La prima gara del campionato di Formula 1 deve ancora prendere il via, ma si sta già consumando una battaglia tra i due possibili protagonisti di questa stagione, ovvero quella psicologica tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Il campione britannico, quest’anno, sembra più famelico che mai, dato che se agguantasse nuovamente anche questo mondiale raggiungerebbe il record di Manuel Fangio. Il quattro volte campione del mondo, l’anno passato è stato protagonista di un campionato molto combattuto, che è stato deciso anche dalle dichiarazioni dei due rispettivi avversari per destabilizzare il rivale. Questa volta, però, l’inglese non ha ancora nominato il ferrarista, preferendosi soffermare su un altro possibile contendente al titolo, vale a dire il giovane Max Verstappen. Alcuni addetti ai lavori hanno giudicato il comportamento del pilota della Mercedes come una sorta di gioco psicologico per destabilizzare il tedesco, ma Hamilton smentisce tutto, ammettendo che non vede di buon gusto queste strategie:

“Non amo queste genere di cose. La guerra psicologica è una lotta con me stesso, per arrivare il meglio in pista. Pur di vincere sono pronto ad “uccidere” i miei avversari, in modo da fargli capire ciò che valgo. Non credo che atleti del calibro di Usain Bolt perdano tempo a destabilizzare gli avversari con guerre psicologiche? Io non credo. Al contrario, invece, vogliono misurarsi con loro, per dimostrare quanto valgono, e non lo vogliono fare se il nemico è debole, perchè non si capirebbe davvero quanto sono forti“. Come detto in precedenza, se Hamilton vincesse questo campionato raggiungerebbe Manuel Fangio, ma al momento l’ex pilota pilota McLaren non pensa ancora a come reagirebbe se ciò accadesse: “Non posso dire se una volta terminata la stagione sarò più o meno deluso – ha commentato l’inglese a Motorsport.com – il mio obbiettivo è vincere ogni anno, ma questo è ciò che vogliono tutti i piloti“.