Kubica stronca la Williams: “Mi sono sentito in imbarazzo mentre guidavo una macchina così lenta”
12 Maggio 2018 - 10:02
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GP Spagna
Il polacco è comunque soddisfatto del suo ritorno in una sessione ufficiale di prove: "Ho reagito bene a una condizione difficile. Sono contento anche se sono diciannovesimo"

BARCELLONA – La sincerità non ha mai fatto difetto a Robert Kubica, e anche dopo le prove libere del GP della Spagna tutti hanno potuto apprezzare questo lato del carattere del pilota polacco. Nella giornata di ieri Kubica ha fatto il suo ritorno in Formula 1 in una sessione ufficiale, girando nelle FP1 sulla Williams. L’ex pilota della Renault ha terminato le prove libere al penultimo posto, a 3.3 secondi da Bottas, ma davanti al compagno di squadra Stroll, al quale ha rifilato un distacco superiore agli 1.2 secondi.

Il pilota polacco, pur essendo contento di essere finalmente tornato a calarsi nell’abitacolo di una monoposto di Formula 1, non ha potuto fare a meno di evidenziare le criticità della vettura nelle interviste coi giornalisti.  Le parole del vincitore del GP del Canada 2008 ricalcano quasi alla perfezione i giudizi espressi due mesi fa da Stroll sulla mancanza di competitività della FW41.

 

 

“E’ difficile dire che sia stato divertente tornare a guidare una F1, perché il nostro bilanciamento era veramente pessimo – ha detto Kubica – La vettura era molto difficile da guidare, perciò non è che sia stato così divertente. Io però sono soddisfatto di questa sessione e per come ho reagito alle condizioni difficili e all’assetto deficitario della macchina. Suona un po’ strano essere soddisfatti di una diciannovesima posizione, ma io sono contento. Per divertirsi però serve altro; una macchina adatta al tuo stile di guida e che ti permetta di avere un margine di guida. Al momento siamo in una situazione nella quale gironzoliamo per la pista, senza avere la possibilità di guidare per davvero. Una situazione del genere non è divertente, e richiede un lavoro enorme. E’ più complicato mettere tutto assieme quando si è lontani di quattro secondi piuttosto che cercare un decimo in una lotta sul filo dei millesimi. Mi sono sentito in imbarazzo nel guidare una macchina così difficile e che in certi punti era così lenta. Ma ora non possiamo fare di più”.