‘Mr Shoey’ Ricciardo sorprende ancora nelle FP2. Vettel ok, Hamilton litiga con la W08
28 Luglio 2017 - 16:01
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GP Ungheria 2017
La Red Bull continua a stupire all'Hungaroring con l'australiano. Brutto incidente per Wehrlein e Palmer che causano due bandiere rosse

Da outsider a reale pericolo per Mercedes e Ferrari: può essere questa l’evoluzione della Red Bull durante le prove libere del venerdì all’Hungaroring. Dopo la miglior prestazione fatta registrare in mattinata, Daniel Ricciardo si è imposto anche nelle FP2 del pomeriggio, fissando il miglior tempo in 1’18”455, 19 millesimi più lento del record assoluto della pista che appartiene dal 2004 a Rubens Barrichello. Il pilota australiano ha dimostrato un feeling davvero ottimo con il tracciato magiaro, precedendo di 183 millesimi la prima Ferrari di Sebastian Vettel, in netta ripresa rispetto alle FP1.

Terza posizione per Valtteri Bottas con la prima Mercedes, staccato di un nulla dal quattro volte campione del mondo, mentre Kimi Raikkonen è subito dietro in quarta posizione. Bisogna sottolineare che, a differenza di quanto accaduto nelle prime libere, i due ferraristi hanno scambiato il fondo sulle rispettive SF70H, con il tedesco che ha rimontato il fondo di Silverstone e il finlandese che ha provato la nuova versione portata dalla Ferrari in questo weekend.

Delude Lewis Hamilton, che ha ottenuto la quinta miglior prestazione delle FP2 con gomme Soft. Il pilota inglese non è riuscito a migliore il suo tempo durante la sua simulazione di qualifica con gomme Super Soft, con ben quattro errori in quattro tentativi, per cui è difficile fare una valutazione sulla sua effettiva potenzialità in vista delle prove ufficiali di domani.

Sesto tempo per Max Verstappen, che paga quasi mezzo secondo dal compagno di squadra ma che ha deciso di non fare un secondo tentativo con il suo set di gomme Super Soft, a differenza di quanto fatto dall’australiano, che infatti si è migliorato tantissimo.

Ancora una sessione positiva per Nico Hulkenberg, che ha portato la Renault al settimo posto migliorando quanto fatto in mattinata. Ancora una volta disastrosa, invece, la prestazione del suo compagno di squadra Jolyon Palmer, che ha distrutto la sua R.S.17 andando a muro all’ultima curva durante la simulazione di qualifica.

Stessa sorte per Pascal Wehrlein, che ha sbattuto violentemente con la sua Sauber nello stesso punto in cui è andato a muro Giovinazzi questa mattina. Il pilota tedesco è stato visitato al centro medico del circuito, ma non ha riportato alcun danno dopo l’impatto.

Bene anche la McLaren, che ha piazzato Fernando Alonso all’ottavo posto e Stoffel Vandoorne al decimo, mentre Carlos Sainz si è inserito tra le due MCL32 chiudendo al nono posto.

Pochi giri per Kevin Magnussen, con i meccanici Haas impegnati per gran parte della sessione nella riparazione della sua VF-17 danneggiata da Giovinazzi in mattinata. Il pilota danese ha comunque chiuso davanti al compagno di squadra Romain Grosjean, che non è riuscito a risolvere i problemi di set-up sulla sua vettura.

Difficile un giudizio sulle simulazioni di long-run poiché la sessione è stata spezzettata dalle due bandiere rosse causate da Wehrlein e Palmer.