Dovizioso: “A Misano ho capito quanto è difficile essere Valentino Rossi”
14 Settembre 2017 - 15:29
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Il forlivese ha concesso una lunga e interessante intervista a La Gazzetta dello Sport

L’Italia orfana di Valentino Rossi, fuori temporaneamente per infortunio, si stringe attorno ad Andrea Dovizioso, pilota della Ducati che ora guida a pari merito con Marc Marquez la classifica iridata della MotoGP. Il forlivese e la sua Desmosedici GP17 sono i grandi protagonisti di questo 2017 e recentemente anche di un’intervista de La Gazzetta dello Sport.

Nell’intervista, firmata da Paolo Ianieri, Dovizioso inizia proprio parlando di quanto il tifo italiano lo abbia circondato nel fine settimana del Gran Premio a Misano Adriatico; una situazione non facile nella quale il pilota deve tenera a bada l’affetto dei suoi sostenitori, numerosi e calorosi, trovando impossibile accontentare tutti e che involontariamente possono danneggiare la concentrazione del fine settimana di gara.

Parlando proprio di Rossi, come il pilota più conosciuto e circondato dai fan, Dovizioso afferma: “Anche se io sono molto lontano da quello che lui vive abitualmente capisco quanto sia difficile essere Valentino Rossi. E capisco come sia stato obbligato ad isolarsi. Devi creare uno scudo se vuoi sopravvivere, perché se non hai i tuoi spazi e tempi per fare quello che ti serve per rendere al massimo livello, alla fine vieni spremuto e devi smettere”.

Il ducatista fatto un commento sulle prossime gare, che rappresentano la volata finale della stagione, che inizia ad Aragon. “Meno gare resteranno e più la pressione verrà fuori – afferma il numero 4 – Arriveranno i momenti in cui dover rischiare tanto per non perdere punti nei confronti di Marquez e Viñales. Si parla solo di me e Marc ultimamente, ma Maverick (Viñales è terzo in campionato a meno sedici di due rivali di testa, ndr) è vicinissimo e molto pericoloso. Essere primo è una situazione nuova per me, almeno in MotoGP, ma già dopo Assen ero in testa e l’ho vissuta bene”.

Si prosegue con il binomio tutto italiano Dovizioso-Ducati, che dura da cinque stagioni ma che in questa sta facendo sognare. “Arrivare a questo livello è difficilissimo, farlo con una Ducati è diverso da tutto: per la moto che non è come tutte le altre e perché il contesto tutto italiano è pazzesco, bellissimo, un valore aggiunto enorme. Sono sempre stato un pilota da gara e quest’anno la gara mi viene facile”.

L’intervista prosegue parlando dell’ex compagno di box Andrea Iannone e di quello nuovo, il pentacampione maiorchino Jorge Lorenzo, senza tralasciare il miglioramento esponenziale della sua situazione all’interno della con la Casa di Borgo Panigale: “Il rapporto è migliorato tantissimo – afferma Dovizioso – Ora da parte loro c’è più consapevolezza e un rispetto maggiore di prima”.

Ma che Ducati scenderà in pista nelle prossime gare? “Impossibile dirlo finché non metti le gomme in pista. Quest’anno capita di faticare dove prima andavi benissimo e viceversa. Ma da un lato è bello, prima magari arrivavo prevenuto su una pista ed ero condizionato, ora sono solo sereno”.

Dovizioso parla del segreto, che non è più segreto, di questa stagione di successo: “Lo scorso anno ho cambiato preparatore e ho avuto giovamenti inaspettati. Il modo in cui approcci lo sport e la vita in generale, la gestione sull’arco di un anno fa la differenza”.

Descrivendo la sua vita conclude: “È la vita normalissima di di un ragazzo normale che a casa ricarica le energie velocemente. Ho pochi pensieri in testa, non voglio passare per chissà chi o atteggiarmi in modi strani. Faccio il padre, mi alleno in cross con gente che corre il campionato regionale, ho amici veri intorno a me. Non mi serve fare una vita mondana”.

 

Immagini a cura della Bonora Agency