Fastback | GP Abu Dhabi 2014: Hamilton vince ed è campione. L’ERS tradisce Rosberg
20 Novembre 2016 - 16:39
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Il pilota inglese si aggiudica l'ultima gara stagionale e vince per la seconda volta il titolo piloti. Rosberg fuori dai punti per un problema tecnico. Splendido secondo posto di Massa: disastro Ferrari

Il mondiale di F1 2014, nonostante un’egemonia Mercedes, ha regalato emozioni e spettacolo, grazie a gare spesso combattute nelle posizioni di rincalzo e diversi colpi di scena. A movimentare la stagione ci hanno pensato anche problemi d’affidabilità che hanno coinvolto le velocissime W05-Hybrid di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. La Mercedes si è aggiudicata il titolo costruttori a Sochi, con tre gare d’anticipo, ma i giochi per il campionato piloti si decidono nell’ultima gara stagionale, il GP di Abu Dhabi.

A Yas Marina Hamilton si presenta con 17 punti di vantaggio sul compagno di squadra Rosberg, ed è il favorito per la conquista del titolo. Tuttavia in soccorso del pilota tedesco c’è una circostanza unica nella storia della F1, poiché il GP di Abu Dhabi assegnerà un punteggio doppio. Rosberg, per aggiudicarsi il titolo, deve però sperare che si inserisca qualche pilota nella lotta fra lui ed Hamilton, perché l’ex pilota della McLaren diventerebbe campione del mondo anche arrivando secondo dietro al compagno di squadra. La gara di Yas Marina è molto importante non solo per i contendenti al titolo, ma pure per Vettel e Alonso, che corrono l’ultimo gran premio con Red Bull e Ferrari. Il pilota tedesco ha già annunciato il suo passaggio alla Ferrari al posto del rivale, mentre Alonso è in trattative con la McLaren per sostituire uno fra Button e Magnussen.

Rosberg in azione durante le qualifiche

Rosberg in azione nel Q3

Rosberg in qualifica è perfetto, e nel Q3 si prende la pole position con un giro spaziale, rifilando quasi quattro decimi ad Hamilton. La seconda fila viene monopolizzata dalle Williams, con Bottas più veloce di Massa. In terza fila si piazzano le Red Bull di Ricciardo e Vettel, che però vengono estromesse dalla classifica per irregolarità emerse nelle verifiche tecniche: le ali anteriori delle due monoposto non hanno superato i controlli della FIA, risultando troppo flessibili. Per questo motivo, in quinta e sesta posizione partono Kvyat, su Toro Rosso, e la McLaren di Button. In quarta fila le Ferrari, con Raikkonen più veloce di Alonso, visto che quest’ultimo è finito lungo nel suo ultimo tentativo nel Q3. Fuori nel Q2 Magnussen ed eliminate nel Q1 le Caterham, che sono riuscite a prendere parte al GP di Abu Dhabi grazie al successo dell’iniziativa di crowdfunding da loro avviata nelle settimane antecedenti la corsa. Al volante delle vetture della squadra malese ci sono Kobayashi e l’esordiente Stevens. I due piloti della Catheram partiranno davanti a Grosjean, che sconta venti posizioni di penalità per aver sostituito alcune componenti sulla sua power unit Renault.

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La partenza

GARA – La Red Bull decide di far partire Ricciardo e Vettel dai box anziché dal fondo dello schieramento per poter intervenire sull’assetto delle monoposto, in modo tale da aumentare la velocità di punta delle RB10 e facilitare così i tentativi di sorpasso in rettilineo. Allo spegnimento dei semafori Rosberg fa pattinare le gomme, ed Hamilton passa subito in testa, seguito dal compagno di squadra, Massa, Button, Raikkonen, Alonso, Kvyat e Bottas, partito malissimo. Le due Mercedes scappano via, ma Rosberg non riesce mai a portarsi in zona DRS, perché Hamilton guadagna sempre un paio di decimi al giro. Al quinto giro Alonso passa Raikkonen all’esterno, e anche Kvyat supera il ferrarista. Alonso rientra subito per montare le gomme soft. Nel giro successivo rientrano Button, Kvyat e Raikkonen, con gli ultimi due citati che si ritrovano dietro ad Alonso, il quale supera la Caterham di Stevens dopo un po’ di lotta.

Al decimo giro Hamilton rientra per il suo pit stop, quando ha 2.8 secondi su Rosberg e quasi 6 secondi su Massa. Rientra anche Bottas, che è decimo alle spalle di Vettel, ma davanti a Button e Alonso. Pit stop anche per Rosberg, che torna in pista a 3 secondi da Hamilton, mentre Massa allunga lo stint, perché con gomme super soft continua a girare su tempi interessanti. Ricciardo intanto è in lotta con Vergne per la sesta posizione: il pilota della Red Bull tenta il sorpasso, ma il francese oppone una dura resistenza e si tiene la posizione, ma nella tornata successiva Ricciardo passa. Massa fa il suo cambio gomme al tredicesimo giro ed è terzo a 7 secondi da Hamilton. Kvyat, che sperava in un piazzamento a punti, finisce la sua gara anzitempo per un problema alla power unit. Rosberg con le soft si trova più a suo agio, ma Hamilton è altrettanto veloce, e mantiene sempre 2 secondi e mezzo di vantaggio sul figlio d’arte: Massa è agevolmente terzo, e dietro di lui Ricciardo deve faticare per tenere dietro Bottas, che ha gomme molto più fresche. Molto più lontano il gruppo con Magnussen, Vettel, Button e Alonso. Al giro 21 Magnussen e Vettel effettuano il primo cambio gomme, col pilota della McLaren che sceglie le super soft, contro le soft della Red Bull.

