La Porsche #2 vince dopo il disastro delle vetture ibride. Doppio podio per la LMP2 a Le Mans
18 Giugno 2017 - 15:30
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24h Le Mans 2017
La Porsche trionfa dopo aver avuto problemi a inizio gara. La vettura del Jackie Chan Racing ha rischiato di portare una LMP2 alla vittoria assoluta a Le Mans

La 24 Ore di Le Mans 2017 potrà essere ricordata come una delle più incerte della storia di questa competizione. Quest’anno la grande classica dell’endurance non ha avuto un’indecisione dettata dalla grande sfida tra i big, bensì dalla lotta ad esclusione che ha visto protagoniste tante vetture che occupavano le prime posizioni non sono nella classifica generale, ma anche in quella di ogni classe. L’ottantacinquesima edizione di questa gara ha visto regnare i colpi di scena che hanno regalato emozioni dal primo centimetro all’ultimo secondo.

In classe LMP1 la Toyota ha continuato il dominio mostrato in qualifica mantenendo stabilmente la testa della gara con la TS050, non riuscendo ad essere minimamente impensierita dalle altre vetture, tranne che intorno alla quinta ora di gara quando sulla Porsche 919 Hybrid #1 André Lotterer ha recuperato una ventina di secondi sul prototipo giapponese portando il distacco da quasi un minuto a circa 30 secondi dalla leadership. La vettura di Stoccarda ha invece più volte lottato con la Toyota #8 per la seconda posizione, la quale è stata persa dalla vettura della casa del Sol Levante nelle prime fasi di gara, salvo poi riuscire a recuperarla. Discorso a parte per le altre due vetture, la Porsche #2 e la Toyota #8. La prima ha avuto problemi al semiasse anteriore e alla trasmissione, i quali l’hanno costretta a rimane all’interno del gara per un’ora e un quarto, quando ormai era in 55esima posizione con 19 giri di ritardo dalla vetta. Per la Toyota invece un problema al motore elettrico ha portato la TS050 a rimanere ferma per 90 minuti arrivando ad essere terz’ultima in classifica assoluta con un gap di 29 giri dalla sorella in testa alla gara.

Alle 00:45 sembrava essersi tranquillizzata la situazione delle LMP1, ma due minuti più tardi è iniziato l’incubo della Toyota. La vettura di Kamui Kobayashi, alla ripartenza da un periodo di Safety Car durato mezz’ora, ha rallentato proprio dopo aver passato l’ultima curva, senza aver avuto più la possibilità di rientrare ai box. La #7 ha quindi cercato di percorrere i 13 km del circuito per tornare nel garage. La TS050 si è più volte fermata ed è ripartita, ma all’1:07 Kobayashi ha abbandonato la sua vettura dopo aver dominato fino a quel momento.

Negli stessi attimi la Toyota #9 che ormai era destinata ad essere l’unica superstite della casa giapponese per la lotta alla vittoria finale, anche se accusava un gap di 2 giri dalla vetta, viene tamponata da una Manor LMP2 alla curva Dunlop poco dopo l’uscita della pit lane. Sarrazin è stato costretto come Kobayashi a percorrere 13 km d’inferno con lo pneumatico posteriore sinistro bucato. A direzione delle curve Indianapolis e Arnage i resti della Michelin avevano distrutto tutta la zona posteriore sinistra della TS050. Anche il francese si è più volte fermato e ripartito, fino a quando all’1:30 è sceso dalla sua vettura che non ha più avuto le forze di continuare nonostante fosse a 200 metri dall’ingresso dei box. In mezz’ora i sogni di gloria della Toyota si sono spenti.

A questo punto gara in discesa per la Porsche #1 che viaggiava spedita per conquistare la vittoria n.19 per la casa di Stoccarda. I tre piloti dell’equipaggio hanno gestito la corsa dato che il primo inseguitore era una vettura LMP2 (La ByKolles si è ritirata dopo il primo giro per un problema al motore e da danni alla vettura per un uscita a Tertre Rouge al primo giro). Alle 11:10 della mattina però avviene l’impensabile, la 919 Hybrid guidata in quel momento da André Lotterer rallenta così come successo alla Toyota 10 ore prima. Il pilota tedesco ha tentato di riportare la sua vettura ai box, ma è stato costretto ad abbandonarla dopo la seconda chicane dell’Hunaudieres.

