Fastback | GP Germania 1935: Nuvolari umilia Hitler
16 Luglio 2014 - 15:14
|

Tazio-Nuvolari-Nurburgring-1935-450x342E’ il 18 luglio del 1935: sul tracciato del Nurburgring viene svolta una delle più belle impresa che il motorsport italiano possa ricordare. Protagonista di giornata Tazio Nuvolari che, con la sua Alfa Romeo P3, riuscì non solo ad abbattere le Mercedes sul proprio tracciato di casa ma umiliò i grandi capi nazisti giunti al ‘Ring sperando in una vittoria degli idoli di casa. I vessilli con la croce uncinata rompono il grigiore del Nurburgring, sta per partire il Gran Premio di Germania. Nonostante un cielo che promette pioggia, duecentomila tifosi tedeschi invadono della Renania. Le Mercedes vanno più forte, hanno dei mezzi molto più avanzati e possono sprigionare potenze davvero elevate per quel periodo. Si preannuncia un dominio tutto tedesco, con la Casa delle tre punte che schiera Caracciola, Fagioli, Lang, Von Brauchitsch e Geiger, mentre la Auto Union, altra grande casa tedesca, porta in pista Rosemeyer, Varzi, Stuck e Pietsch.

imagesOltre ai colossi tedeschi, però, c’è anche l’Alfa che porta in pista Nuvolari, Chiron, Brivio e Balestrero. Nonostante la grande qualità schierata dalla Casa italiana, i tedeschi possono contare su dei mezzi nettamente superiori. La Germania ha investito molto sulle 8 cilindri Mercedes e sulle 16 cilindri Auto Union di Ferdinand Porsche e ora sta raccogliendo i frutti. Quel giorno l’Alfa schiera la vecchia P3 dell’ingegner Vittorio Jano, una 3.000 a 8 cilindri, con 225 cavalli contro i 500 dei bolidi d’argento. I tedeschi sono più forti, usano materiali nuovi, sprigionano potenze spaventose. I tedeschi, già convinti del proprio successo, sottovalutano però il talento di Tazio Nuvolari: nonostante le condizioni di salute non proprio ottime, Nivola non ci sta, vuole vincere.

22226_1172862Al via della gara Caracciola prese subito la testa seguito da Nuvolari. L’italiano riuscì a scattare benissimo dalla propria posizione, tant’è che passò quattro avversari. Le potenze Mercedes, però, risultavano troppo superiori rispetto a quelle dell’Alfa, quindi Rosemeyer e Fagioli ri-sorpassarono Nivola dopo pochi chilometri, lanciandosi all’inseguimento del leader della corsa. Al decimo giro il pilota dell’Alfa riuscì a portare la sua vettura in seconda posizione ma, dopo una lunghissima sosta ai box, si ritrovò sesto. Durante il rifornimento di carburante si ruppe la pompa di benzina, un problema che costò all’italiano ben due minuti. Nuvolari, appena rientrato in pista, sorpassò prima Fagioli e poi Rosemeyer, Caracciola e alla fine Stuck. Nel frattempo, grazie ad un passo gara nettamente superiore rispetto agli avversari, Von Brauchitsch si trovava al comando della gara.

195820german20gp20-20phil20hill20feCon sette giri ancora da compiere il distacco era di 1’27”. Nuvolari continuò a spingere, recuperando secondi su secondi. Il distacco diminuiva tornata dopo tornata e al ventunesimo giro, dopo aver dato tutto quello che aveva, Nivola accusava un distacco sotto i 30 secondi. Convinto della propria forza, Tazio tirò al massimo per i successivi chilometri, mettendo sotto pressione il leader tedesco, fino a quel momento in completa gestione della corsa. Von Brauchitsch provò a difendersi ma nel tentativo di contenere Nuvolari mise alla frusta le proprie gomme, a tal punto che nell’ultimo giro di gara deshappò un pneumatico. Al traguardo tutti aspettavano con gioia l’arrivo di Von Brauchitsch, mentre in realtà tagliò per primo il traguardo proprio Nuvolari. Per i tedeschi fu una sconfitta cocente che mandò completamente fuori giri i grandi capi nazisti presenti in tribuna. Una vittoria storica per l’Alfa e per Nuvolari che ancora oggi è celebrata come una delle più grandi imprese firmate dal pilota di Castel d’Ario.