Magico Castroneves: è il più veloce nelle prime qualifiche della Indy 500! Hinchcliffe fallisce clamorosamente la qualificazione
20 Maggio 2018 - 11:59
|
Indy 500
Il pilota del team Penske ottiene l'accesso alla Fast Nine col miglior tempo: dentro anche Danica Patrick. Il Bump Day tradisce Hinchcliffe: assisterà da spettatore alla gara

INDIANAPOLIS – Il Bump Day prometteva di regalare emozioni e spettacolo, e così è stato. La prima parte delle qualifiche della 500 Miglia di Indianapolis ha offerto tantissimi spunti di interesse e colpi di scena a ripetizione, in primis con la pioggia che ha spinto la direzione corsa a interrompere l’azione per due ore, e ha anche fatto una vittima illustre: James Hinchcliffe non è riuscito a fare un giro veloce che gli permettesse di superare la posizione numero 33, e ha fallito la qualificazione alla gara più importante della IndyCar a causa di problemi tecnici e forti vibrazioni sulla sua DW12-Honda. Il poleman del 2016, che a Indianapolis aveva rischiato la carriera in un incidente avuto nelle prove libere del 2015, dovrà assistere alla gara da spettatore. Stesso destino per Pippa Mann, mentre Davison ha acciuffato in extremis la qualificazione, grazie al lavoro dei meccanici che sono riusciti a riassemblare la sua monoposto che era stata fortemente danneggiata da un incidente nel Fast Friday.

 

 

Ma per un Hinchcliffe e una Mann che piangono, c’è un pilota che ha tanti motivi per ridere. Helio Castroneves, quest’anno solo pilota part-timer, è infatti stato il pilota più costante nel primo giorno di qualifiche, e ha realizzato i quattro giri con la velocità media più alta, ottenendo in questo modo l’accesso alla Fast Nine come primo classificato. Il pilota brasiliano non ha perso la sua velocità nei mesi di assenza dalla IndyCar, e vuole vincere per la quarta volta in carriera la 500 Miglia di Indianapolis. Alle spalle di Castroneves si è piazzato Carpenter, che ha confermato le performance importanti dei giorni precedenti. Terzo Pagenaud, davanti a Power. Quinto Bourdais, il pilota più veloce fra i motorizzati Honda e unico in grado di tenere il passo degli alfieri Chevrolet sia in condizioni di giro secco che sul passo gara senza l’utilizzo delle scie. Sesto tempo per Pigot, che piazza il primo colpo significativo dal suo esordio in IndyCar.

Newgarden è riuscito a qualificarsi settimo, e così Penske può esultare per aver portato tutte e quattro le sue macchine in Fast Nine. Ottavo Dixon, nonostante un piccolo errore nel terzo giro veloce. L’ultima persona ad ottenere il pass per la fase di qualifica che assegnerà la pole position è stata Danica Patrick. La pilota americana non ha deluso le attese, e ha sfruttato l’ottimo lavoro svolto dal team Carpenter nell’assettare la monoposto. Grazie a due giri finali convincenti, Patrick ha messo fuori dalla Fast Nine Rossi, il migliore dei piloti dell’Andretti Autosport. Solo undicesimo Kanaan, che ha sbagliato in ingresso di curva 1 al primo giro. Il brasiliano aveva il passo per lottare coi migliori, ma quel primo giro gli ha tagliato le gambe.

Giornata deludente per i piloti dell’Andretti Autosport. Rossi è stato il migliore degli uomini di Michael Andretti, ma gli altri non sono nemmeno riusciti ad avvicinarsi a lui. Hunter-Reay e Munoz si sono qualificati rispettivamente in quattordicesima e quindicesima posizione, davanti ad Andretti, diciassettesimo dopo gli exploit nelle prove libere. Ventiduesimo Wilson, dietro a un sorprendente Kaiser. Solo ventesimo Wickens.