La Ferrari attacca Autosport e smentisce le cifre riferite allo sviluppo della F138
27 Novembre 2013 - 12:41
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alonso fp2 austinQualche settimana fa, a cavallo tra il Gran Premio d’India e quello di Abu Dhabi, la nota testata giornalistica Autosport aveva pubblicato alcune cifre riguardanti lo sviluppo della F138. La Ferrari, basandosi sui costi diramati da Autosport, con 250 milioni di euro risultava essere il team ad avere investito di più durante questo 2013. Il budget in questione risultava addirittura superiore rispetto a quello di Mercedes e Red Bull. Nella giornata di ieri, tramite la rubrica “Il Grillo Rampante”, la Casa di Maranello ha smentito con decisione le seguenti cifre, attaccando platealmente Autosport. Secondo la Scuderia italiana, le cifre messe in giro dalla nota testata giornalistica inglese risultano completamente errate. Una risposta che francamente noi stentiamo a capire: la Ferrari, durante questa estate, ha portato in pista numerosi pacchetti aerodinamici che hanno miseramente fallito i propri scopi. Oltre ai semplici costi di progettazione e costruzione, vanno aggiunte anche le spese di attivazione della galleria del vento. I dati pubblicati da Autosport non risultano quindi campati in aria ma hanno una loro precisa logica.

1450123_556008504491611_1381542053_nAl contrario della Ferrari, Red Bull e Mercedes hanno portato in pista un numero minore di pacchetti, con il 90% di questi che hanno mostrato un beneficio in termini di prestazione. La logica dice meno pacchetti e meno spese ma, in ogni caso, chi siamo noi per smentire queste voci? Le perplessità in merito a questa risposta risultano comunque tante. Vi riportiamo il testo pubblicato nella rubrica “Il Grillo Rampante” (visibile sul sito ufficiale della Ferrari): “Quando finisce il campionato arriva il momento dei bilanci. Se per quelli sportivi basta guardare le classifiche, per quelli economici c’è chi si affida a stime estive, magari fatte sotto l’ombrellone. E così, dopo mesi, una ricostruzione dei budget dei team di Formula 1 elaborata da un collaboratore di Autosport si trasforma in verità giornalistica. Peccato che le cifre citate siano in larga parte fantasiose e possano indurre anche testate autorevoli a conclusioni clamorosamente errate. Sarebbe facile smentire le cifre con i fatti ma la verità sulle questioni economiche deve restare confidenziale: anche queste, come la tecnologia, sono un fattore competitivo cruciale”.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.