ma non “spinta” come quelle ufficiali di Ogier e Tanak, e con le gomme Dmack che trovano in lui l’unico pilota a montarle e poterle sviluppare, da questo nasce il capolavoro di Elfyn, tanto lavoro per trovare il giusto assetto ed una posizione di partenza che lo ha aiutato. Evans è partito all’attacco sin dalla notte di ieri, quando ha fatto segnare il miglior tempo sulla prova spettacolo di apertura, da lì in poi una progressione continua che lo ha portato a consolidarsi sempre di più in vetta riuscendo a chiudere la prima giornata di gara con un distacco di 55,7 secondi su Ostberg e ad 1 minuto da Neuville, roba da non credere per il ragazzotto inglese.

2° Un altra “wildcard” ovvero, Mads Ostberg che dopo il suo debutto stagionale, poco felice, in Svezia torna sugli sterrati è lo fa dopo un gran lavoro di sviluppo portato avanti già da un paio di settimane dalla Jipocar con test che affinassero la vettura per la terra. Il Norvegese riesce ad essere così avanti in classifica grazie anche molti ritiri che già oggi hanno visto coinvolti molti top driver, ma nulla toglie all’incredibile prova messa in mostra oggi da Ostberg che con regolarità è riuscito a progredire e affinare la tecnica di guida per queste nuove vetture. Chiude la giornata in 2° posizione con la consapevolezza che “gli altri” stanno arrivando dato che , Neuville si trova a soli 5 secondi e Ogier a 6, e quindi dovrà mettere in mostra tutto il suo talento nelle successive tappe se vorrà mantenere la posizione.

3°Thierry Neuville, partito male e dopo aver preso qualche botta sulla carrozzeria della sua I20 coupé riesce ad avvicinarsi al gruppo e trovare un passo che gli permetta di guadagnare secondi preziosi, senza rischiare oltre al dovuto. Il belga vuole concludere la gara, per cominciare a portare punti pesanti ai fini iridati, ma non sarà semplice perché come già visto oggi queste prove sudamericane così selettive non concedono il minimo errore a qualsiasi pilota.4° Sebastian Ogier a solo 1 secondo di distacco da Neuville, riesce a superare con qualche botta e conseguente perdita di front spoiler una mattinata difficile che lo ha visto di nuovo alle prese con un assetto mai a lui congeniale, riesce a mettere assieme un pomeriggio di gara niente male e torna in scia, se non per la vittoria finale, quantomeno per il podio. 5°Ott Tanak, nonstante una foratura sulla ps 5 che lo ha costretto a percorre diversi chilometri con la ruota stallonata, riesce a mantenersi sugli stessi tempi dei primi e chiudere comunque a breve distanza dal podio.

In 6° posizione c’è uno sfortunato Jari-Matti Latvala con la sua Toyota che nulla può su i duri sterrati argentini, dopo un’ottima partenza che lo vedeva sempre in lotta per la leadership, sulla 4° prova commette un errore che lo porta a forare una ruota e successivamente danneggia la sua vettura in atterraggio da un dosso, per completare la giornata no del filndese,anche se non tutti i giochi sono chiusi, perché come visto oggi, in Argentina tutto può accadere.

I veri distacchi iniziano proprio dalla 7° posizione occupata da Hayden Paddon, con la giornata che inizia male per lui proprio sulla ps 2 dove danneggia la delicata carrozzeria della sua vettura, in seguito anche lui sulla prova 5 forerà una gomma.

8°, finalmente rientrato nella top ten dopo molto tempo, c’è il nostro Lorenzo Bertelli che compiendo una gara regolare, riesce non solo a lavorare meglio sul feeling con la nuova vettura, ma anche a concentrarsi sulla prestazione che man mano sta dimostrando, qual’ora ce ne fosse bisogno, l’Italiano quando è regolare sa anche essere un pilota discreto.

A chiudere la Top Ten ci sono 9° Juho Hanninen con la seconda Toyota, che ancora una volta sta dimostrando di non essere proprio un pilota all’altezza degli obiettivi richiesti, anche lui commette qualche errore e danneggia la sua vettura (e quando mai!) proprio come Latvala, ma non dimostra ancora di essere quella seconda guida in cui sperava Tommi Makinen e la Toyota Gazoo Racing.

10° e primo di Wrc-2 Pontus Tideman che con la sua Skoda Fabia r5 approfitta dell’assenza di Mikkelsen per affondare la zampata sul campionato cadetto della serie iridata.

Andiamo alle “note dolenti”, già perché dopo una sola giornata di gara la Citroen non ha più vetture regolarmente in gara, per loro la Prova speciale numero 4 è stata determinante, perchè entrambi i piloti sono incappati in errori dovuti anche alla difficoltà del terreno. Il capo squadra Kris Meeke sembra replicare l’uscita di strada che lo ha visto partecipe di quella rocambolesca corrida tra le vetture in Messico, con un esito ben peggiore, da eroe conclude la prova ma è costretto al ritiro con l’auto molto mal ridotta. Stessa sorte è toccata a Craig Breen che dopo un salto ha rotto la trasmissione della sua Citroen c3 wrc plus restando in 5° marcia e non potendo così proseguire la gara, dovrebbero ripartire entrambi domani, ma ormai fuori classifica. Altrettanto beffardo è stato il destino con Dani Sordo che sulla terza prova è costretto al ritiro a causa di un uscita di strada.

Dopo questa prima giornata, dove le prove selettive, hanno falcidiato l’elenco iscritti ci attendono ancora due pesantissime giornate di gara nelle quali le nuove vetture verranno portate al massimo dello sforzo meccanico e dove il pilota farà veramente la differenza.