Irvine su Vettel: “Bambino viziato. Schumacher era di un altro livello”
04 Aprile 2017 - 19:56
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L'ex pilota della Ferrari critica il tedesco per il suo cambio d'atteggiamento a seconda di come vanno le stagioni

Jacques Villeneuve viene ritenuto l’opinionista più scomodo in materia di Formula 1, ma negli ultimi tempi ha trovato in Eddie Irvine un valido erede al trono.

Nella sua consueta chat con i tedeschi di motorsport-total.com, l’ex pilota della Ferrari ha attaccato l’atteggiamento di Sebastian Vettel, reo di insultare tutto e tutti via radio appena le cose vanno male, mentre a Melbourne, grazie alla vittoria conquistata anche per merito di un’ottima monoposto, è tornato il pilota sereno conosciuto nei suoi anni d’oro in Red Bull.

“Sfoggiava la tipica arroganza tedesca – ha detto Irvine, commentando con la sua tagliente ironia i team radio pieni di parolacce di Vettel della stagione passata – Davvero è diverso dopo Melbourne? Ne siete sorpresi? E’ la tipica arroganza del bambino viziato. E’ il modo in cui ci comportiamo noi piloti. Io ero così, e lo sono anche Lewis Hamilton e Alonso. Sono arrivati in Formula 1 con quest’arroganza, e con tutta l’adulazione che hanno avuto, sono diventati narcisisti e arroganti, e pieni di quelle qualità che sarebbero orribili per le persone normali, ma che elevano i piloti. Vettel rimarrà tranquillo finché la Mercedes non prenderà nuovamente il largo: poi ricomincerà a lamentarsi”.

 

 

L’ex pilota nordirlandese ha poi spiegato perché il pilota tedesco non è paragonabile a Michael Schumacher, che della Ferrari ha scritto pagine memorabili di storia. “Sapete perché Michael era incredibile? Anche quando le cose andavano malissimo, lui lavorava con Jean Todt per tenere la squadra unita. Vettel è un pilota dannatamente bravo, ma Michael era di un altro livello. Anche Hamilton è forte, ma non quanto Michael. Tutti sapevano che Michael era di un’altra categoria rispetto agli altri. Chi è il migliore fra Vettel, Alonso ed Hamilton? Dipende dai gusti personali. Ai miei tempi era palese che Michael era più forte di tutti”