Mancano ancora due mesi alla partenza della nuova stagione di Formula 1, ma come è ben noto a tutti il mondo del motorsport non si ferma mai. La novità di quest’anno sarà la riduzione delle unità motrici a disposizione di ogni squadra, che passeranno dalle quattro del 2017 alle tre di questa stagione. Il tema affidabilità sarà la chiave di volta di questo mondiale. Lo sa bene Lewis Hamilton, campione in carica, che grazie ad un magistrale campionato è riuscito ad archiviare il quarto titolo, raggiungendo il rivale ferrarista Sebastian Vettel. Per il pilota britannico ripetere i successi di affidabilità della passata stagione sarà più difficile, ma crede che la Mercedes abbia tutte le carte in regola per essere, di nuovo, la regina del campionato. Proprio grazie alla proverbiale efficienza della power unit tedesca, l’inglese ha potuto concludere ogni gara nella zona punti, agguantando un record che non si registrava dai tempi di Michael Schumacher.
L’inglese è riuscito a portare avanti tutto il programma di sviluppo previsto per la sua vettura che, a differenza del 2016, è stato un fattore determinante per la conquista del titolo iridato, prendendo una penalità solo nelle qualifiche del GP del Brasile. La grande resistenza delle frecce d’argento è stata dimostrata anche dal secondo pilota Valtteri Bottas, ritiratosi solo una volta durante il Gran Premio di Barcellona, dopo aver spremuto oltre il limite la sua vettura per rallentare l’arrivo dell’incalzante Sebastian Vettel. Un’altra prova della bontà del motopropulsore tedesco è stata data dalla scuderia cliente Force India, che è riuscita a portare all’arrivo le due vetture in venti gare sulle ventuno previste. Il quattro volte iridato è consapevole che ripetere i successi dello scorso campionato sarà più arduo. Uno dei principali motivi sarà il limitato numero delle power unit a disposizione di ogni squadra. Nonostante ciò, non vede come la sua squadra non possa restare agli altissimi livelli ai quali è stato abituato: “Abbiamo in programma di terminare ogni singolo giro, questo è il nostro principale obbiettivo – spiega Hamilton. Certamente, per noi, sarà più difficile, ma questo è ciò che abbiamo in programma di fare, e noi tutti crediamo di poterci riuscire”.
Dopo di che ha ripercorso il 2017, additandolo come la migliore annata per lui e la sua squadra: “Per noi è stato un anno d’oro, ma non c’è ragione per cui non si possa ripetere”. I problemi di affidabilità saranno i principali motivi di ritiro quest’anno. Hamilton crede che questo sarà l’ago della bilancia nella lotta al titolo tra i tre principali fornitori: “Penso che tra noi, Ferrari e Renault, che al momento siamo le principali forze in pista, ci sarà qualcosa che determinerà l’esito di questa stagione, ma come ho già detto il nostro obbiettivo è quello di finire ogni gara.” L’ultima chiosa per il pilota di punta della scuderia anglo-tedesca è stata per l’affidabilità mostrata nella passata stagione: “Il 2017, per noi, è stato l’anno migliore di sempre, sotto l’aspetto dell’affidabilità. Nel 2018 però sarà ancora più difficile emulare tutto ciò.” E’ inevitabile che una delle maggiori preoccupazioni di questo campionato sarà la resistenza delle rispettive power unit. La sfida riguarderà non solo gli ingegneri, che mai come questa volta si troveranno di fronte ad una sfida che concilia prestazioni ed efficienza, ma soprattutto i piloti, che dovranno attingere a tutte le loro capacità per portare fino al traguardo le rispettive vetture.
Gaetano Lucchina