Giuliano Salvi e un giro di pista con la telemetria Ferrari
10 Agosto 2014 - 13:14
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N_140193_new-630x300Continua il viaggio di ferrari.com nell’affascinante e complesso mondo della telemetria. Dopo ascoltato Andrea Beneventi , proviamo ad applicare la teoria alla pratica facendoci guidare da uno degli esperti della Scuderia Ferrari, l’ingegnere veicolista di Kimi Raikkonen, Giuliano Salvi, che ci ha fornito gli elementi per capire il senso di alcuni grafici che a prima vista possono sembrare poco più che scarabocchi. Per questa sorta di esercizio abbiamo usato dei grafici 2013. Un grafico è relativo al giro di un singolo pilota, l’altro invece offre i due piloti comparati sullo stesso giro veloce effettuato in prova. Quella della comparazione è una delle operazioni che gli ingegneri di Formula 1 fanno sistematicamente per cercare di ottimizzare le prestazioni di entrambe le vetture in pista, unendo le informazioni e cercando di suggerire a ciascun pilota dove è possibile guadagnare qualche centesimo sul tempo finale.

N_Diapositiva1Prima di spiegare la comparazione è però necessario capire i parametri che nel grafico vengono mostrati. La prima linea partendo dall’alto è quella del cambio: indica quale marcia è inserita. La seconda è quella dello sterzo: quando è stabile lo sterzo non è sollecitato perché il pilota è in rettilineo. Quando la linea ha picchi verso il basso il pilota sta girando a destra, quando mostra picchi verso l’alto sta affrontando uno spostamento verso sinistra. La terza linea indica l’utilizzo del DRS, l’ala posteriore che si può aprire in qualifica e in gara quando il distacco dalla vettura che precede è inferiore al secondo. Come si vede dal grafico, la pista su cui si gira prevede l’apertura del DRS sul rettilineo del traguardo, e poi ancora dopo la prima curva. Per il resto la linea è a zero, salvo rialzarsi prima della fine perché il pilota è tornato nella zona DRS in prossimità del traguardo. La quarta linea è quella relativa all’uso dell’acceleratore: si tratta di una doppia linea dal momento che viene rappresentata sia la volontà del pilota che quello che effettivamente accade con l’impiego dell’elettronica di controllo. Nella fattispecie, si nota che entrambe le vetture iniziano il giro con l’acceleratore al massimo perché si trovano in rettilineo. Poi però si nota che la linea della potenza offerta dal motore subisce un calo mentre quella del pedale prosegue. Ciò accade perché è entrato in funzione il limitatore di giri. Una volta raggiunto quel limite, una mappatura elettronica impone di tagliare la potenza, indipendentemente dalla volontà del pilota, per mettere in protezione il motore.

N_Diapositiva2Proseguendo nell’osservazione del grafico, si notano poi due linee quasi complementari. Quando una scende l’altra sale, e viceversa: sonoquelle relative a velocità e utilizzo del freno. Nella seconda parte del giro è possibile vedere anche alcune parzializzazioni dal momento che la curva di impennata della velocità non è ripida come in altri punti. Veniamo ora alla parte bassa del grafico, dove sono contenute altre informazioni importanti. La linea seghettata indica una cella di carico, un riferimento che è utile soprattutto nelle comparazioni, per comprendere le traiettorie che i due piloti fanno e correggere eventuali differenze che risultino penalizzanti. La linea nera indica il vento, che deve essere sempre monitorato per regolare la vettura in funzione del fatto che sia frontale o in coda, mentre quella verde indica una cella di carico che monitora gli eventuali contatti del plank, il pattino in legno posizionato sul fondo della vettura, con il suolo. L’ultima linea indica invece il Kers, strumento che è nel 2014 è mutato nell’Ers ma che non è più sotto il diretto controllo del pilota. Questo grafico permette di comprendere utilizzo e momenti di ricarica del dispositivo che metteva a disposizione un’ottantina di cavalli in più per qualche secondo ogni giro.

alonso ungheria 2014 ferrariNel grafico di comparazione si possono osservare le differenze nello stile di guida dei due piloti. Il pilota blu e il pilota rosso, trattandosi di differenze minime sul giro, disegnano grafici quasi uguali ma se si va a curiosare soprattutto nella gestione di acceleratore e freno e ad osservare il grafico della velocità si possono notare delle differenze interessanti. Guardando la prima parte del grafico di velocità e freno, si nota che il pilota rosso è più brusco in frenata ma più pronto a tornare sul gas appena superato l’apice della curva. Di contro il pilota blu ha uno stile di guida all’insegna della progressività, frena leggermente prima ma con meno intensità ottenendo il risultato di riuscire a fare abbassare meno la velocità in frenata. Proprio nel grafico di acceleratore e freno si nota una linea in più, è la comparazione tra i due piloti in base al tempo sul giro. Gli ingegneri confrontano continuamente il lavoro del due piloti per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Questione di millesimi, ma è così che si migliora, si colmano gap anche di secondi e si riesce a raggiungere la vetta.

*Comunicato Stampa Ferrari