Honda: la limitazione di tre motori avvantaggia Ferrari e Mercedes
05 Gennaio 2018 - 10:17
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Il nuovo limite di power unit non aiuta Renault e Honda, in difficoltà nel 2017

Il 2017 ha visto i team limitarsi ad utilizzare fino ad un massimo di quattro power unit durante la stagione, con eventuali cambi aggiuntivi che comportavano una penalità in griglia di partenza. Honda e Renault hanno subito entrambe una serie di sanzioni dovute alla scarsa affidabilità del propulsore e la nuova stagione vede questi limiti diventare ancora più restrittivi. Saranno infatti permessi soli 3 componenti del motore a combustione interna (ICE), turbocompressore e MGU-H. MGU-K, ECU e batterie potranno essere invece soltanto due.

Yusuke Hasegawa, responsabile del progetto Honda F1, ritiene che le nuove restrizioni siano controproducenti in quanto potrebbero avere un impatto sulle prestazioni, limitando la possibilità di migliorare durante una stagione.

“È molto difficile” – dice Hasegawa prima della conferma che lascerà la sua carica prima del 2018 – “Non solo per noi, ma anche Renault ha avuto difficoltà, non penso che sia ragionevole. Da un punto di vista tecnico, è troppo difficile. Limitando le prestazioni del motore sarebbe facile mantenere 3 power unit. Se arrivassimo solo a 2000 giri/min potremmo ovviamente finire tutte le gare, ma non avrebbe senso”.

Alla domanda se i nuovi limiti proteggono il vantaggio di cui godono Mercedes e Ferrari, Hasegawa ha aggiunto: “Sì, è una conseguenza. Ne abbiamo discusso molte volte ma si oppongono con forza a questo: con tre power unit dobbiamo partire con un buon motore fin dall’inizio, ma se non lo facciamo abbiamo solo due possibilità per migliorarci”.

Hasegawa avverte anche che limitare la capacità di sviluppo di un produttore renderà la F1 meno attraente per le aziende sia all’interno che all’esterno dello sport.

“Ridurre i costi è importante, ma la F1 è una sfida tecnica. A meno che non possiamo provare a migliorarci non c’è alcun motivo per rimanere”. Mentre lo scorso anno Honda è riuscita ad ottenere una discreta affidabilità solo nella parte finale della stagione, l’anno prossimo Hasegawa ammette che il produttore sarà costretto a concentrare tutti gli sforzi sull’affidabilità fin dall’inizio della stagione. “Dobbiamo concentrarci sull’affidabilità, ottenere un motore per fare sette gare, ma dobbiamo anche migliorare le prestazioni. È positivo avere una base di partenza per cui dobbiamo confermare che il propulsore attuale sia OK, dopodichè potremmo fare il prossimo step in prestazioni”.

Andrea Bonvicin