Le priorità della F1: togliere le “ombrelline” dalla griglia di partenza
16 Dicembre 2017 - 17:17
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Liberty Media mette in discussione la presenza delle grid girls prima dei gran premi

In Formula 1 è sempre all’ordine del giorno la discussione di nuove soluzioni per migliorare lo spettacolo in pista. Troppo spesso però le decisioni prese tendono a riguardare aspetti che poco hanno a che vedere con lo sport, e che di fatto hanno un impatto nullo sulle gare. A conferma di ciò, vi è la notizia emersa negli ultimi giorni e che riguarda la possibile eliminazione delle “ombrelline” dagli schieramenti di partenza a partire dalla stagione 2018.

Liberty Media sta pensando seriamente di seguire l’esempio del WEC, che ha vietato la presenza delle grid girls in griglia di partenza dalla stagione 2015. La decisione dei padroni della F1 arriva in seguito a sedicenti discussioni interne alla società che gestisce la categoria, ma soprattutto in un periodo nel quale l’opinione pubblica è stata scossa dal caso Weinstein e da un’infinita serie di accuse di violenze sessuali a diversi personaggi famosi in tutto il mondo. E proprio per dare “il buon esempio”, Liberty Media e la FIA vogliono dimostrare di avere un certo rispetto per il gentil sesso.

 

 

“Vogliamo rispettare tutte le posizioni sul tema – ha detto alla BBC Ross Brawn, managing director della F1 – C’è molta gente che rispetta la tradizione delle grid girls, e c’è chi pensa che la loro presenza sia ormai anacronistica. Per questa ragione ci stiamo occupando della questione”. Anche Chase Carey, CEO della F1, ha espresso il suo punto di vista e ha affermato: “Quello che dobbiamo fare è raccogliere più opinioni possibile, e dopo prenderemo la decisione giusta per il futuro dello sport. Di sicuro questo non è uno degli argomenti in cima alla lista delle cose di cui mi preoccupo, con tutto il rispetto. Quello che mi domando è se la presenza delle grid girls sia un rimasuglio del passato, o un qualcosa di caratteristico e che debba rimanere in futuro. Non penso di dover prendere io una decisione. Posso avere una mia opinione, ma quando si ha a che fare con uno sport ci si rapporta con dei team, con un sistema molto vasto e una base di fan piena di passione. Non ci sarà mai un pieno consenso, ma tanti punti di vista”.

Più interessante il ragionamento di Chris Horner. Il team principal della Red Bull ha spiegato: “Le donne aggiungono glamour. In passato abbiamo avuto i grid boys (nel GP di Monaco 2015, ndr)e siamo stati criticati, e anche in Austria ci hanno criticato quando abbiamo portato i bambini a tu per tu coi piloti. Qualunque scelta comporterà dei commenti malevoli: siamo in una società moderna e dobbiamo essere aperti a tutto. Le donne hanno un ruolo chiave in F1, e prendendo in prestito una frase di mia moglie, il potere delle donne è molto forte in F1. Noi in Red Bull abbiamo tante ragazze in ruoli senior, e stanno facendo un lavoro egregio. E guardate Claire Williams, è appena diventata mamma e al tempo stesso continua a dirigere un team di Formula 1″.