MotoGP | Loris Reggiani: “Marquez gioca per far perdere Rossi, è un poveretto”
27 Ottobre 2015 - 12:23
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E’ un Loris Reggiani a 360 gradi quello che si scaglia contro Marc Marquez per le manovre di Sepang contro Valentino Rossi. L’ex pilota e commentatore della MotoGP su Mediaset, oggi opinionista a Sky, va giù pesante contro il campione del mondo in carica, difendendo Valentino Rossi. Per chi segue la MotoGP da tanto tempo sa che Reggiani non è mai stato di parte ed ha sempre detto le cose come stanno, anche quando vanno contro il “Dottore”.

Già a Sky Sport nel programma di approfondimento “Race Anatomy”, Reggiani ha detto: “Mentre guardavo il GP di Australia pensavo: oggi per la prima volta in tanti anni, Valentino non è lucido in gara, continua a sorpassare Marquez e fargli perdere tempo, mentre sarebbe meglio stargli dietro e seguirlo per andare a recuperare, perché Marc è l’unico che possa farlo. Poi ho sentito Rossi che in conferenza stampa del giovedì di Malesia dice quelle cose su un ipotetico aiuto di Marquez a Lorenzo, e ho pensato subito che avesse completamente perso la testa. Però ho anche pensato: se fosse come penso io, Valentino sarebbe troppo pazzo, e allora ho cominciato a rivivere la gara di Phillip Island nella memoria con più malizia e ho iniziato ad avere dei dubbi, su Marquez.
Ho deciso di provare a togliermi i dubbi, sono andato sul sito della MotoGP: e ho stampato tutti i tempi di tutti i giri di tutti i piloti, compresi gli intertempi di ogni giro, e col foglio stampato in mano ho riguardato la registrazione della gara. E’ facile, potete farlo tutti. Non potevo credere a quello che vedevo, per essere sicuro l’ho guardata 2 volte. Marquez rallentava fino anche a più di 1 secondo al giro quando era davanti a Rossi e accelerava per sorpassarlo subito quando era dietro. Ha fatto di tutto per difendere Lorenzo da Rossi e da Iannone, poi li ha frenati un paio di volte fino a fargli perdere più di 1 secondo al penultimo giro e ha poi accelerato all’ultimo di 1 secondo, fino a raggiungere e superare, molto facilmente, Lorenzo”.

Su gazzetta.it ci sono altre parole dell’ex pilota: C’è altro – continua Reggiani. Lorenzo negli ultimi 20 giri ha sempre girato super costante tra 1’29,8 e 1’29,9, tranne, guarda caso, l’ultimo giro, nel quale ha rallentato di quasi mezzo secondo e Marquez l’ha passato come fosse un doppiato, senza opporre nessuna resistenza. Chiunque abbia corso in moto sa benissimo che queste cose non succedono, certe differenze da un giro all’altro non sono per niente normali”.

Sulla gara malesiana, Reggiani non ha dubbi: “Abbiamo assistito ad uno squallido teatrino di Marquez in Malesia, dopo che 2 giorni prima aveva dichiarato che era sorpreso dalle parole di Valentino e che non si sarebbe mai messo in mezzo a una faccenda tra altri due piloti. Che falso, nemmeno il coraggio di dire quello che pensa veramente. Avevo un’enorme stima e simpatia per Marquez fino a ieri, da oggi lo considero un poveretto, un bambino delle scuole elementari che fa i dispetti al compagno che gli sta antipatico. Solo che qua si gioca con la vita. Avevo criticato Valentino ad Assen, la sua manovra per vincere quella gara non mi era piaciuta, da pilota sapevo che era stata un po’… sporca. Non avevo condiviso neanche le dichiarazioni di Valentino in quell’occasione, quando in qualche modo, secondo me, aveva un po’ deriso il rivale. Mentre in Argentina no, lì credo che nessuno aveva cercato il contatto ed era stato solo un fortuito incrocio di traiettorie sfortunato per Marc. Il mio pensiero è che lo spagnolo si sia molto arrabbiato per quei due episodi e che, una volta matematicamente fuori alla lotta per il titolo, abbia deciso che avrebbe fatto di tutto per far perdere il mondiale a Rossi. In queste due gare l’ha ampiamente dimostrato, e ha messo in scena due delle pagine più antisportive che abbia mai visto da quando seguo questo sport. Una condotta di gara come la sua la accetto già poco se ci si sta giocando il proprio mondiale, ma per quello di un altro proprio no, mi fa schifo! E la cosa ancora peggiore, è che Marquez queste cose non le fa per far vincere qualcuno, ma per far perdere qualcun altro.”