Alle 11:52 viene comunicato il ritiro ufficiale della vettura da parte di Porsche, la quale lascia così la leadership a una LMP2 che per la prima volta comanda la classifica assoluta alla 24 Ore di Le Mans. Intanto la Porsche #2 che da quasi 20 ore era impegnata nella rimonta, al momento del ritiro della vettura gemella occupava la quinta posizione assoluta a tre giri dal nuovo leader della classifica.

Ad un’ora e sei minuti dal termine Timo Bernhard si è portato in prima posizione assoluta concludendo quindi la gara senza più alcun problema e portando a casa con la 919 Hybrid #2, insieme a Brendon Hartley (prima vittoria per lui) ed Earl Bamber (due partecipazioni, due successi) la 19esima vittoria per la Porsche in 51 partecipazioni alla gara francese. La seconda posizione della classe LMP1 è andata alla Toyota superstite, la TS050 #8 di Buemi-Nakjima-Davidson, che ha chiuso però in nona posizione in classifica generale con 9 giri di ritardo dalla vetta della classifica.

La classe LMP2 forse è quella che ha vissuto le emozioni più grandi nella 24 Ore di Le Mans n.85. La sfida nella prima metà di gara è stata un conto aperto riservato per lo più alle Oreca #13 e #31, quelle gestite dal team Vaillante Rebellion. Le due vetture del team ex-LMP1 hanno avuto la vittoria in tasca (relativa perché a Le Mans nulla è scritto fino al traguardo) per quasi 10 ore. I pit stop effettuati durante il primo periodo di Safety Car hanno però permesso alle vetture del Jackie Chan DC Racing di riavvicinarsi e riaprire la sfida per la vittoria di classe.

A metà gara un colpo di scena colpisce la Rebellion in testa alla gara la #31 che è stata prontamente portata all’interno del garage. La Oreca sembrava fosse affetta da una progressiva foratura, ma i meccanici hanno scoperto che si trattava di un problema ad un sensore che dava anomalie. Cinque minuti più tardi quando è tornata in pista la lotta per la vittoria di classe era riservata ormai alla Jackie Chan #38 e alla Rebellion #13. La sfida è continuata per 5 ore quando intorno alla 17esima ora di gara iniziano ad apparire i primi problemi anche sulla Rebellion #13. La Oreca portata all’interno del garage è stata afflitta da continui problemi ogni volta in cui ha ripreso il via dopo una sosta ai box, facendo perdere sempre tanto tempo e consegnando di fatto la vittoria alla vettura avversaria. Un’ora più tardi un altro incubo in casa Rebellion con la #31 che anch’essa viene portata all’interno dei box per una sosta eterna che l’ha fatta precipitare fuori dalla top ten.

Come riportato in precedenza la Jackie Chan DC Racing #38, ormai con la testa salda in classe LMP2, ha condotto anche la classifica generale dalle ore 12 alle 14, in cui ha anche subito un drive through molto dubbio e anche un problema all’ala posteriore che ha necessitato la sostituzione, la quale ha portato alla perdita di un giro dalla Porsche che si è vista facilitare la rimonta.

La gara si è quindi conclusa con la vittoria alla Jackie Chan DC Racing #38 di Ho-Pin Tung, Thomas Laurent e Oliver Jarvis, i quali hanno chiuso anche in seconda posizioni in classifica generale con un giro di ritardo dai vincitori assoluti. Secondo posto (terzo assoluto) per la Rebellion #13 di Piquet-Beche-Heinemeier Hansson e terzo posto per l’altra vettura del Jackie Chan, la #37 di Cheng-Gommendy-Brundle. Caso abbastanza particolare per la Rebellion che ha dovuto partecipare alla 24 Ore con una vettura LMP2 per poter salire sul podio generale, quando ai tempi della LMP1 il suo miglior risultato è stato un quarto posto.

