In Messico i mozzi forati della Mercedes sono nuovamente legali
26 Ottobre 2018 - 12:49
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GP Messico
I tanto discussi cerchi dotati di fori sono stati approvati dai commissari FIA del Messico, dopo esser stati banditi ad Austin

Nuovo capovolgimento di fronte nella situazione “cerchi forati”. E’ notizia di stamattina, infatti, che il pannello degli steward ha dichiarato, per il momento, legale la soluzione, introdotta da Mercedes, dei cosiddetti cerchi forati. Per chi non fosse rimasto al passo con la vicenda, la casa di Brackley ha apposto dei piccoli fori sui cerchi per consentire un maggior raffreddamento dell’area freni e pneumatici, tallone d’Achille della W09. Questa soluzione fu introdotta per la prima volta da RedBull nel 2012, con due differenze: i fori erano posti sull’anteriore e avevano un diametro più ampio di quelli Mercedes. Furono resi illegali dalla FIA perchè considerati elementi aereodinamici mobili.

La FIA ha esaminato la Mercedes: tutto regolare nonostante i fori su mozzi e cerchi

Questa soluzione è stata introdotta da Mercedes a partire dal Gran Premio del Belgio, a Spa, fino al Gran Premio degli Stati Uniti, senza che la FIA intervenisse in merito, nonostante le continue richieste della Ferrari. Ad Austin si è giunti ad un momento di svolta, con Mercedes che è stata in qualche modo “obbligata” a chiudere i tanto criticati fori, per evitare una nuova arringa da parte di Maranello. Proprio in occasione del GP americano, le W09 hanno accusato nuovamente problemi di gestione degli pneumatici. La FIA ha sicuramente avuto un ruolo determinante in merito, probabilmente intimando Mercedes a tornare alla situazione pre-Monza.

La FIA impone la chiusura dei fori nei mozzi della W09: trovata la causa delle difficoltà Mercedes?

Si è giunti così in Messico, con Mercedes che si è portata avanti con i compiti e ha chiesto personalmente ai commissari di verificare la legalità della soluzione, in base al regolamento vigente. I commissari, dal canto loro, hanno sottolineato che la loro giurisdizione si limita soltanto a questo Gran Premio, e che in ogni caso non possono fornire un’interpretazione generale dell’articolo 3.8 del regolamento sportivo (“qualsiasi parte specifica dell’auto che influenza la sua prestazione aerodinamica deve rimanere immobile”), ma che si dichiarano in linea con quanto stabilito dal Dipartimento Tecnico della FIA, che recita:

  1. Per determinare se i fori hanno un’influenza aerodinamica, si deve considerare la loro dimensione, forma e funzione. I piccoli fori tendono ad avere principalmente una funzione di raffreddamento e, sebbene a volte consideriamo il raffreddamento come un aspetto che può avere prestazioni aerodinamiche, riteniamo che il raffreddamento di aree molto localizzate (come nel progetto Mercedes) possa essere accettabile.
  2. Il distanziale fa parte specificatamente del gruppo ruota (come menzionato nell’articolo 12.8.1), pertanto, a patto che la sua funzione principale sia quella specifica di un distanziale, riteniamo che avere un andamento localizzato del flusso per il raffreddamento possa essere accettabile. Il fatto che il distanziale ruoti è inerente alla sua funzione, più o meno allo stesso modo dei raggi del cerchione. 

Il caso, di certo, non è destinato a chiudersi qui perchè, proprio come sottolineato dal pannello steward, il loro giudizio si limita esclusivamente a questo Gran Premio. Ai commissari brasiliani e arabi l’ardua sentenza della legalità di questa soluzione.