Inside Tech – Ecco come i regolamenti influiranno sulle mescole Pirelli 2014
20 Novembre 2013 - 17:21
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test-pirelli-formula-1-2012Dalla prossima stagione il motore aspirato lascerà spazio a una nuova unità motrice che avrà come punto di forza l’utilizzo del turbo. Per il circus si tratta di un ritorno al passato visto che il propulsore turbo non è novità all’interno del panorama F1. Questo enorme cambio regolamentare (che comporterà un lavoro totalmente diverso rispetto alle ultime stagioni) costringerà gli ingegneri ad affrontare una nuova sfida sotto il piano tecnologico dato che questa nuova Power Unit (che avrà un rapporto a 8 marce) nasce con lo scopo di ottenere le migliori prestazioni possibili con un impatto ambientale davvero minimo. In tal senso ogni pilota avrà a disposizione soltanto 100 kg di carburante per completare il GP. Oltre al turbo ci sarà anche l’inserimento dell’ERS, un dispositivo simile al Kers ma con potenze nettamente superiori. Il motore non sarà quindi solamente formato dalla componente termica ma anche da una componente elettrica e sarà importante capire quale motorista riuscirà a far lavorare in sinergia questi due aspetti delle future Power Unit.

pirelli_tyre_test_abudhabi_20110118-12La domanda sorge spontanea:i  tecnici della Pirelli, che come sappiamo bene ha da poco rinnovato il proprio contratto con la FIA per altri 5 anni, come reagiranno a questo drastico cambio regolamentare? Partiamo dal presupposto che Paul Hembery, qualche tempo fa, ha dichiarato che la casa italiana porterà in pista delle gomme molto più solide. Un chiaro segnale che, con molta probabilità, non vedremo più delle gomme estremamente soffici. L’ultima stagione, insieme ai fatti incresciosi di Silverstone, ha obbligato la Pirelli ha un netto cambio del modo di lavorare (anche contro la volontà della stessa Federazione). L’obiettivo rimarrà quello di mantenere le gare sui 2 pit stop, con la sola differenza che il gommista si preoccuperà di portare in pista una mescola costante e sicura. Proprio in tal senso, nel video di presentazione al week-end di Interlagos, la casa italiana tramite Mario Isola ha fatto una panoramica generale sulle condizioni che vedremo dalla prossima stagione, chiarendo che assisteremo a delle gare notevolmente diverse sotto l’aspetto del consumo. Per capire che tipo di gomme verranno utilizzate nel 2014 bisogna prima avere in testa un concetto chiaro del modello vettura 2014.

Screen-Shot-2013-09-28-at-15.50.13La macchine della prossima stagione, sotto il piano aerodinamico, avranno un carico notevolmente ridimensionato. Ad esempio l’ala anteriore passerà da una lunghezza di 1800 mm a 1650 mm e questo comporterà un downforce minore sull’anteriore. Le vetture genereranno un carico aerodinamico minore rispetto alle ultime stagione e questo comporterà una minor forza di schiacciamento a terra della vettura. Inoltre i piloti dovranno affrontare uno slittamento maggiore della macchina e quindi bisognerà sfruttare al massimo il grip meccanico offerto dalle varie mescole che la Pirelli porterà in gara. Oltre al fattore aerodinamico sarà lo stesso motore che offrirà diversi parametri di sfruttamento delle gomme. Il propulsore turbo infatti erogherà la coppia in maniera totalmente differente rispetto a quella attuale e l’utilizzo dell’ERS genererà un sovraccarico di sforzi sulle gomme. In conclusione le nuove Pirelli dovranno affrontare una coppia motrice davvero elevata e molto costante durante l’utilizzo del propulsore. Quest fattori procheranno uno stress enorme sulle nuove Pzero, soprattutto sulle mescole posteriori che, oltre a ricevere una coppia motrice davvero elevata, dovranno affrontare anche alcuni problemi di pattinamento. Questo comporterà un riscaldamento che in alcuni frangenti potrà risultare addirittura anomalo. Dal 2014 cambieranno davvero tantissime cose e la stessa Pirelli dovrà affrontare una delle sfide più difficili dell’intera sua storia.