Da annotare la superba prestazione ottenuta dai ragazzi italiani del Villorba Corse che con la nuova Dallara P217, all’esordio a Le Mans, hanno ottenuto una decimo posto assoluto (8° in LMP2) di tutto rispetto. Una buona prestazione per l’unico team tutto Made in Italy presente a questa 24 Ore. Merito dei piloti Giorgio Sernagiotto, Roberto Lacorte e Andrea Belicchi, ma anche di tutto il team nel garage. Buono anche il 14° posto assoluto per l’esordiente a Le Mans, Rubens Barrichello.

Il fatto da annotare per quanto riguarda la LMP2 è che nel corso della gara molti piloti appartenenti a questa classe abbiano creato grossi incidenti con i piloti delle classi GTE, tutti dovuti ad eccessi di sicurezza da parte di quelli della categoria migliore nelle fasi di doppiaggio.

La GTE Pro si può reputare come la classe che ha regalato il maggior spettacolo per la prima posizione in classifica generale, soprattutto nella seconda metà della gara, con tutti i costruttori partecipanti impegnati per la lotta alla vittoria finale. Anche in questo caso non poteva mancare il colpo di scena in vetta. Dopo tre ore e mezza dal via la Aston Martin #95 che era in testa alla classifica di classe subisce una foratura allo pneumatico posteriore sinistro. Nel momento dell’accaduto la vettura inglese aveva un buon vantaggio sugli inseguitori, ma dopo aver ceduto la posizione alla #97 la sfida si è intensificata.

La battaglia per il primo posto ha visto passare Aston Martin, Corvette, Ferrari, Ford e Porsche almeno una volta dalla vetta della classifica di classe. Quella che ha creato più sorpresa è stata la Ferrari perché dopo aver conquistato le prime posizioni in qualifica, ha sofferto molto nel corso della gara, arrivando addirittura ad occupare la terz’ultima e la penultima posizione. Nonostante questo però dopo la prima Safety Car una delle 488 si è ritrovata davanti a tutti, anche alle due Aston Martin che stavano dettando il passo. Nelle ultime fasi di gara però sia il team italiano che la Porsche si sono dovuti accontentare delle sfide per il terzo posto, anche se al termine della gara nessuno dei due costruttori è arrivato a podio.

Le prime tre posizioni infatti sono state determinate nell’ultimo giro di gara. Una lotta accesissima tra la Aston Martin Vantage #97 e la Chevy Corvette #63 con Adam e Taylor rispettivamente al volante. Al comando la giallona americana complice un lungo del pilota statunitense alla seconda chicane dell’Hunaudieres ha subito una lieve foratura che ha permesso alla vettura inglese di passare al primo posto sul traguardo prima dell’inizio dell’ultimo giro. Questo problema ha permesso inoltre alla Ford di guadagnare il secondo posto di classe.

La gara si è quindi risolta con il trionfo della Aston Martin #97 Darren Turner, Jonathan Adam e Daniel Serra, davanti alla Ford GT #67 di Tincknell, Derani e Priaulx e quindi alla Corvette #63, scivolata terza, con Taylor, Garcia e Magnussen. Quarto posto per la prima Porsche 911, con la #91 (unica superstite, ndr) e quinto per la prima delle Ferrari 488 AF Corse con la #71 di Davide Rigon. Gara infelice per l’altra Ferrari di AF Corse, la #51 dei nostri Alessandro Pier Guidi e Michele Rugolo (subentrato a di Grassi dopo le FP di mercoledì, ndr). Per la vettura appartenuta a Gimmi Bruni fino alla passata stagione un contatto con la Aston Martin #90 della classe GTE Am, avvenuto alla seconda chicane dell’Hunaudieres, l’ha costretta ad una lunga sosta ai box per le dovute riparazione sulla zona anteriore della 488 che l’hanno portata a classificarsi in ultima posizione nella propria classe.

Da evidenziare, come detto in precedenza, uno degli incidenti più importanti della gara, ovvero quello tra la LMP2 del TDS Racing e la Ferrari di Risi Competizione, con Pierre Kaffer al volante, avvenuto dopo cinque ore di gara all’altezza della prima chicane dell’Hunaudieres. Il botto purtroppo non ha permesso a Giancarlo Fisichella di scendere in pista nel corso di questa edizione. Per quanto riguarda invece la vettura Oreca, guidata in quel momento da Matthieu Vaxiviere, ha concluso la sua gara nel corso della notte a causa di un’incidente alle curve Porsche.

