Intervista esclusiva a Renè Rast: “Sono onorato che si pensi io sia uno dei migliori piloti nella classe GT”
15 Agosto 2014 - 18:59
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Renè Rast, nato il 26 ottobre 1986 a Minden (Germania) è sicuramente uno dei piloti più competitivi a livello modiale per quanto riguarda la categoria GT e lo abbiamo raggiunto per una intervista.

Renè, nel corso degli ultimi anni, si è fatto notare per la sua grande costanza e i suoi risultati. Ha vinto ben 3 Porsche Supercup, serie che segue il circus della F1, e 2 Porsche Carrera Cup in Germania. Dall’anno scorso partecipa alla Blancpain Series con il team “Belgian Audi Club WRT” ottenendo ottimi risultati in questa stagione, come la vittoria a Zandvoort  e la 24 Ore di Spa. Il pilota tedesco, infatti, da qualche anno si cimenta anche nelle prove di durata come la 24 Ore di Daytona, vinta nel 2012 e la 24 Ore di Le Mans,corsa quest’anno con una Oreca del team di Sebastien Loeb arrivando quarto nella categoria.download (1)

“In molti credono che tu sia uno dei piloti più forti nelle GT. Come gestisci così tanta pressione?”

“Non è veramente una pressione per me. Sono onorato che le persone pensino questo di me”

“Hai vinto ben 3 Porsche Supercup di fila, cosa ci puoi dire riguardo a questo campionato?

“La Porsche Supercup è una delle serie migliori per un giovane pilota. Ti insegna moltissimo, soprattutto cose che ti serviranno negli anni successivi. In questa serie impari a lavorare con ogni dettaglio, non puoi cambiare molte cose della macchina e così sei costretto a trovare i decimi che servono per il risultato da qualche altra parte. Se impari a sfruttare il meglio da ogni singolo dettaglio avrai imparato moltissimo e sarai sicuramente un pilota pronto per ogni tipo di categoria.”

“Attualmente stai guidando una Audi GT3 LMS Ultra. Che differenze hai trovato nel passaggio tra Porsche e Audi?”

“Una vettura di GT3 è un po’ differente dalla Porsche GT2. Ha molti più aiuti, come ABS e Traction Control, ciò significa che devi imparare ad utilizzarli al meglio. Inoltre, una GT3 ha molto più carico aerodinamico che garantisce una frenata più veloce, un punto di frenata più distante e una velocità di curva più elevata. Ma comunque tutte e due le vetture sono difficili da guidare, il limite di errore è veramente piccolo”.

“La Blancpain Series sta diventando una solida realtà nel mondo GT. Quest’anno stai correndo la Sprint Series e sei al momento terzo. Che obiettivi ti poni per i prossimi quattro round?”

“Dopo la nostra vittoria nell’ultimo weekend sarebbe ottimo se riuscissimo a ripetere il risultato. A Zandvoort, però, la pioggia ci aiutò moltissimo. La serie è veramente difficile, ci sono moltissimi piloti veloci, non è difficile rimanere davanti”.

“Quest’anno hai corso sia a Le Mans che a Spa. E’ differente correre contro piloti con la stessa vettura (GT3 a Spa) e altri di classi differenti (Le Mans)? Come gestisci la situazione?”24 Hrs of Le Mans, France 10-15 June 2014

“Le Mans e Spa sono sicuramente due tipi di corse differenti. A Spa è veramente complicato superare le vetture più lente perchè abbiamo tutti, più o meno, la stessa velocità di punta in rettilineo. Per questo motivo a Spa prendiamo più rischi, dobbiamo frenare molto tardi per superarli giusto prima della curva. A Le Mans, con una LMP2 (con il quale ha corso quest’anno) puoi superare agilmente una vettura GT sui rettilinei ma devi stare attento perchè ti potrebbero passare anche le più veloci LMP1. Perciò devi sempre tenere gli occhi sempre aperti, guardare gli specchietti retrovisori di continuo, più di Spa. Entrambi le gare sono fantastiche, per me Le Mans è stato un grande avvenimento quest’anno per me: ho corso per la prima volta con una LMP2 aperta (cosa che non succederà più dato che dal prossimo anno le LMP2 dovranno essere rigorosamente chiuse) e ho avuto il grande onore di prendere il via e tagliare il traguardo.”

“All’ultima 24 Ore di Spa abbiamo visto una grande quantità di incidenti provocati da molti “Gentlemen”. Cosa ne pensi di permettere a piloti con quasi zero esperienza di correre gare Endurance?

“Non è solo pericoloso per loro ma anche per i piloti accanto. Per me ci dovrebbero essere delle regole, per esempio in cui  si stabilsca che un Gentlemen deve essere non più lento di una certa percentuale rispetto al leader. Ma se si facesse ciò sarebbe difficilissimo riempire la griglia e finanziare le corse GT3.”

“Ricordo che all’inizio dell’anno hai corso la 12 Ore di Bathurst. Mount Panorama è un circuito spettacolare con grandissimi cambi di elevazione del terreno, forse si rivela il miglior tracciato semi permanente per le GT. Come è stata la tua esperienza?”images

“Bathurst è uno dei miei circuiti preferiti. Mi ricorda un po’ il Nurburgring Nordschleife, molti cambi di elevazione e curve veloci. E’ una grandissima sfida per ogni pilota trovare subito il ritmo”.

“I tuoi piani per la fine della stagione e per il 2015?”

“Il mio piano è di finire il campionato tedesco GT, l’ADAC GT Master in cui siamo ancora in lotta per il campionato e fare buone cose nella Blancpain Sprint Series”.

“Per concludere una domanda inerente a un tuo grande impegno, quello di tester per il nuovo gioco di simulazione Project Cars che uscirà questo Novembre. Ti piace questa esperienza? La trovi impegnativa? Credi che giochi di simulazione possano essere un’alternativa al simulatore per i piloti che non possono permettersi un simulatore professionale a casa o in azienda?”

“Project Cars, per me, è la migliore preparazione per un weekend di gara o in generale per imparare nuovi tracciati e tenermi in forma. Grazie ad una fisica e una grafica avanzata sembra quasi reale e, chiaramente, è molto divertente da giocare. Per me i giochi di simulazione sono una buona preparazione per ogni pilota, soprattutto d’inverno quando non hai la possibilità di andare in pista; ti aiutano a mantenere il ritmo e ad imparare nuove tecniche di guida che ti potranno servire in futuro”.