Le Mans, qualifiche | Il diluvio incorona Jani e la Porsche. Doppietta Ford in GT
17 Giugno 2016 - 18:02
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La giornata di prove decisiva di giovedì, quella che di solito è determinante per la griglia di partenza della 24 ore del sabato, è stata spazzata via da un diluvio abbattutosi sul tracciato della Sarthe. Poco dopo l’inizio della sessione pomeridiana, il cielo ha cominciato a riversare pioggia sul circuito francese, rendendo impossibile ogni tentativo di miglioramento.

Di tutto ciò si è beneficiato in casa Porsche. Il 3’19”733 staccato da Neel Jani il mercoledì sera è stato sufficiente per garantire all’elvetico e alla sua 919 Hybrid la pole per il secondo anno consecutivo a Le Mans. La vettura numero 2, guidata anche da Marc Lieb e Romain Dumas, sarà affiancata dalla gemella dei campioni del mondo in carica Bernhard-Webber-Hartley.

Il dominio previsto della Porsche in qualifica si è rivelato tale, ma in gara non saranno da sottovalutare Audi e Toyota. Proprio i giapponesi sono stati la piacevole sorpresa delle prove, riuscendo ad inserirsi nel dominio dei tedeschi e confermando ciò che di buono hanno fatto vedere a Spa, prima dei cedimenti dei propulsori. Stephane Sarrazin ha portato la vettura numero 6 che divide con Conway e Kobayashi al terzo posto e ad un secondo esatto dalla pole, staccando la vettura di punta del team di Davidson-Buemi-Nakajima, molto attivi dal punto di vista dei long run. Hanno sofferto e anche tanto le Audi. Le R18 non sono mai state della partita e hanno dato l’idea di non essere perfette dal punto di vista della guidabilità. La vettura numero 7 di Fassler-Lottere-Treluyèr ha preceduto la gemella dei vincitori della 6 ore di Spa Duval-Di Grassi-Jarvis.

Le Rebellion l’hanno fatta da padrone nelle LMP1 private, con la numero 13 che di Imperatori-Kraihamer-Tuscher che ha avuto la meglio sulla gemella di Prost-Heidfeld-Piquet jr. Più staccata la ByKolles, che ha accusato anche un principio di incendio nelle libere di mercoledì, che però è stata riparata e sarà pronta per la gara.

In LMP2 l’Oreca 05 Nissan del G-Drive Racing numero 26 si è preso la partenza al palo grazie al tedesco Rene Ràst, in equipaggio con Rusinov e Berthon, che ha girato in 3’36”605 grazie al quale ha rifilato più di 6 decimi alle Alpine che si sono confermate in gran forma dopo la vittoria a Spa di Menezes-Lapierre-Richelmi, che sono però stati preceduti dalla gemella di Cheng-Tung-Panciatici.  Queste tre vetture hanno decisamente fatto la differenza, dato che al quarto posto si è piazzata la Manor di Graves-Rao-Stevens, che ha pagato un secondo e mezzo dalla pole. Il dominio delle Oreca 05 è ben marcato, con la prima Ligier che è quella di Vanthoor, con il motore Honda, staccata di più di due secondi, davanti a un’altra Ligier, quella di Pipo Derani a motore Nissan, a circa 2,8 secondi da Rast.

In GTE PRO non sono mancate sorprese e polemiche. Alla fine si è confermata in pole la Ford GT numero 68 del Chip Ganassi Team USA, guidata da Sebastien Bourdais, Joey Hand e Dirk Muller, quest’ultimo autore dello strabiliante 3’51”185 che ha portato la nuova vettura americana alla ribalta dopo due gare difficili. Proprio questa pole della Ford ha fatto pensare ad un BoP troppo favorevole alla casa americana, che forse si era appositamente nascosta a Silverstone, Spa e nei test qui a Le Mans proprio per beneficiare di aiuti regolamentari. Il dominio Ford è rafforzato dalla seconda piazza della numero 69, sempre del Team USA, di Westbrook-Briscoe-Dixon, che ha preceduto di un nulla la Ferrari 488 GTE di AF Corse con al volante Gimmi Bruni, James Calado e Alessandro Pier Guidi, staccata di circa 4 decimi dalla pole, segno che la rossa è li e la lotta con le Ford sarà apertissima. Alle spalle di Bruni troviamo le altre 2 Ford del Team UK di Franchitti-Priaulx-Ticknell e quella di Pla-Mucke-Johnson. Seguono le altre due Ferrari, la 71 di AF Corse dei leader del campionato Bird-Rigon-Bertolini, che precedono la numero 82 del Risi Competizione di Fisichella-Vilander-Malucelli. Molto lontane invece le altre. Porsche, Aston Martin e Corvette non hanno mai avuto il passo delle nuovissime vetture turbo-compresse, ma attenzione alla loro probabile maggior affidabilità e al passo gara.

In GTE AM la Ferrari si prende una piccola rivincita e ottiene la pole con la 458 Italia numero 61 del sorprendente Clearwater Racing, guidata da Mok Weng Sun, Keita Sawa e Rob Bell. Quest’ultimo ha messo a referto la pole girando in 3’56”827, precedendo l’Aston numero 98 di Pedro Lamy, in equipaggio con Paul Dalla Lana e Mathias Lauda.Terzo posto per la Porsche numero 88 dell’Abu Dhabi Proton Racing di Al Qubaisi-Heinemeier Hansson-Long.

La gara scatterà alle 15 di sabato e saranno le 24 ore più spettacolari di tutto l’anno!