Dixon domina gara 1 a Detroit con una strategia perfetta. Rahal a muro
03 Giugno 2018 - 15:50
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GP Detroit
Primo successo stagionale per il pilota del Chip Ganassi Racing. Ottima seconda posizione per Hunter-Reay

BELLE ISLE – Scott Dixon torna sul gradino del podio a quasi un anno di distanza dal suo ultimo successo, arrivato nel giugno 2017 a Road America, portando un po’ di sereno all’interno del Chip Ganassi Racing dopo un inizio di stagione molto travagliato. Il quattro volte campione IndyCar, partito dalla seconda posizione dopo aver realizzato il miglior tempo nel suo gruppo di qualifica, ha preso la leadership della gara 1 di Detroit grazie alla scelta di fermarsi al ventiquattresimo passaggio, un giro dopo rispetto a Marco Andretti, fino a quel momento in testa alla corsa. Ma il neozelandese ha costruito la sua prima vittoria in questo campionato nello stint centrale, dove ha imposto alla gara un ritmo infernale e inavvicinabile per la concorrenza, tanto che Dixon ha effettuato il suo secondo pit stop con sedici secondi di vantaggio su Rahal che era il diretto inseguitore. Da lì in poi nessuno ha potuto fermare il pilota del team Ganassi, nemmeno due caution.

Hunter-Reay ha provato il tutto per tutto per cercare di saltare i piloti davanti a lui. Rocket Hunter è rientrato ai box al nono giro e ha puntato su una strategia a tre soste. Il pilota dell’Andretti Autosport si è così ritrovato in prima posizione dopo il primo valzer di pit stop, e dopo la seconda sosta è tornato in pista terzo, appena davanti ad Andretti, Wickens e Rossi. Hunter-Reay ha poi duellato per qualche giro con Rahal, che aveva brillantemente recuperato fino alla seconda posizione, e si è issato in seconda piazza dopo il suo pit stop e lì è rimasto fino a fine gara. Rahal invece ha terminato la gara di Belle Isle al giro 45 contro un muro. Il pilota americano ha commesso un brutto errore subito dopo il suo pit stop, beccando un cordolo in maniera troppo aggressiva e finendo contro il muro.

 

 

Sul gradino più basso del podio è così salito Rossi, che si è preso la posizione a dieci giri dalla fine con uno spettacolare sorpasso all’esterno in curva 3 sul compagno di squadra Andretti. Il pilota dell’Andretti Autosport ha sfruttato ancora una volta al meglio una ripartenza, stavolta giunta in seguito a un brutto incidente che ha visto coinvolto il debuttante Ferrucci, finito contro le protezioni di cruva 7 a 14 giri dalla fine. Andretti si è dovuto accontentare del quarto posto, davanti a uno splendido Sato, che ha animato l’ultima parte di gara con un bel duello con Jones, che ha terminato la gara in sesta posizione. Settimo Power, il migliore fra i piloti motorizzati Chevrolet. Il vincitore della 500 Miglia di Indianapolis ha corso in difesa sin dal via, dove è stato sverniciato da Rahal e Sato, ma almeno ha portato a casa punti pesanti in chiave campionato.

Ottavo posto per Wickens, che ha scelto di seguire una strategia a tre soste che non ha pagato, a differenza di Hunter-Reay. Nona posizione per Newgarden, che è stato il primo pilota a effettuare il rifornimento nel corso del settimo giro, puntando tutto su una gara a tre pit stop, senza però trovare la velocità necessaria per competere per le posizioni di testa. A chiudere la top ten Pigot, piuttosto in palla e sempre nell’orbita dei primi dieci nei settanta giri di gara. Solo tredicesimo Bourdais, che ha anche macchiato la sua gara con un escursione nella via di fuga di curva 3. In grave difficoltà anche il connazionale Pagenaud, che ha preso la bandiera a scacchi in diciassettesima posizione e ha provato a cambiare continuamente strategia, senza però trovare una soluzione per ribaltare una gara compromessa.