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Alonso precede Raikkonen

Al giro 23 il divario tra Hamilton e Rosberg passa improvvisamente da 2,6 secondi a 4,3: il pilota tedesco è arrivato lungo nella zona dell’hotel. Ma il pilota della Mercedes è in difficoltà per colpe non sue: sulla sua monoposto c’è un problema alla parte ibrida della power unit. L’ERS non funziona più! Rosberg gira tre secondi più lento dei piloti alle sue spalle, e Massa ha gioco facile nel superarlo. Ora il pilota della Williams è secondo a 14 secondi da Hamilton. Dopo 27 giri Ricciardo fa il primo pit stop ed è sesto: contemporaneamente c’è il secondo cambio gomme di Alonso e il ritiro di Maldonado col motore in fiamme. Anche Button si ferma ai box, ed è dietro ad Alonso, ma si prende la nona posizione e semina subito le Ferrari, con Raikkonen che è negli scarichi di Alonso. Davanti Hamilton è in crisi di ritmo dopo aver spiattellato una gomma, e Massa recupera diversi decimi ad ogni passaggio. Hamilton cambia gomme al trentunesimo giro e torna in pista dietro a Rosberg, ma supera subito il compagno di squadra e si mette all’inseguimento di Massa. I problemi tecnici di Rosberg continuano, e il tedesco non può fare nulla per difendersi dall’attacco di Bottas. Al giro 34 Rosberg rientra per la seconda sosta ed è settimo alle spalle di Hulkenberg.

Felipe Massa, in seconda posizione

Felipe Massa in seconda posizione

Massa continua a rimanere in pista, e ha lo stesso ritmo di Hamilton, che sta gestendo la macchina in chiave mondiale. Il brasiliano ha circa 15 secondi sul pilota inglese. A dimostrazione di ciò, Hamilton piazza qualche giro veloce e si porta a circa 10 secondi da Massa, mentre Hulkenberg fa il suo secondo pit stop e svernicia la Ferrari di Alonso. Massa va ai box al giro 43 e monta le gomme super soft per provare a vincere la gara. La Williams con le super soft va fortissimo, ma Hamilton ha un vantaggio rassicurante, mentre Rosberg scivola in settima posizione, superato anche da Hulkenberg. Vettel e Ricciardo passano alle Pirelli super soft: Ricciardo e quarto, mentre Vettel è decimo, ma supera subito Alonso. Al giro 51 Rosberg rallenta vistosamente, ed esce dalla zona punti. Davanti invece Massa gira sempre su un ritmo impressionante e si porta a 3 secondi e mezzo da Hamilton, che al penultimo giro doppia Nico Rosberg.

Hamilton vince il GP di Abu Dhabi ed è campione del mondo 2014! Felipe Massa ottiene una bellissima seconda posizione. Completa il podio Bottas. Quarta posizione per Ricciardo, autore di una rimonta pazzesca. Quinto posto per Button, davanti alle Force India di Hulkenberg e Perez. Ottavo Vettel. A chiudere la zona punti le Ferrari di Alonso e Raikkonen. Rosberg termina la gara in quattordicesima posizione, e al termine della corsa va nel retro podio per complimentarsi con Hamilton, sotto gli occhi dell’azionista della Mercedes Toto Wolff.

 

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HIGHLIGHTS DELLA GARA

 

CLASSIFICA GP ABU DHABI 2014

1 44 Regno Unito Lewis Hamilton Germania Mercedes 1h39’02″619
2 19 Brasile Felipe Massa Regno Unito Williams-Mercedes +2″576
3 77 Finlandia Valtteri Bottas Regno Unito Williams-Mercedes +28″880
4 3 Australia Daniel Ricciardo Austria Red Bull-Renault +37″237
5 22 Regno Unito Jenson Button Regno Unito McLaren-Mercedes +1’00″334
6 27 Germania Nico Hülkenberg India Force India-Mercedes +1’02″148
7 11 Messico Sergio Perez India Force India-Mercedes +1’11″060
8 1 Germania Sebastian Vettel Austria Red Bull-Renault +1’12″045
9 14 Spagna Fernando Alonso Italia Ferrari +1’25″813
10 7 Finlandia Kimi Räikkönen Italia Ferrari +1’27″820
11 20 Danimarca Kevin Magnussen Regno Unito McLaren-Mercedes +1’30″376
12 25 Francia Jean-Éric Vergne Italia Toro Rosso-Renault +1’31″947
13 8 Francia Romain Grosjean Regno Unito Lotus-Renault +1 giro
14 6 Germania Nico Rosberg Germania Mercedes +1 giro
15 21 Messico Esteban Gutiérrez Svizzera Sauber-Ferrari +1 giro
16 99 Germania Adrian Sutil Svizzera Sauber-Ferrari +1 giro
17 46 Regno Unito Will Stevens Malesia Caterham-Renault +1 giro
Rit 10 Giappone Kamui Kobayashi Malesia Caterham-Renault Incendio
Rit 13 Venezuela Pastor Maldonado Regno Unito Lotus-Renault Power Unit
Rit 26 Russia Daniil Kvyat Italia Toro Rosso-Renault Power Unit