Indycar 2016 preview: tutti a caccia di Scott Dixon
11 Marzo 2016 - 20:32
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A St. Petersburg, con la prima sessione di prove libere che ha visto spiccare Pagenaud e finire a muro Will Power, si è ufficialmente aperta la stagione 2016 della Indycar. Ventuno piloti, undici motorizzati Honda e dieci Chevrolet, si daranno stabilmente battaglia per sedici gare per arrivare all’ambito titolo della categoria, con qualche part-timer, quale ad esempio il campione Indy Lights 2015 Spencer Pigot, pronto a mettersi in luce in qualche sporadica apparizione in Indycar.

Il 2016 vedrà per la quarta volta Scott Dixon nel ruolo di campione uscente. Il pilota neozelandese del team Ganassi ha compiuto l’ennesimo capolavoro della sua carriera nella stagione 2015, quando è riuscito a rimontare tantissimi punti su Montoya e Rahal nella seconda parte di stagione, piazzando il colpo decisivo nell’ultima gara del campionato, a Sonoma, gara che assegnava un punteggio doppio. Dixon, che sarà affiancato in casa Ganassi dai confermati Kanaan e Kimball e dal rookie Max Chilton, avrà il difficile compito di centrare il titolo Indycar per la quinta volta, e magari ritrovare la vittoria nella 500 Miglia di Indianapolis, dopo quell’unica affermazione nel 2008.

Dixon e il team Ganassi dovranno come al solito guardarsi le spalle dagli alfieri di Roger Penske. La scuderia del “Capitano”, anch’essa equipaggiata da motori Chevrolet come Ganassi, porterà nuovamente in pista quattro piloti di primo livello: Montoya, Power, Castroneves e Pagenaud, con questi ultimi due parsi in ottima forma nel corso dei test svolti a Phoenix. Power cerca invece il riscatto dopo un 2015 in cui è stato velocissimo in qualifica, ma dove in gara spesso non gliene è andata dritta una. Montoya vuole provare a portare a compimento l’impresa sfiorata nella passata stagione, con un titolo sfuggito di mano nelle ultime gare e finito a Scott Dixon grazie al doppio punteggio di Sonoma e alle maggiori vittorie, visto che entrambi avevano terminato la stagione con un identico punteggio. Montoya ha inoltre un’altro obiettivo in mente; mettere un’altra 500 Miglia di Indianapolis nel palmares, dopo quella dominante del 2000 e il trionfo dal fondo dell’anno scorso.

Andretti vuole confermare i progressi di fine 2015, con Hunter-Reay, Andretti, Munoz e Rossi che dovranno anche cercare di portare i propulsori e gli aerokit Honda davanti agli Chevrolet di Penske e Ganassi. Schmidt-Peterson riparte da Hinchcliffe, al ritorno dopo il crash nelle prove di Indy 500, e Aleshin, che rientra in Indycar dopo un anno. AJ Foyt ha confermato Sato e Hawksworth, quest’ultimo chiamato a un 2016 di spessore, viste le indubbie potenzialità. KVSH Racing si affiderà al solo Sebastien Bourdais, e l’obiettivo del team e del pilota è quello di ripetere la straordinaria annata di Rahal nel 2015. Già: proprio Graham Rahal è un altro dei protagonisti attesi per questa stagione.

Newgarden sarà l’uomo di punta dell’Ed Carpenter Racing, dopo aver prolungato il contratto per un’ulteriore stagione. La vettura numero 20 sarà invece guidata patron Carpenter sugli ovali, mentre sui cittadini e circuiti tradizionali per il momento ci sarà il solo Newgarden a tenere alta la bandiera dell’ECR, visto che non è stato prolungato l’accordo tra Filippi e la squadra. Poco male per il pilota italiano: Filippi sarà infatti impegnato a St.Petersburg col team Dale Coyne, e i media americani danno per imminente un contratto full season per Luca. L’altro pilota del Dale Coyne Racing sarà Conor Daly, alla prima stagione intera in Indycar. Una formazione importante quella di Dale Coyne, dopo la girandola di piloti non sempre eccezionali che aveva contrassegnato la stagione 2015.

Da segnalare che in questa stagione la Indycar tornerà su un circuito storico come Road America e su un ovale altrettanto importante come Phoenix. Interessante anche la new entry Boston, penultimo appuntamento del campionato, mentre il round finale si terrà anche quest’anno sul circuito di Sonoma. In tutto ci saranno 16 gare; 11 su piste tradizionali e circuiti cittadini, mentre cinque su ovale. Solamente a Detroit si terrà un weekend double header. Tutte le gare della Indycar saranno trasmesse su Sky Sport, con la pay tv italiana che ha confermato per tre anni la Indycar nel suo palinsesto.

Di seguito vi riportiamo il calendario della stagione 2016 di Indycar, con gli orari di partenza americani:

indycar-calendario-orari-americani