Infine anche in classe GTE Am non poteva mancare il momento clou come avvenuto nelle altre durante il corso di questa 24 Ore. Dopo circa sette ore di gara la ruota posteriore destra della Vantage #98, rimasta saldamente in testa per tutta la gara, esplode letteralmente andando a danneggiare tutta la zona del faro destro della vettura inglese.

In seguito a questo avvenimento la leadership va nelle mani della Ferrari del JMW Motorsport la quale la mantiene fino al traguardo. Per quanto concerne le altre due posizioni del podio la sfida ha visto coinvolte Porsche e Ferrari, con queste ultime che alla fine hanno avuto la meglio andando a monopolizzare il podio della classe.

La GTE Am ha quindi visto la vittoria della Ferrari 488 JMW Motosport con Robert Smith, Will Stevens e Dries Vanthoor alla sua prima apparizione alla gara endurance francese. Alle loro spalle con due giri di ritardo l’altra vettura di Maranello, quella gestita da Spirit of Race con Cameron, Scott e Cioci (unico italiano su un podio in questa edizione della Le Mans 24h, ndr) e infine quella di Scuderia Corsa con MacNeil, Sweedler e Bell.

POS DRIVERS CAR LAPS ELAPSED TIME GAP GAP PREV. BEST LAP NUMBER BEST LAP
1ST
BERNHARD T. BAMBER E. HARTLEY B.
#2
Porsche 919 Hybrid 367 24:01:14.075 85 3:19.782
2ND
TUNG H. LAURENT T. JARVIS O.
#38
Oreca 07 - Gibson 366 24:01:41.080 1 LAPS 1 LAPS 227 3:28.632
3RD
PIQUET JR N. HEINEMEIER HANSSON D.BECHE M.
#13
Oreca 07 - Gibson 364 24:04:32.351 3 LAPS 2 LAPS 244 3:28.785
4TH
CHENG D. GOMMENDY T. BRUNDLE A.
#37
Oreca 07 - Gibson 363 24:01:41.097 4 LAPS 1 LAPS 243 3:29.418
5TH
PANCIATICI N. RAGUES P. NEGRÃO A.
#35
Alpine A470 - Gibson 362 24:01:14.873 5 LAPS 1 LAPS 257 3:30.551
6TH
OWEN W. DE SADELEER H.ALBUQUERQUE F.
#32
LIGIER JSP217 - Gibson 362 24:04:46.653 5 LAPS 3:31.780 4 3:31.678
7TH
ALLEN J. MATELLI F. BRADLEY R.
#40
Oreca 07 - Gibson 361 24:04:37.555 6 LAPS 1 LAPS 4 3:30.485
8TH
GRAVES T. HIRSCHI J. VERGNE J.
#24
Oreca 07 - Gibson 360 24:02:24.553 7 LAPS 1 LAPS 248 3:28.873
9TH
BUEMI S. DAVIDSON A. NAKAJIMA K.
#8
Toyota TS050 - Hybrid 358 24:02:05.621 9 LAPS 2 LAPS 330 3:18.604
10TH
LACORTE R. SERNAGIOTTO G. BELICCHI A.
#47
Dallara P217 - Gibson 353 24:02:37.198 14 LAPS 5 LAPS 204 3:32.606
11TH
DUMAS R. MENEZES G. RAO M.
#36
Alpine A470 - Gibson 351 24:03:52.052 16 LAPS 2 LAPS 229 3:30.060
12TH
MOORE N. HANSON P. CHANDHOK K.
#34
LIGIER JSP217 - Gibson 351 24:04:49.751 16 LAPS 57.699 40 3:33.875
13TH
LAFARGUE P. LAFARGUE P. ZOLLINGER D.
