Hulkenberg sull’Halo: “Ha un look stupido ed è difficile che si riveli utile”
10 Febbraio 2018 - 20:20
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Il pilota tedesco continua la sua crociata contro il sistema di protezione del cockpit, e attacca pure il ban alle grid girls

Il mondiale di Formula 1 2018 vedrà l’esordio ufficiale dell’Halo. Il tanto criticato sistema di protezione della testa del pilota, dopo essere stato provato negli ultimi due anni in varie sessioni di prove libere, dalla prossima stagione diventerà un elemento obbligatorio da installare su tutte le monoposto per motivi di sicurezza. La FIA, che nella scorsa estate ha deciso di imporre l’introduzione dell’Halo contro il parere di quasi tutte le squadre di Formula 1, ha ritenuto necessario aumentare la sicurezza dei piloti in caso di urto frontale con un’altra vettura o un detrito, evitando così infortuni gravi o incidenti tragici come quello occorso a Jules Bianchi nel GP del Giappone 2014.

Diversi piloti hanno tenuto un profilo basso con la stampa in merito all’Halo. Uno dei pochi ad esporsi in tempi non sospetti è stato Nico Hulkenberg. Già nel 2016 il pilota tedesco, che allora correva per la Force India, aveva stroncato il meccanismo di protezione della testa del pilota, affermando che lo trovava orribile e che gli abitacoli delle vetture di Formula 1 avrebbero dovuti rimanere aperti secondo il suo parere.

 

 

Due anni dopo Hulkenberg ha cambiato team ed è passato in Renault, ma la sua opinione sull’Halo rimane la stessa. Parlando con No Sports ha detto: “E’ un duro colpo l’arrivo dell’Halo in Formula 1, non solo perché ha un look davvero stupido, ma anche perché ci sono pochissime possibilità che possa rivelarsi utile durante un incidente. Il motorsport si basa sulla velocità, e si sviluppa sulla base del rischio insito alla velocità, e tutti i piloti sono consapevoli di questo”.

Il pilota tedesco ha poi bocciato anche la scelta di Liberty Media di abolire le grid girls a partire dal prossimo campionato. “Avere delle ragazze sexy davanti alle macchine è soltanto un bene per il nostro intero movimento – ha sostenuto il vincitore della 24 Ore di Le Mans 2015 – E’ un peccato che non ci siano più le grid girls”.