Nakajima conferma la supremazia Toyota nelle libere 2
16 Novembre 2017 - 19:40
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6h Bahrain 2017
Il giapponese ha abbassato di oltre 2'' i tempi della mattinata precedendo Lopez, staccate le Porsche. 1-2 Aston in GT

In Bahrain la seconda sessione di prove libere si è disputata come di consueto in notturna ma il copione rispetto alla prima non è cambiato. La Toyota si è confermata al vertice della classifica dei tempi, ma con uno scambio di posizioni tra gli equipaggi. Al comando si è issata la #8 di Kazuki Nakajima, che fra l’altro si è notevolmente avvicinato ai tempi delle qualifiche dello scorso anno andando a staccare un tempo di 1’40”095. Il pilota nipponico ha rifilato oltre mezzo secondo di distacco a Jose Maria Lopez sulla #7, quanto basta comunque per ricreare una prima fila virtuale. Quest’anno per due volte i giapponesi hanno ottenuto tutta la prima fila, a Silverstone e a Le Mans. Anche sul ritmo gara si è registrata una leggera superiorità delle TS050 Hybrid, ma le Porsche sono apparse leggermente più vicine rispetto alla simulazione di qualifica. Sembra proprio che il pacchetto aerodinamico introdotto dalla Toyota a Shanghai abbia messo le ali alla vettura.

Le Porsche ancora una volta devono accontentarsi della terza e della quarta posizione. Brendon Hartley sulla #2 è rimasto staccato di 678 millesimi, mentre Nick Tandy si è preso oltre 7 decimi da Nakajima. Questa prima giornata ha dimostrato che per i tedeschi non sarà assolutamente una passeggiata riuscire a chiudere in bellezza la loro avventura in endurance, sempre ricordando che la gara dura sei ore e che può succedere di tutto.

In classe LMP2 prosegue il dominio totale delle Vaillante Rebellion. Dopo le difficoltà della mattinata, l’Oreca 07 Gibson #31 dei leader di classifica Senna-Canal-Prost si sono messi a dettare legge girando in 1’47”664, mettendosi alle spalle la vettura gemella #13 di Piquet-Heinemeier Hansson-Beche, staccata di oltre mezzo secondo dalla vetta. Terza posizione per i rivali in classifica, i ragazzi del Jackie Chan DC Racing sulla #38, ovvero Tung-Laurent-Jarvis, che però hanno pagato quasi un secondo e mezzo di ritardo, che a parità di macchina fa capire quale è il vero potenziale del team svizzero, che avrebbe tutte le risorse per tornare in LMP1 in futuro.

L’Aston Martin si è messa a volare in GTE PRO. Darren Turner sulla #97 ha girato in 1’57”014, precedendo la #95 di Sorensen e la Ferrari #71 di Rigon che ha preceduto la #51 di Calado. Nonostante questo divario dalla vetta regna un cauto ottimismo nel box dell’AF Corse, dato che Ford e Porsche, che sono le principali rivali per il campionato, sono apparse più in difficoltà della 488 GTE. Quinta posizione per la GT statunitense #67 di Priaulx-Ticknell, a quasi due secondi dall’Aston di testa. Peggio è andata alla Porsche #91 di Makowiecki-Estre, solo penultima di classe dopo aver perso l’inizio della sessione per problemi tecnici.

Ferrari in grande spolvero in classe GTE AM. La 488 GTE #61 del Clearwater Racing di Mok-Sawa-Griffin è al comando con il tempo di 1’59”773, con mezzo secondo di margine sulla #54 di Castellacci-Flohr-Molina. Terza l’Aston #98 dei leader del campionato Dalla Lana-Lamy-Lauda. Quinta e ultima la Porsche dei diretti rivali, la #77 di Cairoli-Ried-Dienst.