#17
LIGIER JSP217 - Gibson 344 24:02:03.096 23 LAPS 7 LAPS 15 3:37.781
14TH
LAMMERS J. VAN EERD F.BARRICHELLO R.
#29
Dallara P217 - Gibson 344 24:02:23.011 23 LAPS 19.915 295 3:34.857
15TH
HEDMAN H. HANLEY B. ROSENQVIST F.
#21
Oreca 07 - Gibson 343 24:03:10.915 24 LAPS 1 LAPS 227 3:30.336
16TH
NICOLET J. NICOLET P. MARIS E.
#33
LIGIER JSP217 - Gibson 341 24:01:16.286 26 LAPS 2 LAPS 5 3:36.750
17TH
PROST N. CANAL J. SENNA B.
#31
Oreca 07 - Gibson 340 24:03:26.270 27 LAPS 1 LAPS 225 3:29.072
18TH
TURNER D. ADAM J. SERRA D.
#97
Aston Martin VANTAGE 340 24:03:35.578 27 LAPS 9.308 224 3:50.950
19TH
PRIAULX A. TINCKNELL H. DERANI L.
#67
Ford GT 340 24:05:08.283 27 LAPS 1:32.705 224 3:51.438
20TH
MAGNUSSEN J. GARCIA A. TAYLOR J.
#63
Chevrolet Corvette C7.R 340 24:05:11.927 27 LAPS 3.644 213 3:51.156
21ST
LIETZ R. MAKOWIECKI F. PILET P.
#91
Porsche 911 RSR 339 24:02:01.725 28 LAPS 1 LAPS 241 3:51.549
22ND
RIGON D. BIRD S. MOLINA M.
#71
Ferrari 488 GTE 339 24:03:07.323 28 LAPS 1:05.598 220 3:51.846
23RD
HAND J. MÜLLER D. KANAAN T.
#68
Ford GT 339 24:04:38.154 28 LAPS 1:30.831 256 3:51.640
24TH
BRISCOE R. WESTBROOK R. DIXON S.
#69
Ford GT 337 24:04:03.586 30 LAPS 2 LAPS 89 3:51.733
25TH
GAVIN O. MILNER T. FÄSSLER M.
#64
Chevrolet Corvette C7.R 335 24:04:22.104 32 LAPS 2 LAPS 215 3:51.510
26TH
THIIM N. SØRENSEN M. STANAWAY R.
#95
Aston Martin VANTAGE 334 24:03:37.016 33 LAPS 1 LAPS 88 3:51.276
27TH
SMITH R. STEVENS W. VANTHOOR D.
#84
Ferrari 488 GTE 333 24:04:25.339 34 LAPS 1 LAPS 124 3:54.461
28TH
MÜCKE S. PLA O. JOHNSON B.
#66
Ford GT 332 24:04:50.601 35 LAPS 1 LAPS 30 3:51.828
29TH
CAMERON D. SCOTT A. CIOCI M.
#55
Ferrari 488 GTE 331 24:01:22.314 36 LAPS 1 LAPS 214 3:53.944
30TH
MACNEIL C. SWEEDLER W. BELL T.
#62
Ferrari 488 GTE 331 24:03:50.573 36 LAPS 2:28.259 214 3:55.010
31ST
HOWARD A. GUNN R. BRYANT O.
#99
Aston Martin VANTAGE 331 24:05:07.311 36 LAPS 1:16.738 191 3:53.797
32ND
MOK W. SAWA K. GRIFFIN M.
#61
Ferrari 488 GTE 330 24:02:35.669 37 LAPS 1 LAPS 56 3:54.977
33RD
PATTERSON M. MCMURRY M.CAPILLAIRE V.
#45
LIGIER JSP217 - Gibson 330 24:03:25.479 37 LAPS 49.810 197 3:32.524
34TH
ALESHIN M. SIROTKIN S. SHAITAR V.
#27
Dallara P217 - Gibson 330 24:04:41.031 37 LAPS 1:15.552 183 3:29.641
35TH
RIED C. CAIROLI M. DIENST M.
#77
Porsche 911 RSR 991 329 24:01:25.672 38 LAPS 1 LAPS 213 3:55.191
36TH
YOLUC S. HANKEY E. BELL R.
#90
Aston Martin VANTAGE 329 24:02:03.845 38 LAPS 38.173 211 3:53.320
37TH
DALLA LANA P. LAMY P. LAUDA M.
#98
