I pensieri di Horner su budget cap e diritti televisivi.
09 Aprile 2013 - 8:59
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Da anni in Formula Uno si continua a parlare di riduzione dei costi, di budget cap e quant’altro. Max Mosley, nel 20chris horner09, addirittura fissò un tetto di spesa a 33 milioni di euro e in virtù di questo aprì le iscrizioni al mondiale per tre nuovi team: la HRT, la Virgin e la mai nata USF1.

In questi giorni si è tornato a parlare di accordi tra le scuderie per la riduzione dei costi, ma il team principal della Red Bull Chris Horner è molto scettico riguardo a un possibile tetto massimo di spesa stagionale. “Abbiamo parlato di un budget cap per circa 5 anni,” ha affermato Horner. “La cosa più difficile è dimostrare quanto spende effettivamente una singola entità giuridica. Un accordo in tal senso ci sembra errato, perchè le varie squadre hanno strutture differenti: la Ferrari opera in maniera diametralmente opposta rispetta a McLaren, Mercedes o Red Bull. Il miglior modo possibile per controllare i costi è avere delle regole stabili nel corso del tempo.”

Horner ha anche parlato di diritti televisivi e del fatto che la Formula Uno, in Europa, sta prendendo sempre più la via delle pay tv. “Il valore della F1 è dato dall’audience globale che la Formula Uno riesce ad ottenere. A parte i Giochi Olimpici, la F1 è lo sport più importante al mondo su base stagionale. Il modo in cHorner-Vettel Melbourneui Bernie Ecclestone sta strutturando il business è di andare sulle pay tv solamente se a fianco le gare vengono trasmesse anche sulle tv generaliste, il che va a coprire entrambe le richieste: hai una copertura più specializzata e più approfondita e inoltre riesci ad ottenere ascolti di massa, anche da parte di non appassionati, sulla tv in chiaro.”