Gasly: “Non mi spiego la decisione della Red Bull su Kvyat”
24 Ottobre 2016 - 18:05
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Il pilota francese molto amareggiato dopo l'annuncio del rinnovo di Daniil Kvyat in Toro Rosso per il 2017
Pierre Gasly FRA)

Pierre Gasly (FRA, 20 anni)

Il 2017 doveva essere l’anno del suo debutto. Ci credeva fortemente, soprattutto alla luce dei risultati fin qui ottenuti in GP2 Series, e invece dovrà molto probabilmente attendere ancora. Stiamo parlando ovviamente di Pierre Gasly, giovane talento del Red Bull junior team, impegnato nella serie cadetta con il team PREMA (al momento è secondo in campionato dietro al compagno di squadra Antonio Giovinazzi, a un solo appuntamento dal termine della stagione, ndr).

Tutti davano praticamente per certa la sua presenza sulla griglia di partenza di Formula 1 nella prossima stagione, al punto da volerlo già in Toro Rosso a partire dal Gran Premio di Singapore di quest’anno (voci poi smentite), e invece la Red Bull ha deciso di dare un’altra chance a Daniil Kvyat, proprio a colui che era stato malamente cacciato via dalla casa madre per far posto a Max Verstappen.

“Non riesco a spiegarmi la decisione della Red Bull – ha affermato Gasly in un’intervista dei colleghi di Motorsport.comNon so perché, ma hanno deciso improvvisamente di accelerare le pratiche per il rinnovo di Kvyat, che hanno annunciato proprio questo weekend (Approfondimento). Ovviamente sono rimasto molto sorpreso da tutto ciò, ma dovrò farmene una ragione. D’altronde, lo abbiamo visto a maggio che in Red Bull le cose possono cambiare molto velocemente e che possono essere prese decisioni da un momento all’altro”.

Gasly Toro Rosso Barcellona

“Per quanto riguarda le ragioni della loro scelta, ne so esattamente quanto voi. Horner mi ha comunicato personalmente del rinnovo di Kvyat, dicendomi che avevano alcuni motivi per tenere Daniil in squadra. Non so niente di più ed è questo che mi lascia molto perplesso”.

Il team principal della scuderia austriaca, Christian Horner, ha commentato: “Crediamo ancora molto in Gasly, così come in Kvyat. Pierre continuerà a far parte della squadra e adesso deve concentrarsi a vincere il campionato di GP2. Per il momento resterà terzo pilota della squadra, continuando a girare sia nei test in pista sia al simulatore”.