Aston Martin VANTAGE 329 24:02:40.459 38 LAPS 36.614 250 3:53.684
38TH
LONG P. AL FAISAL A. HEDLUND M.
#93
Porsche 911 RSR 991 329 24:05:05.977 38 LAPS 2:25.518 205 3:58.089
39TH
WAINWRIGHT M. BARKER B. FOSTER N.
#86
Porsche 911 RSR (2016) 328 24:04:29.838 39 LAPS 1 LAPS 184 3:57.456
40TH
ROJAS M. HIRAKAWA R. GUTIERREZ J.
#22
Oreca 07 - Gibson 327 24:01:55.583 40 LAPS 1 LAPS 227 3:31.721
41ST
WEE R. KATOH H. PARENTE A.
#60
Ferrari 488 GTE 327 24:02:36.037 40 LAPS 40.454 150 3:54.089
42ND
FLOHR T. CASTELLACCI F. BERETTA O
#54
Ferrari 488 GTE 326 24:03:26.836 41 LAPS 1 LAPS 143 3:56.298
43RD
KROHN T. JÖNSSON N. BERTOLINI A.
#83
Ferrari 488 GTE 320 24:02:11.781 47 LAPS 6 LAPS 86 3:55.058
44TH
GUIBBERT E. TROUILLET E. WINSLOW J.
#39
Oreca 07 - Gibson 318 24:01:24.345 49 LAPS 2 LAPS 233 3:29.210
45TH
NIELSEN C. BALZAN A. CURTIS B.
#65
Ferrari 488 GTE 314 24:01:25.608 53 LAPS 4 LAPS 217 3:54.843
46TH
KONOPKA M. CALKO K. BREUKERS R.
#49
LIGIER JSP217 - Gibson 314 24:05:14.795 53 LAPS 3:49.187 167 3:33.096
47TH
CALADO J. PIER GUIDI A. RUGOLO M.
#51
Ferrari 488 GTE 312 24:02:53.224 55 LAPS 2 LAPS 213 3:51.422
48TH
KEATING B. BLEEKEMOLEN J. TAYLOR R.
#43
Riley MK30 - GIBSON 312 24:04:03.134 55 LAPS 1:09.910 175 3:37.434
49TH
REES F. BRANDELA R. PHILIPPON C.
#50
Chevrolet Corvette C7.R 309 24:04:49.425 58 LAPS 3 LAPS 4 3:53.857
50TH
JANI N. LOTTERER A. TANDY N.
#1
Porsche 919 Hybrid 318 20:08:35.777 49 LAPS -9 LAPS 3 3:18.805
51ST
BARTHEZ F. BURET T. BERTHON N.
#23
LIGIER JSP217 - Gibson 296 20:12:46.080 71 LAPS 22 LAPS 266 3:33.049
52ND
PERRODO F. VAXIVIERE M. COLLARD E.
#28
Oreca 07 - Gibson 213 14:37:16.976 154 LAPS 83 LAPS 158 3:31.517
53RD
CHRISTENSEN M. ESTRE K. WERNER D.
#92
Porsche 911 RSR 179 12:57:03.073 188 LAPS 34 LAPS 156 3:51.699
54TH
LAPIERRE N. KUNIMOTO Y. LOPEZ J.
#9
Toyota TS050 - Hybrid 160 10:10:31.921 207 LAPS 19 LAPS 75 3:19.321
55TH
CONWAY M. KOBAYASHI K. SARRAZIN S.
#7
Toyota TS050 - Hybrid 154 9:43:04.379 213 LAPS 6 LAPS 3 3:18.694
56TH
GONZALEZ R. TRUMMER S. PETROV V.
#25
Oreca 07 - Gibson 152 10:10:31.428 215 LAPS 2 LAPS 106 3:29.143
57TH
VILANDER T. FISICHELLA G. KAFFER P.
#82
Ferrari 488 GTE 72 4:58:37.414 295 LAPS 80 LAPS 38 3:52.298
58TH
RUSINOV R. THIRIET P. LYNN A.
#26
Oreca 07 - Gibson 20 1:28:18.463 347 LAPS 52 LAPS 3 3:31.213
59TH
BACHLER K. LEMERET S. AL QUBAISI K.
#88
Porsche 911 RSR 991 18 1:18:07.557 349 LAPS 2 LAPS 13 4:01.338
60TH
WEBB O. KRAIHAMER D. BONANOMI M.
#4
ENSO CLM P1/01 - Nismo 7 29:52.736 360 LAPS 11 LAPS 4 3:25.919