Lowe: “Il problema non sono i motori, ma la disparità di prestazioni”
04 Novembre 2017 - 10:13
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Il direttore tecnico della Williams: "Solo la stabilità regolamentare porta a una convergenza fra i valori in campo"

La Formula 1 ha riacceso con vigore il dibattito sui regolamenti, con la FIA che negli ultimi giorni ha proposto a tutti i team l’introduzione di nuove power unit a partire dalla stagione 2021. I nuovi motori, nelle intenzioni dei vertici dell’automobilismo mondiale, non dovrebbero più prevedere la presenza dell’MGU-H e avranno invece alcuni parti standard, quali ad esempio centraline e batterie.

La soluzione portata avanti da FIA e Liberty Media ha fatto infuriare la Ferrari, col presidente Sergio Marchionne che ha minacciato l’addio al Circus del Cavallino Rampante. Tuttavia, secondo Paddy Lowe, la FIA sta guardando il dito anziché la luna. Il direttore tecnico della Williams ha infatti sottolineato che la Formula 1 dovrebbe pensare a soluzioni per bilanciare i valori in campo, più che a cambiare le regole del gioco.

 

 

“Guardando lo stato di salute della F1 attuale, sebbene ci siano un sacco di discussioni in merito ai motori, non sono certo le power unit il problema principale – ha spiegato Lowe – I motori sono visti come un problema dai tre top team, che lottano fra loro per la leadership. La criticità più rilevante è la disparità di prestazioni fra i tre top team e le altre squadre. Il problema non è il motore. Quando si cambiano i regolamenti, si creano delle opportunità e di conseguenza maggiori possibilità di differenze prestazionali. E questo al di là del tipo di cambiamento introdotto, che riguardi l’aerodinamica o il motore. A creare convergenza fra i valori in campo è la stabilità. I motori oggi sono più simili fra loro come prestazioni rispetto a tre anni fa. Ritengo che ogni variazione al regolamento vada ponderata con molta prudenza”.