Inside Tech: La review tecnica del Gran Premio di Singapore.
24 Settembre 2013 - 12:49
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Red BullIl Gran Premio di Singapore è uno degli appuntamenti più impegnativi dell’intera stagione 2013 dato che il circuito di Marina Bay è un banco di prova molto rigido per quanto riguarda la meccanica e l’aerodinamica delle auto. Come abbiamo visto per la Red Bull che ha dominato in lungo e in largo questo week-end, sul tracciato di Singapore risulta fondamentale una buona trazione in modo da uscire il più velocemente possibile dalle curve lente. La Ferrari è sicuramente la scuderia che ha portato più novità tecniche, anche se il pacchetto EVO previsto per Singapore non ha portato i benefici sperati. La F138 ha mostrato i soliti problemi (scarsa trazione e troppo sovrasterzo) e il secondo posto conquistato da Alonso è più frutto di un’ottima strategia di gara.

Scarichi lunghi e carrozzeria asimmetrica per la Ferrari.

Carrozzeria asimmetrica per la Ferrari.

I tecnici del Cavallino hanno portato diverse novità sia sull’anteriore che sul posteriore della vettura. Partendo dalla parte anteriore, possiamo notare una nuova ala anteriore con un profilo principale totalmente inedito dato che sono presenti due lunghi soffiaggi che lo rendono triplano, oltre ad un terzo più piccolo avanzato. Inediti anche i nuovi deviatori di flusso laterali (che hanno come obiettivo la pulizia dei flussi d’aria sulla parte laterale della vettura). Tante novità anche sul retrotreno della F138: a Marina Bay sono stati introdotti nuovi profili orizzontali e una configurazione scarichi asimmetrica e leggermente più lunga (questa soluzione era stata provata già a Monza). E’ stato introdotto anche un nuovo diffusore con sponde laterali rialzate, con una presenza più efficace dei profili estrattori. L’obiettivo è sempre il solito: sfruttare nel miglior modo possibile i gas caldi che fuoriescono dagli scarichi. Da segnalare che Alonso e Massa hanno fatto scelte differenti all’anteriore, con Alonso che ha montato l’ala nuova (più lineare e senza bulbo a gabbiano) e Massa che ha scelto il muso a “doppio mento”.

Stessa configurazione al posteriore portata in Ungheria per la RB.

Stessa configurazione al posteriore portata in Ungheria per la RB.

Per quanto riguarda Red Bull e Mercedes non c’è moltissimo da dire dato che entrambi i team hanno utilizzato la configurazione da alto carico già usata in Ungheria. Da notare che Newey ha introdotto una superficie zigrinata all’interno dei cerchi, una soluzione già utilizzata dalla Mercedes nel corso della stagione. Le uniche novità della Mercedes sono l’utilizzo del Monkey Seat, una maggiorazione della presa dei freni posteriore e una modifica al supporto dell’ala anteriore. Rispetto ai circuiti veloci, si nota una leggera modifica al diffusore che presenta il condotto centrale con un gurney flap. Insieme alla Ferrari, un altro team molto attivo sul piano degli aggiornamenti è sicuramente la Mclaren. Il team inglese punta a migliorare le proprie prestazioni prima del finale della stagione e per centrare questo obiettivo sono state introdotte alcune novità sul tracciato di Singapore.

Novità al posteriore in casa Mclaren.

Novità al posteriore in casa Mclaren.

La MP4/28 è stata dotata di un nuovo cofano motore (con sfoghi terminali maggiorati) e dei nuovi profili verticali sulle pance. Quest’ultimo punto è stato solamente provato dato che in gara il team inglese ha utilizzato la vecchia configurazione a tre elementi. Nessuna novità di rilievo per la Lotus dato che è stato usato il pacchetto già visto in Ungheria. La scuderia dei Enstone attende il prossimo Gp di Corea per riproporre la tanto chiacchierata vettura a passo lungo. Stessa cosa per la Force India, Sauber e Toro Rosso che presentano solamente un nuovo cofano motore con sfogo maggiorato. Concludiamo con la Williams che, come al solito, ha portato tantissime nuove ali anteriori e la Caterham che ha portato due nuove bande laterali e un nuovo muso anteriore.