Indianapolis ha riasfaltato alcuni punti dell’ovale per migliorare le condizioni di sicurezza
06 Maggio 2018 - 9:38
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Indy 500
Dopo alcune problematiche emerse nell'ottobre 2017, i gestori dell'impianto hanno risolto i problemi legati alla presenza di alcuni bump

Il mese di maggio è arrivato, e la Verizon IndyCar Series si avvicina sempre di più alla 500 Miglia di Indianapolis, la gara più importante del campionato e una delle più prestigiose al mondo. L’attesa per la centoduesima edizione della Indy 500 è alta, alla luce dello spettacolo offerto dalla serie nelle prime quattro gare stagionali e per l’ottima resa del nuovo kit aerodinamico uguale per tutti, che ha livellato le prestazioni e diminuito le difficoltà in fase di sorpasso.

Per cercare di rendere la gara perfetta, i gestori dell’ovale di Indianapolis hanno riasfaltato alcuni punti della pista nei quali erano presenti dei bump. La situazione era stata evidenziata da Hinchcliffe Dixon nel mese di ottobre, e il personale del circuito, sentita la Firestone, è subito intervenuto per venire incontro alle richieste dei piloti.

 

 

Sia Hinchcliffe che Dixon, nell’ultimo test, avevano riscontrato un cambiamento delle condizioni della pista in un paio di aree – ha detto Doug Boles, presidente dell’Indianapolis Motor Speedway – Abbiamo cercato di capire che tipo di problemi ci fossero, e con Tony George e la ditta che si occupa di asfaltare il circuito abbiamo cercato e individuato i punti nei quali erano presenti dei bump. Abbiamo consultato la Firestone prima di decidere di fare degli interventi sulla pista. Non avremmo mai fatto nulla senza il loro supporto, visto che la Firestone è il soggetto che risente maggiormente degli eventuali cambiamenti dell’asfalto, e per questa ragione deve essere adeguatamente informato su ogni possibile variazione”.

L’analisi svolta dai tecnici della IndyCar e della Firestone aveva scovato in tutto 16 bump presenti lungo il percorso dell’ovale. Le criticità principali erano presenti soprattutto in uscita di curva 2, all’entrata di curva 3 e in fase di uscita da curva 4. “Ora ci sono tre traiettorie ideali tutte pressoché perfette – ha affermato Boles – Avevamo qualche preoccupazione su quelle più interne, ma adesso siamo convinti che possiamo dormire sonni tranquilli per altri 3-5 anni prima di riasfaltare la pista”.